14 dicembre 2013

RIFLESSIONI SULL'INCONTRO "L' UTILITA' SOCIALE DELL'EPIDEMIOLOGIA"

Un clima “caldo” durante l'incontro organizzato ieri 13 dicembre da Salute Pubblica sul tema dell'epidemiologia. Una sala gremita che ha ascoltato con estremo interesse la visione del relatore Valerio Gennaro a partire dal suo incipit “Epidemiologia, parola difficile da pronunciare, figuriamoci da capire”. Al tavolo Maurizio Portaluri che ha descritto alcuni studi scientifici diffusi finora sull'area di Brindisi, e Giorgio Assennato, invitato al tavolo dei relatori. Assente invece il sindaco della città Mimmo Consales, che pure aveva confermato il suo intervento.
Tra i presenti molti cittadini, rappresentanti di associazioni e sindacati, ed anche alcuni medici. Non tocca a noi entrare nel merito di dettagli tecnico-scientifici, vogliamo però riportare la percezione dell'esito dell'incontro. Si è parlato di argomenti scomodi, che toccano grandi interessi e si scontrano con una volontà di non informare. Emerge una resistenza alla conoscenza da parte di un sistema che si protegge da chi potrebbe metterlo in discussione, anche e soprattutto con argomenti seri e propositivi, come nel caso dell'incontro organizzato da Salute Pubblica.
Così, durante un partecipato dibattito, si assiste alle reazioni isteriche del Direttore dell'Arpa Puglia, uno che non è certo peggio di tanti altri (forse anche meglio di molti), ma che invece di convenire su indubbie inefficienze e chiedere con noi che la pubblica amministrazione si doti della volontà e dei mezzi per la effettiva tutela della salute di tutti i cittadini, oltre che dell'ambiente, scappa via lanciando insulti (non resta che una umana comprensione di un equilibrio molto provato). Su un tema cosi attuale per la città, riteniamo inoltre molto grave l'assenza di quasi tutta la stampa locale. Quello che resta di questa serata, a parte i contenuti molto interessanti, è l'idea che l'epidemiologia serve (o dovrebbe) a conoscere lo stato di salute delle popolazioni. Ma questo non basta, dalla conoscenza si deve passare all'informazione (conoscenza diffusa), alla ricerca delle cause delle malattie e alla loro eliminazione, per il benessere di tutti. Per questo è così pericolosa, potrebbe essere addirittura rivoluzionaria, quindi va tenuta nascosta, ben lontana dagli intoccabili, come direbbe il buon Assennato (con fin troppo senno...). Per questo siamo convinti che abbia davvero una grande utilità sociale.

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