Pochi giorni fa abbiamo presentato in Procura un nuovo esposto a sostegno ed
integrazione di quello depositato il 7 gennaio 2016 dopo la sospensione dei
lavori della Security avviati dall’Autorità Portuale disposta dalla
Soprintendenza.
Le opere in questione,
infatti, ricadono in aree “paesaggisticamente” vincolate per legge (ai sensi
dell’art.142 comma 1 lettera a) e c) D.Lgs N.42/2004), pertanto “i proprietari,
possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili ed aree di interesse paesaggistico
tutelati dalla legge, non possono distruggerli né modificarli”.
Ma cerchiamo di riprendere il
filo del discorso.
Il 28 luglio 2018 a seguito del sequestro dell’area di Punta delle Terrare/S. Apollinare e di richiesta di dissequestro da parte di Patroni Griffi, abbiamo scritto un comunicato stampa denunciando l’arroganza dell’Autorità Portuale chiedendo contestualmente al Sindaco l’apertura di un tavolo affinchè si potesse delineare la revoca di quel progetto e definire la restituzione di quell’area alla città.
Il 28 luglio 2018 a seguito del sequestro dell’area di Punta delle Terrare/S. Apollinare e di richiesta di dissequestro da parte di Patroni Griffi, abbiamo scritto un comunicato stampa denunciando l’arroganza dell’Autorità Portuale chiedendo contestualmente al Sindaco l’apertura di un tavolo affinchè si potesse delineare la revoca di quel progetto e definire la restituzione di quell’area alla città.