3 dicembre 2009

comunicato stampa Gruppo Anti-Cerano

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Le convenzioni con Enel: il nostro territorio ancora una volta in vendita.

In modo sintetico riportiamo i punti chiave che caratterizzano il testo provvisorio delle convenzioni 2009. Tale documento è quello discusso il 26 Ottobre a Palazzo Nervegna tra Regione, Provincia, Comune di Brindisi ed Enel; ed è la versione che ad oggi si intende approvare.

-  Il protocollo d’intesa avrà durata fino al 2019, salvo proroghe o rinnovi.
-  Realizzazione della copertura del carbonile entro 36 mesi.
-  Riduzione delle emissioni massiche, SO2 (anidride solforosa),NOx (ossidi         di azoto) e polveri.
-  Sviluppo di programmi finalizzati alla riduzione di Co2 attraverso impiego sostitutivo di fonti rinnovabili, forestazione e combustione di CDR.
-  Sviluppo di programmi di ricerca e sperimentazione di sistemi avanzati per la cattura e lo stoccaggio geologico della CO2.
-  Cessione ad Arpa Puglia del sistema di monitoraggio di proprietà Enel installato nella provincia di Brindisi.

E’ bene mettere in rilievo subito una cosa: occorre sedersi al tavolo delle trattative senza preconcetti ma tenendo bene in mente la storia di una vertenza energetica tanto lunga che ancora oggi non è conclusa ed è caratterizzata da inadempienze, continue e clamorose, da parte dell’Enel che immagina di edulcorare la popolazione con “donazioni” varie.
Per quanto riguarda nello specifico i punti del protocollo, riteniamo assurdo che quest’ultimo abbia durata decennale. Sarebbe opportuna una scadenza più a breve (3-5 anni). Dall’assurdo si passa poi al paradossale leggendo del  progetto di copertura del carbonile, un’opera che doveva esserci fin dal primo giorno. Continuando su questa strada arriviamo alla follia pura con i programmi di ricerca per lo stoccaggio geologico.
Per quanto riguarda le emissioni massiche ci saranno delle riduzioni nell’ordine del 25-35% , attenzione però sono riduzioni percentuali rispetto ai valori della convenzione del 2002 che come sappiamo riserva grosse lacune per quanto riguarda i limiti di emissione degli inquinanti.
La ciliegina sulla torta però è l’impiego di combustibile da rifiuti che porterà a Cerano dalle 70.000 alle 400.000 tonnellate di rifiuti da bruciare all’anno.
In quanto cittadini e residenti di un territorio definito di “crisi ambientale”,riteniamo nostro diritto esprimere la nostra opinione: è necessaria una drastica riduzione del quantitativo di carbone che non può essere inferiore del 30% del quantitativo movimentato nel 2004, e comunque se bisogna avere dei riferimenti quelli devono trovarsi nella convenzione del 1996. Quanto hai problemi della salute dei lavoratori e della popolazione va sottolineata l’esigenza di una sorveglianza sanitaria sui lavoratori ex esposti e sulle popolazioni, attraverso studi di epidemiologia sia descrittiva (diffusione di malattie e malformazioni) sia biomolecolare (ricerca di markers di contaminazione nell'uomo) da attivare con il concorso di ASL ed enti pubblici di ricerca.
Ribadendo le nostre perplessità sulla bozza di protocollo che si sta per firmare, invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione popolare che si terrà a Brindisi mercoledì 23 Dicembre. Auspicando una presa di coscienza dell’intero territorio in modo che si possa creare un movimento di opinione forte in grado di fare breccia anche negli amministratori, che gioco forza dovranno prendere in considerazione le espressioni e le perplessità della gente.

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