13 maggio 2010

INQUINAMENTO KO ECCO LA BOZZA DELL'ENEL

SVOLTA POSSIBILE NELL'ACCORDO CON LE ISTITUZIONI
da "La Gazzetta Del Mezzogiorno" Mercoledì 12 Maggio

• Sarebbe pronta la bozza delle convenzioni che legherebbe in un accordo le istituzioni locali e le società energetiche insediate sul territorio.    Copertura del carbonile, riduzioni di polveri (-64%), anidride solforosa (-35%) e ossido di azoto (-25%). Tra le ipotesi anche la riduzione dell’emissione di C02. Si otterrebbe attraverso il ricorso al combustibile da rifiuto (cdr). Nella bozza si farebbe riferimento anche alla legge regionale che prevede la possibilità delle aziende che riducono il C02 e inquinanti di avere una percorso «privilegiato» nel rilascio delle autorizzazioni per la costruzioni di impianti fotovoltaici o eolici. Sarà il caso dei terreni nei pressi del nastro trasportatore di Enel? Sarà proprio l’azienda elettrica a realizzarli, sottoscrivendo accordi con Comune, Provincia e Regione? E tra le ipotesi fatte anche quella dell’insediamento di impianti di biomasse e prodotti che utilizzeranno il calore della centrale di Cerano.    Le cosiddette convenzioni avrebbero dovute essere formalizzate e sottoscritte già entro la fine dello scorso anno. Ma intanto sull’argomento corrono voci e presunte bozze di ipotesi. Nient’altro. Non si ha notizia di prossimi incontri ufficiali, nè di ufficiosi. E, intanto, viene costituito il Comitato tecnico delle associazioni degli agricoltori.    «Sette i rappresentanti - si legge in una nota dell’Enel - delle principali associazioni degli agricoltori - Confcoperative, Cia, Coldiretti , Confagricoltura, Ugc Cisl, Associazione Agricoltura Ambiente Italia, Codiamsa - che con rappresentanti di Enel hanno costituito il Comitato Tecnico previsto dall’Accordo Quadro sottoscritto lo scorso mese di febbraio. Tale accordo sostiene l'inte   grazione tra attività agricole ed esigenze industriali lungo la fascia di territorio a ridosso del nastro trasportatore del carbone che dalla zona industriale arriva fino alla Centrale “Federico II” di Brin   disi».    «Sarà compito del Comitato - contiua la nota dell’Enel - elaborare progetti che permettano l’integrazione del nastro trasportatore con il territorio circostante attraverso la realizzazione di una bar   riera arborea e di un programma di riqualificazione e riconversione dei terreni su quali gravava il divieto di coltivazione. L’attuazione di qualsivoglia progetto prevede però, a questo punto, che il Ministero dell’Ambiente provveda a restituire definitivamente i terreni ai loro usi legittimi».    «Già un anno fa - conclude la nota Enel - Arpa e Università di Lecce avevano reso nota la valutazione di rischio sui terreni limitrofi alla centrale Enel di Brindisi indicando la possibilità di un loro utilizzo per la coltivazione a fini non alimentari. Le Associazioni degli agricoltori chiederanno al Presidente della Regione Nichi Vendola un incontro per presentare l’accordo sottoscritto con Enel e intervenire nuovamente presso il Ministero dell’Ambiente per la definizione dell’annosa vicenda».

Nessun commento:

Posta un commento