24 luglio 2015

REPORT DELL' INCONTRO CON ASL: A BREVE I DATI SULLA SALUTE E LA COLLABORAZIONE CON IL CNR.

Si è svolto ieri, 23 luglio, presso gli uffici Asl di Brindisi, un incontro tra il Direttore Generale Dott. Giuseppe Pasqualone e il movimento No al carbone.
Questo incontro, non certo il primo e sicuramente neanche l’ultimo con i vertici aziendali, ha avuto luogo a seguito della missiva inoltrata all’azienda da uno dei nostri legali,  avente come oggetto: sollecito richiesta informazione su dati sanitari. Si richiedeva formalmente la pubblicazione delle relazioni sullo stato di salute della popolazione della Provincia di Brindisi, aggiornate al 31/12/2014.

14 luglio 2015

FUORI LA MAFIA DELLA XYLELLA DALLO STATO Fiaccolata in memoria degli olivi sradicati a Oria.

Fiaccolata in memoria degli olivi sradicati in c.da Frasata

Oria 16 luglio 2015
Raduno ore 18.00 via Epitaffio (Piazzale del Municipio)

Il 7 luglio 2015, alle prime luci dell'alba, la città di Oria (BR) e con essa il patrimonio olivetato secolare, la cittadinanza, il sindaco Cosimo Ferretti, gli attivisti in difesa del territorio pervenuti dalle tre provincie salentine, il presidio “Oria Resiste” e i giornalisti accorsi, sono state vittime di un vile attacco autoritario e anti democratico da parte delle Forze dell'Ordine e di Pubblica Sicurezza dispiegate dal Prefetto di Brindisi (senza comunicazione preventiva alcuna alle rispettive istituzioni locali), a sostegno del Corpo Forestale dello Stato e dell'Arif, per le operazioni di eradicazione e abbattimento sul posto (località Frascata), di 47 piante di olivo secolari presuntamente affette dal batterio Xylella Fastidiosa (ex piano Silletti). Il tutto in totale assenza di evidenze scientifiche che comprovassero la malattia. A tutti gli effetti dette piante di olivo, erano visibilmente in ottimo stato vegetativo e senza il benché minimo segno di disseccamento. Lo dimostrano i repertori foto e video, oltre che le testimonianze dei proprietari.

12 luglio 2015

EMERGENZA BRINDISI, CRONACA DI UN DISASTRO.

Lo stato dell’arte in cui si trovano una città, una comunità ed in generale un territorio, non è forse figlio delle scelte e della programmazione, pensate prima e poi messe in atto dalle istituzioni, dalla classe dirigente, nello specifico dalla politica, fatta di quelle persone che si candidano alla gestione del bene comune ed alle quali il cittadino affida le sorti di uno sviluppo teso al benessere diffuso? 
Se, come crediamo, la risposta a questo quesito non può che essere affermativa, possiamo dunque, senza ombra di smentita o giustificazione, affermare che Brindisi vaga in un oblio senza meta, incapace di prendere una qualsiasi direzione, in pratica tira a campare. Partendo quindi dal quesito iniziale, diviene facile ed elementare individuare i principali responsabili di questo scempio, ciò non di meno non si possono tacere le responsabilità collaterali di tutti gli altri attori che concorrono, o dovrebbero concorrere, alla vita e allo sviluppo di un tessuto sociale. 

11 luglio 2015

CENTRALE A CARBONE DI CERANO: UNA SIMULAZIONE DELL'IMPATTO SULLA SALUTE


"Nel 2006 vi sono stati 10.267 decessi totali in questa area. Di questi, fino ad un massimo di
44 – ovvero 4 per 100mila abitanti – sono attribuibili alle emissioni inquinanti della Centrale di Cerano, e cioè al particolato primario ma anche al particolato secondario."  


È stato appena pubblicato l’articolo “Secondary particulate matter originating from an industrial source and its impact on population health” [Impatto sulla salute della popolazione del particolato secondario originato da una sorgente industriale] a firma della ricercatrice Cristina Mangia e dei ricercatori Marco Cervino ed Emilio Gianicolo del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il tema dello studio è l’impatto del particolato primario e secondario. 
L’articolo è disponibile gratuitamente al seguente indirizzo:  

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PRESENTATO ESPOSTO TORCE: SI INDAGHI ANCHE SULLE RESPONSABILITA' DEL SINDACO IN MERITO ALLA TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA

Dopo l’ennesima fiammata di una torcia del petrolchimico avvenuta il 2 luglio scorso, proprio nel giorno in cui con dichiarazioni pubbliche i dirigenti Versalis e il Primo Cittadino esprimevano ampia soddisfazione per la conclusione dei lavori di manutenzione straordinaria del cracking, abbiamo ritenuto opportuno presentare ancora una volta un esposto alla Procura della Repubblica.
Nella stessa data avevamo espresso la nostra posizione con un  comunicato stampa. Dopo sfiammate continue per quasi due mesi dalle torce del petrolchimico, quella del 2 luglio, accompagnata da un’alta colonna di fumo nero visibile perfino dai comuni della provincia, è stata davvero la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

 

2 luglio 2015

LE SFIAMMATE DELLE TORCE E IL SILENZIO DELLE ISTITUZIONI COMPLICI DELL' INDUSTRIA PADRONA.

Sfiammate continue per quasi due mesi dalle torce del petrolchimico e ora che i lavori per la fermata dell’impianto di cracking si sono conclusi tutti si dicono soddisfatti.
Mentre noi ci chiediamo cosa ha sputato nell’aria quella fiamma insieme a fumo nero alto visibile in più giornate consecutive, e quali danni possono causare le emissioni nell’aria con i venti sfavorevoli, dal dibattito pubblico avviato da un anno a questa parte (dopo il primo slittamento del periodo della fermata previsto per il 2014) è emersa solo la preoccupazione della perdita dei posti di lavoro.