31 luglio 2014

ECCO IL DECRETO "INQUINATORE PROTETTO" DEL GOVERNO-FOSSILE RENZI

 PER CANCEROGENI E TOSSICI ARRIVANO I LIMITI "VARIABILI": NEL DECRETO COMPETITIVITA' SULLE BONIFICHE SIAMO ALLA VERA FOLLIA "CONSAPEVOLE"

NEL PASSAGGIO AL SENATO IL DECRETO RINOMINATO "INQUINATORE PROTETTO" PEGGIORA ULTERIORMENTE

APPELLO AI DEPUTATI: TUTELATE LA SALUTE DEI CITTADINI, NON CHI CONTAMINA
I limiti di legge per cancerogeni e tossici nei suoli potranno variare da zona a zona in Italia. Per fare l'ennesimo regalo agli inquinatori si escogitano soluzioni di ogni tipo che ormai rasentano la follia.

29 luglio 2014

BENVENUTA RAINBOW!

Multinazionali energetiche e governi ci raccontano che carbone, petrolio, gas e nucleare sono necessari e sicuri, ma la verità è una sola: provocano guerre, inquinamento, malattie e una moltitudine di costi per i cittadini. Basta, è giunto il momento di voltare le spalle alle fonti fossili!

E’ questo l’incipit della Dichiarazione di Indipendenza dalle fonti fossili e il senso dell’ intero tour #nonfossilizziamoci che Greenpeace sta facendo  lungo le coste della Penisola per sostenere i movimenti locali e dire basta al carbone e all'energia “sporca”.  

Ph. Francesco Alesi
Una politica di abbandono delle vecchie fonti fossili che noi come movimento No al carbone condividiamo profondamente e che abbiamo sostenuto negli ultimi anni, anche attraverso iniziative comuni organizzate a Brindisi con la collaborazione dei gruppi locali di Bari e Lecce.
E’ dunque con molto entusiasmo che Venerdì 1 agosto accoglieremo il guerriero dell’arcobaleno nella sua tappa di Brindisi, fieri di poter vedere la gloriosa  ammiraglia della flotta di Greenpeace  veleggiare nel nostro porto. 

La "Rainbow warrior" arriverà venerdì  ma sarà visitabile al pubblico solamente sabato e domenica.

Gli orari sono i seguenti
Sabato 2 Agosto dalle 11:00 alle 20:00
Domenica  3 Agosto dalle 10:00 alle 18:00
L’ ormeggio sarà presso la Banchina della Dogana - Viale Regina Margherita (vicino Piazza Vittorio Emanuele II)

27 luglio 2014

CARTELLI A MICOROSA PER SEGNALARE LA PERICOLOSITA' DELL' AREA.

Sabato 26 luglio abbiamo collocato alcuni cartelli lungo il perimetro dell’area altamente contaminata di Micorosa per segnalare l’estrema pericolosità dell’accesso. Una iniziativa simbolica, ma non solo, che vuole mettere in luce l’inerzia delle Istituzioni nella difesa della salute dei cittadini che continuano a frequentare la zona. 
“Micorosa”, situata alle spalle della zona industriale di Brindisi, con un’estensione di circa 50 ettari, è paradossalmente compresa nella Parco regionale delle Saline di Punta della Contessa. Una discarica abusiva nella quale, tra il 1962 e il 1980, sono stati sversati circa 1,5 milioni di metri cubi di fanghi tossici e residui di lavorazione industriale del petrolchimico. 

La zona fu interdetta al pubblico solo nel febbraio 2011, con un’ordinanza del Sindaco e l’installazione di un cancello lungo la strada principale che però lascia completamente libero l’accesso attraverso una strada adiacente secondaria. Nessuna recinzione quindi, nessun cartello all’interno che ne indichi la pericolosità. In occasione dei nostri sopralluoghi, con non poco stupore, abbiamo incontrato pescatori, famiglie di bagnanti, ragazzi in bicicletta o a piedi spesso inconsapevoli dell’effettivo livello di avvelenamento della zona e delle acque. 
Le amministrazioni comunali che si sono succedute in tutto questo tempo, almeno dal 1995 ad oggi (data della prima inchiesta), avrebbero dovuto segnalare opportunamente l’area per difendere l’incolumità pubblica e preservare la salute di ignari visitatori che dovessero accedere al Parco. Attendiamo fiduciosi che la Magistratura, sollecitata dai recenti esposti dei cittadini, possa ora svolgere al meglio il proprio lavoro e possa finalmente far luce sull’intera assurda vicenda verso la quale, per troppi anni, si è voluto erigere un muro di omertoso “silenzio istituzionale”. Addirittura qualcuno si fregava già le mani, in tempi recenti, pregustando di spartirsi quei 40 milioni di “briciole”, pensando di accelerare l’esame e l’avvio del progetto Sogesid: la “faraonica” opera per la “messa in sicurezza” (ma non per la vera bonifica), peraltro attuata già all’interno del perimetro del petrolchimico e dimostratasi inefficace. La costruzione di un muro di cemento che dovrebbe contenere i veleni e tombare per sempre anche le responsabilità.

25 luglio 2014

DUE DELLE 30 CENTRALI PIU' INQUINANTI D' EUROPA SI TROVANO IN ITALIA ED APPARTENGONO AD ENEL

fonte: ilfattoquotidiano.it

Due delle trenta centrali elettriche più sporche d’Europa si trovano in Italia ed appartengono all’Enel. Lo rivela lo studio “Dirty 30” condotto da alcune associazioni ambientaliste, tra cui l’European Environmental Bureau e il Wwf. Si tratta degli stabilimenti di Brindisi Sud e Torrevaldaliga (Civitavecchia), rispettivamente nono e ventesimo nella classifica dei più inquinanti del continente in base ai dati forniti dai Paesi Ue nel contesto del sistema europeo sulle emissioni (Emissions trading scheme). “Dirty 30, come le centrali a carbone europee stanno vanificando la lotta al cambiamento climatico della Ue”, è il titolo del rapporto presentato in questi giorni da Climate action network, Health and environment alliance (Heal), European environmental bureau (Eeb), Climate Alliance Germany e Wwf, che denunciano come l’utilizzo del carbone per produrre energia in Europa dal 2009 al 2012 sia aumentato.


21 luglio 2014

RIPRENDIAMOCI SANT'APOLLINARE

Hanno progettato la distruzione di un altro posto "storico" di questa città, un posto che evoca l'immagine di un popolo padrone dei suoi luoghi. 
Un' Autorità portuale, amica del carbone e del cemento, che col benestare di Comune e Regione decide, ancora una volta, solo in base alle proprie priorità. Il progetto prevede una "connessione con le banchine di costa Morena Ovest, realizzando così un'unica cinta doganale”, come se questa fosse una questione urgente e indispensabile, come se in un porto già così tanto cementificato non ci possano essere altri attracchi  utilizzabili.

18 luglio 2014

ENI, LA PROCURA APRE UN' INCHIESTA SUL PETROLCHIMICO E LA DISCARICA MICOROSA

Dopo gli esposti di alcuni cittadini che vivono vicino allo stabilimento e si sono ammalati di tumore e di due comitati ambientalisti i pm avviano un'indagine. Ma individuare i contorni del caso non è semplice, sia per la difficoltà di provare il nesso diretto tra inquinamento e patologie sia perché il sito è passato di mano più volte prima di arrivare all'attuale proprietà, che fa capo a Syndial e Versalis. Intanto il ministero dell'Ambiente procede con l'iter per la messa in sicurezza della discarica, che sarà pagata con soldi pubblici.

di Tiziana Colluto

Leggi l'articolo completo 

E INTANTO IL CONSIGLIO DEI LAVORI PUBBLICI BLOCCA LA MESSA IN SICUREZZA DI MICOROSA 

BONIFICHE, IL TAR BOCCIA IL MINISTERO DELL'AMBIENTE SUI DECLASSAMENTI DEI SIN


Bonifiche, TAR Lazio boccia sonoramente il Ministero dell'Ambiente sui declassamenti dei Siti di Interesse Nazionale a Siti di Interesse Regionale.


Primo stop alla strategia ministeriale di mettere la polvere inquinata sotto il tappeto.
Ora cambiare radicalmente il decreto "inquinatore protetto" in discussione in Parlamento.

Il Ministero dell'Ambiente rimedia una sonora bocciatura davanti al TAR Lazio sull'operazione di declassamento dei Siti nazionali di bonifica avvenuta nel 2013



Il Ministero, sulla base delle valutazioni dei suoi dirigenti e funzionari, prendendo spunto da una modifica al Decreto legislativo 152/2006 riguardante i criteri per l'individuazione dei Siti di Interesse Nazionale per le bonifiche (le aree più inquinate del paese), ne avevano declassati ben 18 siti su 57, trasformandoli in Siti di Interesse Regionale. Un'operazione realizzata in sordina, senza alcun coinvolgimento delle comunità (tranne le regioni a cui il Ministero aveva dato pochi giorni di tempo per esprimersi) ma dalla portata enorme, visto che i funzionari e i dirigenti del Ministero considerarono degna di declassamento anche la Terra dei Fuochi (ma anche La Maddalena in Sardegna)!


16 luglio 2014

L' ISDE SCRIVE AL MINISTERO DELLA SALUTE E DELL'AMBIENTE.

Fanno finta di non accorgersi che almeno 6 milioni di italiani continuano ad ammalarsi e morire nei siti di interesse nazionale, nella totale indifferenza dei decisori politici. Per questo abbiamo scritto ai Ministri di salute e ambiente:

Al Ministero della salute
Gabinetto del Ministro

pc al Ministero dell'Ambiente

Oggetto: mancato trasferimento in sanità pubblica dei risultati degli studi SENTIERI e conseguente richiesta di integrazione del Piano della Prevenzione (2014-2018).

La lettura congiunta dei risultati degli studi SENTIERI, un cui ulteriore sviluppo è stato recentemente pubblicato sulla rivista Epidemiologia e Prevenzione (Marzo – Aprile 2014) e del Piano della Prevenzione 2014-2018 evidenziano, a giudizio delle società scientifiche e degli altri firmatari della presente, il mancato trasferimento in Sanità Pubblica delle importanti indicazioni provenienti da tali studi.

15 luglio 2014

LA LEGA ITALIANA PER LA LOTTA AI TUMORI SI SCHIERA CONTRO IL GASDOTTO TAP

La LILT, Lega Italiana per la lotta contro i tumori, prende una posizione forte e decisa contro la realizzazione del gasdotto, producendo due documenti scientifici che dimostrerebbero un incremento dell’incidenza dei tumori sulla popolazione connessa di questa opera. In questa presa di posizione la LILT lancia anche un monito nei confronti di enti istituzioni pubbliche, affinché dicano No al Tap e rifiutino le sponsorizzazioni.

«TAP ha scelto una strategia – quella di sponsorizzare eventi e manifestazioni
della tradizione e della cultura – decisamente discutibile sotto il profilo etico che può e deve rivelarsi un cattivo investimento perché non fa i conti con l’alto e diffuso dissenso che proviene dal basso, dalla popolazione, dai giovani genitori, dai tecnici indipendenti e da tanti altri che guardano al di là delle compensazioni monetarie e dei contributi economici dal respiro breve.

La Salute del territorio e delle popolazioni che lo vivono non è in vendita!

10 luglio 2014

DECRETO 91/2014, PARTE IL MAILBOMBING SUI SENATORI

"Sì alle bonifiche, No alla sanatoria per gli inquinatori" 

Il Governo Renzi sta varando un regalo per gli autori dei peggiori disastri ambientali.
Il decreto "Competitività e tutela ambientale" ora in Parlamento è una sanatoria per chi ha inquinato. Altro che "chi inquina paga".
Sostanzialmente si demanda tutto al privato in un vero e proprio "far west" dove a rimetterci sono solo le comunità che vivono nelle migliaia di luoghi inquinati del paese.
A partire da venerdì 11 luglio il decreto sarà in discussione al Senato. E' dunque urgente fare pressione su tutte le senatrici e i senatori affinchè si adoperino modificare radicalmente tali norme.

Per questo proponiamo di scrivere da subito alle/ai senatrici/ori (in allegato l'indirizzario email).