Roma, martedì 26 ore 11.30 presso la prima sezione civile del tribunale
Greenpeace è chiamata a rispondere al giudice in
merito alla querela per diffamazione presentata da Enel.
L'azienda, che si sente offesa nel decoro e nell'immagine, chiede una montagna di soldi, la chiusura di siti web e la sospensione dell'attivismo di Greenpeace.
Brindisi, martedì 26 ore 18.30 presso Piazza Vittoria
-119 morti premature all' anno
-400 ettari di terreno interdetto alla coltivazione
-700 milioni di euro il danno sanitario e ambientale (dati 2009)
con questi dati, in una piazza stracolma nonostante il caldo afoso, si è aperta invece la prima udienza del processo simbolico intentato dal movimento No al carbone contro Enel.
Riccardo Rossi e Donato Mancino del movimento Nac, corroborati dalla presenza di Andrea Boraschi di Greenpeace e del prof. Vincenzo Farina, hanno fatto luce sul vero volto di Enel, denunciando tutti i vari aspetti della problematica del carbone.
Partendo dallo studio SOMO e dai dati dell'Agenzia Europea per l'Ambiente che ha inserito la Federico II al primo posto tra le aziende più inquinanti d' Italia , passando per la questione politica (ancora irrisolta) delle convenzioni, per finire alle vicende giudiziarie brindisine che vedono Enel sotto inchiesta per omicidio colposo e inquinamento dei terreni.
Tante le persone, soprattutto giovani e attivisti, che hanno riempito Piazza Vittoria fino a fine serata quando è stato proiettato un documentario realizzato dal movimento Nac che denunciava la scandalosa storia dell'acqua dei residenti di contrada Cerano.
Video che presto metteremo in rete.