2 luglio 2013

IL SALENTO PROTESTA CONTRO IL GASDOTTO. LEGAMBIENTE E' FAVOREVOLE.

Un’opera di grandi dimensioni come il Gasdotto TAP, non poteva certo non suscitare l’interesse e le proteste degli abitanti del Salento, soprattutto, per tutte le operazioni e i lavori connesi alla sua costruzione relativi ad una speciale centrale di depressurizzazione che, nei piani della multinazione TAP, la Trans Adriatic Pipeline, a causa di una variante al progetto, dovrà essere realizzata nella Città di Melendugno, in una zona naturale di valore ambientale notevole – insignita della bandiera blu - dove son presenti abitazioni e strutture turistiche, andando a sostituire l’originaria installazione nella zona industriale nei pressi del litorale. 
Secondo gli abitanti di Meldugno, Vernole e tutti i cittadini che usufruiscono a vario titolo dell’area costiera di S. Foca, è molto importante opporsi alla VIA – la Valutazione di Impatto Ambientale – consegnata al Ministero dell’Ambiente, sostenendo a spada tratta le ragioni della tutela ambientale di un luogo prezioso per tutta la comunità residente.


Secondo Legambiente invece il gasdotto Tap è un'opera positiva, purchè sia compatibile al territorio.
Questo, in sintesi, il contenuto del comunicato diffuso ieri dall’associazione che da anni si occupa della tutela e salvaguardia dell’ambiente, firmato dal presidente e il direttore della sezione pugliese, rispettivamente Francesco Tarantini e Maurizio Manna. “Il gasdotto può rappresentare una soluzione di efficienza energetica a patto che si garantisca la concertazione con il territorio” esordiscono nella nota.
Secondo Legambiente Puglia, inoltre, l’opportunità del gasdotto può essere considerata positiva sia per l’ambiente che per le tasche di chi affronta ogni mese il pagamento delle bollette energetiche.
Tarantini e Manna, infatti, sostengono: “In un processo di transizione verso questo scenario – dove il gas è la più efficiente delle fonti fossili – il gasdotto di Tap può essere una delle risposte per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti poiché utilizza giacimenti presenti in Azerbaijan non gestiti dalla compagnia russa Gazprom. In questo modo si potrebbero evitare i soliti ricatti nei mesi invernali grazie a una eventuale concorrenza nell’offerta, importante per abbassare i costi della bolletta”.

Mentre l’associazione ambientalista si esprime favorevolmente nei confronti del progetto che prevede l’approdo del gasdotto sulle spiagge della marina di Melendugno, l’amministrazione cittadina, capitanata dal sindaco Marco Potì, torna a ribadire il proprio “no” al Tap. Stamane il primo cittadino distribuirà una lettera aperta rivolta ai suoi cittadini in cui continua a sostenere con fermezza l’opposizione del governo locale al progetto, già confermata in due delibere dell’assise cittadina. Secondo Potì quello del gasdotto sarebbe un progetto di sfruttamento che mina il benessere e lo sviluppo del territorio e trascura la sua vocazione turistica, compromettendone il futuro.
Nel frattempo si sono riaccese le polemiche riguardo ai processi di indagine nelle aree marine che sarebbero interessate alla costruzione del gasdotto. Tap aveva garantito che le esplorazioni nello specchio d’acqua marina non sarebbero avvenute durante l’estate, mentre pare che proprio domani partiranno quelle dei terreni coinvolti nella progettazione della condotta e della collocazione terminale. Per fornire spiegazioni ai proprietari dei fondi in questione, i rappresentanti Tap saranno presenti oggi e domani ai mercati, dove confermano la propria presenza anche alcuni delegati no Tap.
Tarantini e Manna di Legambiente, infine, conlcudono così la loro nota: “È opportuno che la Regione definisca un progetto territoriale affinché il gasdotto permetta davvero di creare opportunità per il territorio in termini di risparmio energetico ed efficienza, dando così anche seguito al processo di riconversione delle centrali a carbone esistenti in Puglia. Tutto ciò senza dimenticare la necessaria concertazione con il territorio che dovrebbe ospitare il progetto”. Dunque per Legambiente il Tap è una concreta e positiva opportunità, purchè rispetti determinati parametri e garantisca la diminuzione delle centrali inquinanti a carbone presenti in Puglia sopperendo al fabbisogno energetico corrispondente.

fonti
laterradiPuglia.it 
ilPaeseNuovo.it


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