Purtroppo, ci duole constatare che quest’ultima strada, fortemente voluta dai vari amministratori locali avvicendatisi negli anni, ha trasformato in negativo la fisionomia della città e del porto.
Tralasciando l’esiguo contributo che tale politica ha apportato in termini occupazionali, la scelta di trasformare la nostra città in un polo industriale non ci ha consentito uno sviluppo sostenibile. E oggi tutti ne stiamo pagando le conseguenze.
Nonostante ciò, negli ultimi tempi abbiamo assistito al proliferare di aziende multinazionali che vogliono contribuire al massacro della nostra città attraverso la medesima produzione: quella energetica. Certo, cambierebbero le fonti, aggiungendo così ai milioni di tonnellate di carbone movimentate 2 serbatoi di gas, circa 1700 metri cubi di gpl, un imprecisato quantitativo di olio vegetale.
Noi non ci stiamo.
Non vogliamo continuare a pagare scelte intraprese altrove, né tantomeno continuare a perdere amici e parenti tra emigrazione e malattie. Noi non vogliamo crescere nella morsa tra il ricatto occupazionale e quello culturale, che non consentono una autodeterminazione popolare.
Riteniamo, inoltre, che questo sviluppo sia incoerente con la “lungimiranza elettorale” dei nostri amministratori che hanno prospettato per questa comunità uno sviluppo innovativo, culturale, turistico, eco-compatibile e salubre.
In questa fase in cui si sta discutendo di nuove convenzioni energetiche con le centrali a carbone che insistono sul territorio, chiediamo una forte riduzione della quantità di carbone movimentata a Brindisi e alle amministrazioni locali di tutelare e rappresentare il diritto della cittadinanza brindisina e non solo, alla salute e a vivere in un ambiente pulito.
Per queste e tante altre ragioni abbiamo deciso di scendere in piazza a manifestare il nostro dissenso verso il futuro che si prospetta, perché non vogliamo più essere solo spettatori dei business altrui, ma registi del nostro futuro, compatibilmente con le nostre risorse e con le capacità e la volontà del territorio.
Il prossimo 23 dicembre (ore 17,00), avrà così luogo un corteo che partirà dal piazzale della Stazione e culminerà a Piazza Santa Teresa, dove è previsto un concerto di gruppi locali che hanno fornito la loro gratuita adesione per continuare l’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica in merito a un problema molto sentito dai più giovani e non.
Sul palco di Piazza Santa Teresa si avvicenderanno: Franco Zuccaro (regista teatrale e cantante); I Malvasia e I Pizzicati di Beppe e Donatella (folk-pizzica); gli MKS (rock-blues anni ‘70); i Mama Roots e i Sud Sound System (reggae).
Nel corso della manifestazione saranno allestiti spazi informativi per ricevere ulteriori informazioni sul tema e poter esprimere il proprio parere.
L’invito a partecipare è rivolto a tutta la cittadinanza, alle associazioni ambientaliste, culturali e di volontariato, alle associazioni di categoria e ai sindacati, ai partiti e alle istituzioni, a chiunque, nel proprio piccolo, spera e si adopera per un futuro migliore.
ADERISCONO ALLA MANIFESTAZIONE
GRUPPO ANTI CERANO
COBAS
RIFONDAZIONE COMUNISTA TORCHIAROLO
ASS. CENTOPASSI TORCHIAROLO
PARTITO PENSIONATI E INVALIDI
VERDI
SINISTRA E LIBERTA'
LEGAMBIENTE
GREENPEACE
COMITATO 8 GIUGNO
COMITATO 8 GIUGNO
ASS. MAMADU'
CENTRO VELICO PIGONATI
GRUPPO "RIFORMISTI PER FISTETTI"
LA GIUNTA DEL COMUNE DI BRINDISI
MEDICINA DEMOCRATICA
SALUTE PUBBLICA
FEDERAZIONE DELLA SINISTRA
ITALIA DEI VALORI
ITALIA DEI VALORI
"FONDAZIONE DI GIULIO"
COMITATO "BRINDISI PORTA D'ORIENTE"
ASSOVIAGGI
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