(fonte www.brundisium.net)
Ancora fiamme alte dalle torce del Petrolchimico di Brindisi.
Dal pomeriggio di oggi, come più volte accaduto negli ultimi tempi, soprattutto nel periodo estivo, dalle torri del petrolchimico si sono levate fiamme alte una decina di metri visibili anche da molti chilometri di distanza.
Normalmente ciò è dovuto ad un blocco inatteso della produzione che fa nuovamente scattare il "sistema di sicurezza". In pratica, in casi di pericolo o di situazioni di emergenza, come l'interruzione del normale processo produttivo, si verifica che alcune sostanze utili alla produzione delle materie plastiche vengano deviate in torcia affinchè possano bruciare.
Tale procedimento garantisce la sicurezza dell’impianto ed evita eventuali esplosioni ma prevede che una notevole quantità di sostanze chimiche venga bruciata nelle candelle sparse a sud-est di Brindisi, a poche centinaia di metri dal centro abitato.
Da più parti si sono levati appelli per conoscere davvero cosa succede quando la torcia del petrolchimico è in fiamme, se viene alterata la qualità dell’aria, se vengono emesse sostanze nocive in grado di provocare danni alla salute dei cittadini e quali sostanze vengono librate nell'aria.
Medicina Democratica ha denunciato che in occasione di una grossa "fiammata" della torre principale del petrolchimico (Novembre 2009) si è verificata un’impennata nella concentrazione del Benzene nell’aria, passando da circa 1-2 microgrammi / metro cubo dei giorni precedenti a 16,2 ( ben sopra il limite di legge di 6 microgrammi / m3 ) (fonte dati ARPA).
La magistratura sta svolgendo le indagini e si attendono i risultati dell'inchiesta mentre i dirigenti del Petrolchimico continuano a sostenere che si sono fatti ingenti investimenti per evitare al massimo il verificarsi di tali anomalie.
Le fiamme sprigionate dalle torce del petrolchimico nella serata di ieri sono state "immortalate" da alcuni video della Redazione di PugliAntagonista:
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