27 luglio 2010

DENUNCIATECI TUTTI

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COMUNICATO STAMPA
Da un’intervista rilasciata al quotidiano Repubblica da Donato Leone Responsabile delle Relazioni esterne dell’Enel abbiamo appreso di una denuncia dell’Enel nei confronti del gruppo no al carbone.
Sempre nella stesso articolo si fa riferimento alla richiesta risarcitoria di 1,6 milioni di euro a Greenpeace mentre per il gruppo no al carbone la richiesta non è stata ancora quantificata.
L’arroganza dell’Enel non ha evidentemente limiti. Questa azienda in evidente difficoltà nella gestione dei rapporti con il territorio arriva a chiedere i danni a chi denuncia come insostenibile per l’ambiente e la salute la presenza di un impianto che brucia 8 milioni di tonnellate all’anno di carbone. Il carnefice che pretende di diventare vittima innocente.
In questi decenni l’ENEL ha emesso centinaia di migliaia di tonnellate di sostanze altamente inquinanti, polveri sottili, Ossidi di azoto e di zolfo , metalli pesanti quali nichel , piombo arsenico cadmio e mercurio, diossine non dichiarate come accertato dalle ultime misure dell’Arpa sul camino del gruppo 3.
Dopo averci sottratto l’intero tratto a sud di Brindisi della costa con un nastro trasportatore, dopo aver stoccato in questi anni decine di milioni di tonnellate di carbone in un carbonile a cielo aperto, dopo aver visto i terreni intorno al nastro trasportatore e la centrale interdetti all’agricoltura con un’ordinanza del Sindaco di Brindisi Mennitti, dopo gli arresti di funzionari dell’Enel accusati di disastro ambientale ed associazione a delinquere finalizzata all’attività organizzata di traffico illecito di rifiuti pericolosi, questa azienda ci denuncia e si ritiene danneggiata.
Noi non ci faremo sicuramente intimidire. Cari signori dell’Enel l’aria a Brindisi è cambiata oggi si è ormai consolidato un forte movimento fatto di giovani che non sono più disposti ad abbassare la testa per la promessa di un posto di lavoro, né ad assistere inermi alla distruzione del nostro territorio e del nostro futuro.
Il 7 agosto, giorno programmato per il concerto di Irene Grandi, nella centrale di Cerano, noi saremo presenti a partire dalle ore 19.00!
Per contestare coloro che usano la musica, sinonimo di gioia, amore e vita, in un luogo simbolo di dolore (e di morte). In un luogo simbolo dell' arroganza di un'industria che prima opprime una comunità e poi, con due canzonette e una griffe sulle maglie, vorrebbe ripulirsi immagine e coscienza.
Chiediamo a tutte le associazioni, i movimenti e i cittadini di Brindisi e del Salento di essere al nostro fianco in questa battaglia di civiltà.

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