Parte da lontano il feeling tra Fulvio Conti e Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti.
Il sodalizio tra Enel e la pop star iniziò nel 2008 quando accettò di farsi patrocinare il tour "Safari", e sotto le note della celebre "mi fido di te", Enel promise di piantare un certo numero di alberi per compensare le emissioni di CO2 provocate dal consumo energetico dei concerti del cantante.
In cambio, grazie all'esposizione in associazione con l'"equo e solidale" Jovanotti, ricava una bella "ripulita" all'immagine. Una dinamica, se mi è concesso, del tutto assimilabile a quella del riciclaggio del denaro sporco.
Non sarebbe stato ben più coerente e meno paradossale, usare elettricità da energie rinnovabili?
Ma si sa, quando si tratta di Enel il paradosso è compreso nel prezzo!
Un comunicato di Enel di quel periodo recitava:
Un comunicato di Enel di quel periodo recitava:
“L'Enel sostiene il Safari Tour di Jovanotti con un progetto ambientale, in collaborazione con AzzeroCO2, che prevede la forestazione di alcune aree urbane per compensare le emissioni prodotte dai concerti e la distribuzione di lampade a basso consumo…"
Ed ecco infatti che spunta il paradosso: Enel che pianta alberi (e pretende anche di farsi una pubblicità positiva) per far assorbire le emissioni che essa stessa produce.
Ed ecco infatti che spunta il paradosso: Enel che pianta alberi (e pretende anche di farsi una pubblicità positiva) per far assorbire le emissioni che essa stessa produce.
“Il Safari Tour 2008 – continua il comunicato - è quindi un impegno concreto e tangibile di Enel e Jovanotti alla lotta al cambiamento climatico. Un nuovo modo di fare musica senza dimenticare l'importanza del rispetto per l'ambiente e l'amore per la natura."
Ma jovanotti è a conoscenza che la società elettrica con cui collabora detiene la MAGLIA NERA come maggior produttore, con la centrale di Brindisi Sud-Cerano, di CO2?
E' a conoscenza dei milioni di tonnellate di carbone che bruciano ogni anno a Brindisi?
Certo che ne è a conoscenza! Non può essere altrimenti.
Jovanotti è un artista colto, informato, che viaggia e conosce bene il mondo. Conoscerà sicuramente le due centrali nucleari Slovacche di proprietà Enel. A lui che piace tanto il vintage piacerà sicuramente la tecnologia pre-chernobyl che adottano queste centrali!
Lui che ha girato in lungo e in largo la Patagonia in bicicletta, possibile che non si sia accorto delle proteste che da anni si susseguono contro il progetto delle 5 grandi dighe?
Lui che ha girato in lungo e in largo la Patagonia in bicicletta, possibile che non si sia accorto delle proteste che da anni si susseguono contro il progetto delle 5 grandi dighe?
Certo che si è accorto!
Ma allora?
Come mai il sodalizio con Enel continua imperturbabile? Mah? Sarà l'ennesimo mistero che ammanta ogni artista, un po' come i paradossi Enel!
Allora non chiediamoci più nulla se in questi giorni rivediamo Jovanotti metterci la faccia in PLAYENERGY, un altro progetto-paradosso di Enel, che promuove la diffusione di una conoscenza e di una coscienza energetica e ambientale ma parallelamente continua a bruciare tonnellate di carbone, il combustibile nocivo per eccellenza.
G.D.G.
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