30 ottobre 2013

MICOROSA, UNA BOMBA INNESCATA E CONGELATA.

Brindisi è un' area ad alto rischio di crisi ambientale inserita nei 50 siti di interesse nazionale per cui è previsto il piano di caratterizzazione e di bonifica delle zone inquinate. 

Nella zona industriale, e piu' precisamente nell' area interna del petrolchimico a pochi metri dal mare e a due passi dal parco naturale regionale Salina di Punta della Contessa, si estende Micorosa: oltre un milione di metri cubi di fanghi tossici depositati su 44 ettari di terreno, abbandonati lì da oltre 25 anni.
Nello specifico 1,5 milioni di metri cubi di cloruro di vinile, benzene, arsenico, e altri contaminanti per volumi complessivi che superano di 4 milioni i limiti consentiti dalla legge.

28 ottobre 2013

LE IMMAGINI DELLA VERGOGNA

SMART CITY

di Pierpaolo Petrosillo

Piccola città, mal interpretando l’ennesimo antipatico termine inglese in uso.
Già, una piccola città, dalla grande storia, affacciata sul mediterraneo come un balcone fiorito a cui approcciarsi per ammirare il panorama mozzafiato respirando profondamente.
Una piccola città che non dovrebbe aver necessità di accettare regali da nessuno, per sentirsi vincitrice.
Una piccola città che non dovrebbe la presenza di amministratori a turnover messi a latere di un podio di cartone già occupato nei posti a disposizione.

23 ottobre 2013

TORCE PETROLCHIMICO, CONSEGNATO UN ESPOSTO IN PROCURA.

Da oltre una settimana una delle torce del petrolchimico, nella zona industriale di Brindisi,  sfiamma in maniera continua e costante, rilasciando nell'atmosfera enormi quantità di sostanze inquinanti. 
Il fenomeno è iniziato il 14 ottobre ed è proseguito per 8 giorni (e probabilmente  sta continuando anche adesso) nella totale indifferenza, più o meno di tutta la città e anche degli organi di stampa che dovrebbero, a nostro parere, quantomeno informare su cosa sta avvenendo vista la pericolosità di questi inquinanti quando immessi nell'ambinete, e le ripercussioni che hanno sulla salute umana

22 ottobre 2013

MALFORMAZIONI NEONATALI, IL "CASO BRINDISI" AL CONGRESSO NAZIONALE DI EPIDEMIOLOGIA

Studiati i bambini nati a Brindisi dal 2001 al 2010, tra esposizione materna a SO2 e a polveri totali sospese (TSP) e le anomalie congenite considerate nel complesso, le anomalie del cuore  e i difetti del setto ventricolare. Sono stati presi in considerazione casi di neonati fino a 28 giorni di vita, nati da madri residenti a Brindisi e dimessi con una diagnosi di anomalie congenite.

Lo studio all’attenzione del congresso nazionale dell’Associazione italiana di Epidemiologia che si svolgerà a Roma dal 4 al 6 novembre. La relazione sarà illustrata da Emilio Gianicolo, del Cnr di Lecce, ricercatore all’Università di Medicina di Mainz in Germania.
Lo studio è stato redatto dal primario della Neotologia dell’ospedale Perrino di Brindisi, Giuseppe Latini, e da Emilio Gianicolo con la sua equipe del Cnr di Lecce.


17 ottobre 2013

BASTA RICATTI. SULL' INCENERIMENTO DEI RIFIUTI LA GENTE FARA' LE BARRICATE.

Apprendiamo dalla stampa locale che nella giornata di ieri, 16 ottobre,  si è svolto un vertice in prefettura per fare il punto sul progetto di revisione e ammodernamento della centrale elettrica Edipower di Brindisi Nord.  Un vecchio macinino a vapore a poche centinaia di metri dal centro cittadino che invece di rottamare e bonificare ci si ostina a  tenere in vita con piani industriali folli e i soliti ricatti occupazionali che lasciano il tempo che trovano, visto che i nuovi proprietari di A2A come affermato più volte non garantiscono per niente le attuali unità lavorative. 
A quest' incontro oltre al Prefetto, vertici di A2A e sindaco erano presenti anche  i sindacati e Confindustria, e come spesso accande in queste occasioni si recita il solito copione fatto di uomini in giacca e cravatta che espongono il business plan dell'azienda per cui lavorano, ma non danno nessuna risposta e spiegazione, eludendo ogni domanda.

15 ottobre 2013

PUGLIA AL CHECK-UP: INQUINAMENTO E "PARADOSSO DI LECCE"

Lo scorso settembre, nel cuore dell'inchiesta sull'ILVA, le parole del ministro dell'ambiente Corrado Clini hanno suscitato molto clamore. Il ministro ha dichiarato che "a Lecce si muore più che a Taranto", riferendosi ai dati di mortalità per cancro pubblicati dall'Istituto Superiore di Sanità e dall'Osservatorio dei tumori della Puglia.
“Clini ha messo in luce una situazione nota già da tempo”, commenta Giorgio Assennato, direttore dell’Arpa Puglia. Infatti, l'aumento di decessi per tumori, soprattutto polmonari, nella zona di Lecce "è effettivamente reale e a macchia di leopardo" (vedi Figura 1) e sono anni che si sente parlare di «paradosso di Lecce». "Tuttavia non è ancora possibile identificare i fattori di rischio associati".
Cosa sta succedendo realmente in Puglia?

13 ottobre 2013

COBAS: GLI OPERAI DI BRINDISI NORD CHE SIANO TRASFERITI A CERANO.

Comunicato stampa
Il Sindacato Cobas del Lavoro Privato ha raccolto in questi giorni le proteste di numerosi lavoratori di Brindisi Nord per alcune considerazioni fatte dal “Comitato energia, ambiente e territorio” avvenute con la quasi contemporanea assemblea realizzata da una organizzazione sindacale sul tema delle nuove assunzioni all’Enel che secondo noi sta creando illusioni lavorative in centinaia di giovani diplomati brindisini.

11 ottobre 2013

FUORI ENEL DALL'AMIATA. MONTE LIBERO OCCUPA IL COMUNE DI ARCIDOSSO.

Oggi 11 ottobre 2013, proviamo con questa occupazione simbolica a restituire questo spazio, il municipio di Arcidosso, al dibattito riguardo alle sorti del  territorio amiatino.  Sono ormai anni che le legittime proteste riguardo alle costruzioni delle centrali geotermiche da parte di Enel non vengono prese in considerazione da questo e da altri comuni nella zona e dopo Piancastagnaio  e le centrali esistenti a Bagnore, l’Amiata è costretta a subire la costruzione della nuova centrale a Bagnore 4

10 ottobre 2013

MONOTEMATICO, PARTE LA PETIZIONE POPOLARE.

PETIZIONE POPOLARE PRIMA DEL CONSIGLIO COMUNALE MONOTEMATICO SUL FUTURO DEL POLO ENERGETICO BRINDISINO
 
Sabato 12 ottobre prossimo a partire dalle ore 18.00, in piazza Vittoria a Brindisi, sarà avviata una petizione popolare per coinvolgere i cittadini su questioni importanti che saranno discusse nel Consiglio Comunale monotematico - fissato per l'11 novembre 2013 - sul futuro del polo energetico brindisino.
 
Il nostro territorio e l’ intero Salento affrontano da anni un’emergenza sanitaria ed ambientale riconducibile anche alle grandi centrali termoelettriche a carbone presenti a Brindisi. Riteniamo indispensabile per salvaguardare la nostra salute rivedere gli assetti del polo energetico di Brindisi.
Per questo sarà avviata una raccolta firme per chiedere al Consiglio Comunale di Brindisi ed al Governo Nazionale e Regionale:
 
- di esprimere parere negativo al Progetto presentato dalla società A2A-Edipower per consentire alla Centrale di Brindisi Nord di bruciare rifiuti in co-combustione con il carbone a poche centinaia di metri in linea d’aria dal centro della città di Brindisi;
- di convocare un tavolo con la società Enel per giungere ad una immediata riduzione della quantità di carbone utilizzata nella centrale di Cerano, non superiore ai 2,5 milioni di tonnellate all’anno come sancito nella convenzione del 1996 firmata anche dal Governo Italiano, e per definire il cronoprogramma per la necessaria trasformazione a gas della Centrale Enel.
 
Le decisioni che saranno adottate dal Consiglio Comunale di Brindisi sono determinanti per il futuro del nostro territorio, e potranno creare le premesse per avviare una trattativa con il governo regionale e quello centrale per programmare un differente sviluppo economico che non sia più basato sul ricatto occupazionale, ma che preveda un percorso verso un’economia capace di coniugare i principi di Giustizia Ambientale e Giustizia Sociale.
 
Invitiamo pertanto tutti i cittadini a supportare la raccolta firme che sarà avviata a partire dal prossimo sabato a Brindisi per tutti i fine settimana.
 
 Brindisi, 10 ottobre 2013
 
Primi firmatari:
Fondazione Tonino Di Giulio, Italia Nostra, No al Carbone, Passeggino Rosso, Rinascita Civica,
Salute Pubblica, WWF Brindisi.


8 ottobre 2013

-IL GIORNO CHE VERRA'- AL CLOROFILLA FILM FESTIVAL DI FIRENZE

5 ottobre 2013

PROTESTARE E' LEGITTIMO E IN ALCUNI CASI UN DOVERE CIVILE

Il 14 dicembre 2006, degli attivisti di Greenpeace entrano nello stabilimento Enel di Porto Tolle e calandosi con delle corde srotolano uno striscione e scrivono NO CARBONE sulla ciminiera a 250 mt. di altezza.
Per questa azione, sono andati davanti ai giudici 25 attivisti di diverse nazionalità e oggi dal Tribunale di Adria (Rovigo) l'esito della sentenza è stato: assoluzione per occupazione abusiva e imbrattamento, condanna al pagamento di una multa di 300 euro a testa per danneggiamento
 
"Questa sentenza è il riconoscimento della legittimità della nostra protesta - ha dichiarato Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia. -. Battersi contro progetti come quello di Porto Tolle, distruttivi per il clima, dannosi per la salute umana e per l'ambiente, improduttivi sul piano occupazionale ed economico, è un dovere civile prima ancora che un impegno ambientalista. Ribadire questo è ancora più importante adesso che altri 30 attivisti sono nelle carceri russe per aver protestato pacificamente contro le trivellazioni nell'artico"

                              


2 ottobre 2013

ENEL: GUERRIERI DAVVERO? La compagnia energetica e le cessioni per ridurre i debiti

La comunicazione di ENEL basata sullo storytelling collettivo
e sul coinvolgimento cross-mediali degli utenti con la campagna Guerrieri ha avuto vasta eco sui social media.  Il tono del messaggio proposto  da ENEL intendeva proporre una condivisione del fardello di impegno e carico sopportato dalla gente comune in una situazione di generalizzata difficoltà economica, dando la voce ai protagonisti di vite quotidiane  in cui l’unico imperativo categorico è rispondere con azioni concrete alle situazioni di sfida che si presentano quotidianamente. Lo scopo era quello di aprire in modo bidirezionale la comunicazione tra il promotore dell’iniziativa e i 'guerrieri' sparsi per l’Italia, supportati, come da claim della campagna, nelle proprie sfide quotidiane dall’energia di ENEL.
L’escamotage pubblicitario è stato fiutato presto dagli utenti 3.0 e le potenzialità messe a disposizione dalla comunicazione multicanale many-to-many basate su  Interne hanno finito per fare il resto: basta vedere le associazioni tra l’hashtag ufficiale  #guerrieri  della campagna di ENEL e l’hashtag  #epicfail, che indica l’insuccesso clamoroso di una iniziativa in rete, segnalato dagli utilizzatori di social media.