23 gennaio 2013

ENEL: I CRIMINI E L'ARROGANZA.

E’ bastato un acquazzone per smascherare l’ennesimo crimine di Enel ai danni del nostro territorio e della nostra salute.
La vicenda dell’allagamento del nastro trasportatore della centrale Enel di Cerano e lo sversamento di acqua mista a carbone nel canale e nei terreni ( pratica assimilabile allo smaltimento illecito di rifiuti) è il perfetto paradigma dell’arroganza di Enel che crede, senza vergogna, di poter disporre di questo territorio come fosse una servitù.
Se da un lato, rinfranca sapere del tempestivo intervento della magistratura, del Noe e dell’Arpa per fermare questo ennesimo scempio, dall’altro esprimiamo la nostra preoccupazione per una pratica che con ogni probabilità è stata ripetuta più volte nel corso di questi anni atteso che il nastro non è esattamente un’opera recente e che quello di venerdì non è stato il primo nubifragio vissuto da questo territorio.
Desta perplessità l’atteggiamento dell’Arpa, che come ha dichiarato il direttore regionale Assennato, ha effettuato unicamente un sopralluogo senza procedere a campionamenti di alcun tipo: la competenza è dell’Ispra ma trattandosi di una vera e propria emergenza (come testimonia il blocco immediato delle idrovore da parte della magistratura) l’Arpa poteva e doveva procedere all'analisi delle acque reflue.
Respingiamo con forza il tentativo di Enel di spostare l’attenzione sul rischio del mancato approvviggionamento della centrale e sulle ripercussioni sui lavoratori, è un tentativo intollerabile di giustificare un’azione indegna che ci auguriamo non trovi sponde nella politica e nel sindacato: la tutela della salute è per la nostra Costituzione ”diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività” .
Vogliamo chiarezza su questa vicenda, in tempi rapidi: non è più tempo di silenzi e comportamenti omertosi, la magistratura sta compiendo il proprio dovere, la politica faccia altrettanto.

22 gennaio 2013

SCORIE DA INCENERIMENTO DI RIFIUTI E RISCHI PER LA SALUTE

Gli inceneritori non sono "macchine magiche" che fanno scomparire i rifiuti. Non sapendo come fare per smaltire le ceneri tossiche, le nascondono nel cemento, con gravi pericoli per la salute e per l'ambiente. Follia genera follia...


Se vi troverete ceneri tossiche da combustione dei rifiuti nel cemento con il quale è costruita la vostra casa, se abitate vicino ad un cementificio nel quale saranno bruciati rifiuti e che spargerà inquinanti tossici nell’aria, ricordatevi di ringraziare i SENATORI della 13a commissione permanente del Senato che il 14 GENNAIO 2013, mentre alcuni di loro si professavano ecologisti in campagna elettorale, hanno approvato il testo del decreto legge MONTI-CLINI-GRILLI che consentirà tutto questo: 

D’Alì Antonio (PdL), Daniela Mazzucconi (PD), Vallardi Gianpaolo (Lega), Fluttero Anna (PdL), Coronella Gennaro (PdL), Della Seta Roberto (PD), Dell’Utri Marcello (PdL), Di Giovan Paolo Roberto (PD), Di Nardo Aniello (IDV), Ferrante Francesco (PD), Finocchiaro Anna (PD), Gallone Maria Alessandra (fratelli d’Italia), Giai Mirella (UDC ), Molinari Claudio (API, FLI), Monaco Francesco (PD), Montani Enrico (lega), Nania Domenico (PdL), Nessa Pasquale (PdL), Orsi Franco (PdL), Stiffoni Piergiorgio (misto), Viespoli Pasquale (vari), Zavoli Sergio (PD).



Il decreto legge è stato approvato dal Senato il 16 GENNAIO 2013, votato da entrambi i 2 principali partiti di maggioranza (PD-PdL)
Gli inceneritori non sono "macchine magiche" che fanno scomparire i rifiuti. Non sapendo come fare per smaltire le ceneri tossiche, le nascondono nel cemento, con gravi pericoli per la salute e per l'ambiente. Follia genera follia...
 

19 gennaio 2013

ANCORA SVERSAMENTI NEL TERRENO, ANCORA IMBRATTAMENTI FIRMATI ENELKILLER.

A seguito delle abbondanti piogge dei giorni scorsi, un tratto del nastro trasportatore della Federico II  si è completamente allagato tanto che l'azienda ha pensato bene di provvedere con l'ausilio di  idrovore allo svuotamento riversando l'acqua contaminata dal carbone nel fiume Grande e nei terreni circostanti.  
Oggi pomeriggio ci siamo recati presso la torre di smistamento allagata, dove la ditta incaricata da Enel, l'Ecologica srl,  si apprestava a rimuovere le attrezzature avendo ricevuto il blocco da parte dell'Arpa e dei carabinieri del Noe. Sul posto, per le verifiche sono arrivati il Pm. Iolanda Chimienti e il direttore dell'Agenzia regionale per l'Ambiente, Giorgio Assennato. Se le indagini dovessero confermare lo sversamento illecito si presenterebbe il rischio serio  che la Procura disponga il sequestro del nastro, che inevitabilmente determinerebbe la paralisi delle attività della centrale Federico II. 

14 gennaio 2013

PROCESSO ENEL, ACCERTATO IL DANNO AMBIENTALE

ore 11, inizia la terza udienza del processo Enel e stavolta siamo tutti all'interno dell'aula benchè obbligati dalle forze dell'ordine ad abbottonarci e tirare su le zip affinchè non siano visibili le maglie nac indossate sotto le giacche! 

Appena iniziata e l'udienza è già sospesa per 30 min. causa il provvedimento d'urgenza da parte di Vendola che non avendo potuto convocare la giunta perché venisse adottata una decisione collegiale, ha firmato l'atto di conferimento dell'incarico all'avvocato Marcello Falcone, il quale ha richiesto la costituzione di parte civile per conto dell'ente regionale. 
Il collegio difensivo degli imputati ha rigettato subito la richiesta in quanto carente di legittimazione: è da mesi che si parla di questo processo e la Regione avrebbe avuto tutto il tempo necessario per una richiesta da sottoporre al vaglio dell'intero esecutivo.

13 gennaio 2013

VIDEO LETTERA - MAMME NAC

Le mamme No al Carbone si sono incontrate per chiedere attenzione per questo territorio e per i suoi figli, i bambini, i primi a subire senza colpa i danni dell' inquinamento da carbone e non solo.
Con questa lettera si rivolgono ai magistrati, tutti e ciascuno, quelli impegnati nel processo ai dirigenti ENEL, quelli che hanno indagato, quelli che accusano, quelli che giudicano, che difendono così la nostra terra e i nostri diritti, ma anche il loro ruolo, il ruolo della giustizia di oggi sul futuro di tutti.


11 gennaio 2013

NO AL CARBONE AL MEDITERRANEO FOTO FESTIVAL DI LECCE

Proseguono le rassegne del MMF Mediterraneo Foto Festival, di Lecce.  Il cammino è il nome del tema portante di questo festival nato per sostenere e promuovere la cultura fotografica e domani , dalle 9-00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 21.00, si inagura la sezione delle mostre dedicate ai temi naturalistici e di sensibilizzazione ambientale. Quest'anno ospiti del festival sono le foto della collettiva "Salento Stop Inquinamento": dieci fotografi per venti scatti che descrivono e denunciano la grave situazione ambientale del Salento e della Puglia. Gli autori: Ida Santoro, Paolo Margari, Alberto Baccelli, Angelo Trapani e altri fotografi professionisti e non, in una collettiva promossa dal movimento No al carbone di Brindisi.

Da sabato 12  gennaio presso Ex convento dei Teatini (via Vittorio Emanuele II) Lecce.

Leggi il comunicato stampa integrale 

 

9 gennaio 2013

CERANO MIA. di A.Martina

Lei fuma.
foto del 9-01-2013
La guardi da lontano e rimani in silenzio. Perchè tu quella cosa lì non la volevi affatto.
Potenza complessiva 2640 MegaWatt, 12 chilometri di distanza da Brindisi, 270 ettari di spazio, 4 gruppi elettrogeni alternatori di 660 MegaWatt, un camino di 200 metri. Per non chiamarla "KILL TOWER" (dava troppo nell'occhio) è stata battezzata "Centrale ENEL Federico II". Si sa, Federico II era un cultore del carbone e dei caminetti.

Dicono che porti energia elettrica non dicono che porti morte.
Dicono che porti lavoro non dicono che porti soprattutto pazienti ai reparti di oncologia.
Dicono che è il progresso non dicono che c'è il divieto di coltivare causa contaminazione in una terra che fa di vino e olio un marchio da esportare.

MERCURIO: 2 MILIONI DI NEONATI SONO A RISCHIO.

(di Francesca Mancuso )

Quasi due milioni di bambini europei assorbono il mercurio ancor prima di venire al mondo. E sono 200mila i neonati italiani esposti in gravidanza a livelli di mercurio al di sopra della soglia. L'esposizione al metilmercurio (MeHg), un suo composto, infatti è ben al di sopra dei limiti raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Colpa, indovinate un po', dell'inquinamento. Sebbene anche le eruzioni vulcaniche e gli incendi boschivi contribuiscano ad incrementare i livelli di mercurio rilasciati nell'ambiente, sono soprattutto le emissioni inquinanti prodotte dai combustibili fossili a mettere a rischio la salute dei neonati. Tali sostanze infatti finiscono prima nell'atmosfera e poi anche nelle acque marine e lacustri, avvelendando letteralmente i loro abitanti. I pesci infatti tendono ad accumulare tali sostanze, che tornano facilmente anche all'uomo tramite l'alimentazione. 
Il mercurio rilasciato in aria e poi depositato negli oceani sta sempre più contaminando le specie di pesci comunemente consumate dall'uomo, come ha evidenziato uno studio condotto dagli scienziati  del Darthmout College e dell'Harvard School of Public Healt (HSPH)  . 

8 gennaio 2013

BRINDISI COME TARANTO: MALFORMAZIONI NEONATALI LEGATE ALL'INQUINAMENTO.

Ha assunto validità scientifica l’indagine che, nel capoluogo pugliese, correla le troppe anomalie congenite dei bimbi nati in città con i veleni delle fabbriche.Viaggio nel polo produttivo salentino, dove i controlli sono ridotti all’osso.

(da ilfattoquotidiano.it)

“Enzo Di Totaro faceva parte del Comitato vittime del petrolchimico. Chiedeva che si facesse luce sulle conseguenze di quell’industria in città. Non immaginava che sarebbe stato proprio lui il primo lavoratore su cui avremmo riscontrato l’angiosarcoma al fegato, che in sei mesi lo ha portato alla morte. Un tumore rarissimo, finora l’unico diagnosticato a Brindisi con certezza. Se fosse stato scoperto prima, avremmo avuto anche qui un processo come quello celebrato per Porto Marghera”. Mentre ne parla, Maurizio Portaluri abbassa gli occhi. E’ il direttore di Radioterapia all’ospedale Perrino e di nuovi casi di neoplasie ne accerta almeno uno al mese. Ma nella sua testa a rimanere stampata è l’immagine di quell’uomo dal respiro sfiancato, il respiro che è diventato l’affanno di tutta Brindisi, la Taranto dimenticata di Puglia.

7 gennaio 2013

SECONDA UDIENZA DEL PROCESSO ENEL: LE PARTI CIVILI

foto:BrindisiReport.it
Ripreso stamattina il processo Enel con un’ udienza esclusivamente dedicata al dibattimento sull’ ammissibilità delle numerose istanze di costituzione di parte civile. All’esterno del tribunale la situazione era pressoché identica a quella del 12.12, giorno dell’apertura del processo, con un nostro presidio affiancato dagli attivisti del Wwf. L’unica differenza veramente sostanziale erano gli spazi dei grandi manifesti pubblicitari 6x3, che il 12 dicembre mostravano le foto della campagna contro il carbone di Greenpeace e stavolta invece facevano bella mostra dei grandi faccioni, da Bersani a Casini al resto della banda già pronti a fronteggiarsi tra loro, a discutere ed attaccarsi, sempre attenti però a non rispondere in maniera chiara e definitiva sulle questioni energetiche. Ma questa è un’altra storia. 

5 gennaio 2013

BRINDISI, PUNTO E A CAPO.



La proiezione del  film documentario -Il giorno che verrà- del regista Simone Salvemini è stato un evento memorabile.  Sullo schermo è stata proiettata la rabbia e la voglia di cambiamento di una città che a partire dagli anni 60, con le immagini di repertorio della Montecatini, fino ai giorni nostri è stata ininterrottamente stuprata dalle lobby industriali, e che oggi sente il bisogno di mettere un punto e voltare pagina, afferrando a piene mani quel foglio bianco, nuovo e pulito su cui riscrivere il proprio futuro.

4 gennaio 2013

PETROLCHIMICO: SANZIONI RIDICOLE E TORCE ACCESE

Si è conclusa l'inchiesta sulle sfiammate fuorilegge del Petrolchimico, che dopo le indagini avviate nel 2008 e che portarono alla luce un utilizzo criminoso delle torce usate come termodistruttori di rifiuti industriali, portò al sequestro delle stesse. 

Per anni l'azienda ha immesso in atmosfera milioni di tonnellate di sostanze inquinanti ricavando da questa pratica di incenerimento illegale profitti probabilmente molto più consistenti delle ridicole sanzioni che oggi sono costretti a pagare i quattro dirigenti ritenuti responsabili.

1 gennaio 2013

-IL GIORNO CHE VERRA'- Comunicato Stampa

Ancora pochi giorni alla prima de “Il Giorno che Verrà”, film documentario di Simone Salvemini, in programmazione per la sola serata di venerdì 4 gennaio al Cinema Teatro Impero di Brindisi, unico spettacolo ore 20:30.
L’opera, prodotta da La Kinebottega in coproduzione con AIACE Brindisi e Metaluna Productions, è stata realizzata con il sostegno della Apulia Film Commission, Fondazione regionale per il cinema e l’audiovisivo, e del Salento Film Fund della Provincia di Lecce.
Il soggetto del film è firmato da Simone Salvemini e Barabara Longo.