29 agosto 2010

E INTANTO ENEL CHIEDE AGLI AGRICOLTORI UN PASSO INDIETRO

Enel presenta agli agricoltori di Cerano una clausola identica a quella pretesa dal Comune, chiedendogli di rinunciare a "ogni diritto, pretesa, azione,ragione o reclamo nei suoi confronti, delle società che appartengono al gruppo e dei rispettivi dirigenti e dipendenti in relazione all'esercizio della centrale Federico II". La clausola è stata inserita nella bozza di protocollo che la società ha presentato alle associazioni dei redidenti dell'agro come presupposto per l'intesa che dovrebbe regolare le operazioni di bonifica e messa in sicurezza dell'area che rientra nel Sito d'interesse nazionale definito dal Ministero dell' Ambiente.  L'efficacia del protocollo è "risolutivamente condizionata alla consegna ad Enel Produzione" di quegli atti, "ivi compresa la revoca delle querele e l'espressa rinuncia alla costituzione di parte civile nel procedimento penale intentato dalla Procura di Brindisi relativo al presunto inquinamento dei terreni limitrofi all'asse attrezzato e alla centrale.
Il testo tornerà sul tavolo tecnico domani, 30 agosto, dopo il nulla di fatto di luglio. Nell'arco di trenta giorni non sembrano esserci state novità, nè da parte di Enel con la modifica dell'accordo, nè da parte dei comitati degli agricoltori ("codiansa" e "agricoltura, ambiente e natura")che non hanno rinunciato al procedimento penale e non hanno neppure abbandonato l'ipotesi di chiedere il ristoro dei danni. Non solo patrimoniali ma anche per patologie che ritengono legate all'esposizione alle polveri di carbone.

28 agosto 2010

Ecco i nomi dei 12 indagati per i terreni

Dopo l’esposto, due ipotesi di reato e dodici indagati

(di Stefania De Cristofaro  -senzacolonne-)
BRINDISI –  Due ipotesi di reato dopo l’esposto presentato dagli agricoltori dell’area di Cerano lo scorso anno e dodici indagati: il getto pericoloso di cose (le polveri di carbone) e il danneggiamento (delle coltivazioni e più in generale delle piante). Sotto inchiesta ci sono tutti i dirigenti della società elettrica, tra attuali ed ex: Lorenzo Laricchia, 56 anni, di Bari, responsabile del nastro trasportatore del carboneSandro Fontecedro, 65 anni, ex dirigente responsabile di Enel Produzione; Giuseppe Varallo, 48 anni, residente a Brindisi, responsabile del nastro trasportatore; Vittorio Vagliasindi, 54 anni, nato a Catania,  dirigente Enel di stanza a Roma; Diego Baio, 51 anni, residente a Galatina, responsabile dell’ufficio Ambiente e sicurezza di Cerano; Antonino Caprarotta ex amministratore delegato di “Enel Produzione”; Calogero Sanfilippo, Luciano Pistillo e Antonino Ascione, tutti e tre ex responsabili dell’unità Business di Brindisi-Cerano, e l’ex capo centrale di Cerano, Vincenzo Putignano. Indagati anche finiti i brindisini Luca Screti, 40 anni, residente a San Pietro Vernotico, titolare della ditta “Nubile”, e Aldo Cannone, 59 anni, residente nel capoluogo, titolaredell’omonimaditta.  Per chiudere le indagini la Procura è in attesa di avere i risultati degli accertamenti tecnici non ripetibili affidati al professor Claudio Minoia, direttore del Laboratorio di Misure ambientali e tossicologiche della Fondazione Maugeri", nonchè responsabile della scuoladi Specializzazione in "Medicina del Lavoro" dell'università di Pavia. Al consulente è stato chiesto di accertare se e in che termini ci siano emissioni nocive sotto forma di polveri di carbone derivanti dall'attività di produzione di energia elettrica in aria, nel suolo, nelle cisterne di acque piovane e nelle abitazioni degli agricoltori. Per questo, la Procura ha individuato otto villette nelle quali sono state eseguite le misurazioni, nel contraddittorio delle parti: si tratta delle abitazioni ricadenti nel raggio di 500 mt. dalla centrale Enel di Cerano, individuate dagli agenti della Digos e della Scientifica nel corso dei sopralluoghi, partendo dal contenuto dell' esposto. Per rilevare le cosiddette matrici dell' inquinamentosono state sistemate due centraline, una all'esterno delle abitazioni e l'altra all' interno. L'Enel ha chiesto la consulenza di un pool composto da otto professori universitari nominati dagli avvocati Marrazza e Dello Russo: Luigi De Bellis, docente responsabile del Dipartimento di Scienze Tecnologiche Biologiche e Ambientali  dell'Università del Salento (già autore di uno studio per conto dell'Enel sulle emissioni, consegnato alla fine dello scorso anno, secondo cui i valori sarebbero contenuti al di sotto dei limiti massimi); Pierluigi Giacomello, Giacomo Lorenzini, Vito Foà, Giuseppe Mammolini, Maurizio Perotti, Luca Tommasi e Carmine Negro. Gli agricoltori, con gli avvocati Vincenzo Farina, Giovanni Farina e Giorgio Dello Monaco, hanno chiesto la consulenza di due periti: Antonio Nigro, agronomo dell'ordine di Brindisi e Giuseppe Potenza responsabile del Biolab della camera di commercio di Lecce.

26 agosto 2010

Artisti fuori dalle centrali: Simone Cristicchi all’Etruria Eco-festival

(fonte: www.savonaeponente.com)

da COORDINAMENTO NAZIONALE CONTRO IL CARBONE – Un grande Simone Cristicchi ha animato il quarto “Etruria Eco-festival”, evento organizzato da un combattivo gruppo di giovani di Cerveteri e Ladispoli, coordinato dall’ex vicesindaco Alessio Pascucci. Gremita l’area eventi della Legnara per una serata gratuita di spettacolo, in cui poesia e riflessione hanno arricchito uno show musicale trascinante.
Le storie in musica del “Grand Hotel Cristicchi” hanno emozionato con immagini non comuni e stimolato momenti di riflessione critica sulla condizione contemporanea.
Conduttore d’eccezione, Charlie Gnocchi ha aperto la manifestazione invitando sul palco Amnesty International e alcuni Comitati impegnati su legalità e sviluppo sostenibile. I rappresentanti del movimento “No al Carbone Alto Lazio” e del “Comitato dei Cittadini Liberi” di Tarquinia hanno informato sulla battaglia che prosegue da anni contro la centrale a carbone di Civitavecchia.
A nome del Coordinamento Nazionale dei comitati No al Carbone (CNNC), Lorenzo Fortunati di Civitavecchia ha rivolto un messaggio di gratitudine al coraggio di Simone Cristicchi, che lo scorso 7 agosto aveva disertato un concerto all’interno della centrale a carbone di Cerano-Brindisi, la più inquinante d’Italia. Tale gesto ha messo a nudo il cinismo degli inquinatori, che a suon di euro e circenses tentano di trasformare le loro fabbriche di sostanze tossiche in allegri luna-park, nonostante i dati ambientali e le statistiche sanitarie parlino chiaro.
L’Artista è stato ringraziato di persona dai rappresentanti dei Movimenti ed ha ricevuto il documento di lancio della campagna “Artisti fuori dalle centrali” promossa dal CNNC, che chiede agli artisti di non prestare la loro immagine per ripulire quella degli inquinatori. Il documento è stato predisposto a più mani dai Comitati delle aree di Brindisi, Rossano calabro, Porto Tolle, Savona, Gualdo Cattaneo, Civitavecchia e Tarquinia.

14 agosto 2010

NO AL CARBONE sul progetto fotovoltaico di ENEL

Apprendiamo in questi giorni della richiesta di valutazione di impatto ambientale presentata alla Provincia da parte di ENEL per la progettazione di un enorme campo fotovoltaico lungo il percorso (circa 13 km) del nastro trasportatore.
Rimaniamo sempre più scioccati dalla disinvoltura con la quale si appresterebbero ad attuare una nuova “DEVASTAZIONE AMBIENTALE”.
Nella nota annuncio di Enel, infatti, leggiamo che i principali impatti sull’ambiente riguarderebbero: la riduzione di disponibilità di terreno agricolo, l’impatto visivo degli impianti e l’incidenza sul Parco Regionale Saline di Punta della Contessa, come se fosse fra le cose più naturali del mondo che il nostro territorio debba ancora sacrificare parte del suo ECO-SISTEMA nei confronti delle multinazionali dell’energia.
Noi del gruppo NaC davvero non riusciamo a comprendere come mai ad un territorio come il nostro, già barbaramente martoriato dalle industrie dell’energia, si possa continuare a richiedere nuovo sacrificio ambientale e proponiamo pertanto che per Brindisi e Provincia vengano fissati dei limiti massimi di energia-prodotta sostenibile.
Il sacrificio richiesto, inoltre, non porterebbe ad alcuna sostanziale variazione in diminuzione dell’attuale assetto di produzione energetica basata sulla combustione del CARBONE .
Infatti attraverso il progetto presentato da Enel si produrrebbe energia per soli 72 MW contro gli attuali 2640 MW prodotti  dalla centrale di Cerano!!!
Ci chiediamo allora il perché di una così invasiva installazione di pannelli solari da parte di Enel se questo investimento non garantisce nemmeno una pur minima conversione della produzione.
Analizzando l’attuale legislatura ci rendiamo conto che la realizzazione di questo progetto permetterebbe ad ENEL di acquisire i famosi certificati verdi, obbligatori per le industrie dell’energia e necessari per non incorrere in alcuna sanzione.
Quindi, in poche parole, pannelli solari non per ridurre le quantità di carbone ma per mantenere, entro i più volte citati limiti consentiti dalla legge, quella stessa produzione (e anche più) che si ottiene già oggi attraverso l'utilizzo del combustibile più inquinante per eccellenza.
Chiediamo alle Amministrazioni Locali di non lasciarsi raggirare da questi subdoli progetti e che si battano affinchè non venga perpetrato l’ennesimo abuso nei confronti del territorio.
Inoltre chiediamo che da oggi venga impostato un piano di regolamentazione dell’energia prodotta dalla nostra provincia attraverso il quale si possa iniziare una sua graduale, ma inesorabile, riduzione.
COMUNICATO STAMPA GRUPPO “NO AL CARBONE”

9 agosto 2010

Sabato a Cerano il Grande Flop dell’ENEL

-->Comunicato stampa No al carbone
In pochissimi, soli 1200 accolti dal camino fumante, si sono recati sabato a Cerano all’interno della Centrale a carbone dell’Enel per assistere al concerto gratuito di Irene Grandi e Patty Pravo. Un grande flop vista la notorietà delle cantanti e la gratuità del concerto. Un flop ancor più grande se si considera che moltissimi degli spettatori erano turisti ignari ed inconsapevoli. I 1200 di sabato si confrontano con i 5000 dello scorso anno al concerto di Renzo Arbore. I Brindisini hanno mostrato grande maturità disertando l’appuntamento.
Mentre all’esterno della centrale circa 500 cittadini a suon di vuvuzela e fischietti intonavano la musica della protesta , quella di chi è stanco di ricatti occupazionali e spettacolini di ogni tipo. I manifestanti oltre che da Brindisi provenivano da Taranto, Lecce e dai tanti comuni della Provincia, a dimostrazione che il mostro Cerano è un incubo per l’intero salento.
Un grande ringraziamento va a Simone Cristicchi un artista serio e sensibile che ha compreso le ragioni della nostra protesta e che ha confermato la sua attenzione ai temi dell’ambiente con la partecipazione al primo vero concerto ad emissioni zero in occasione della Festa di Legambiente a Grosseto

8 agosto 2010

I video della manifestazione sul canale youtube di Pugliantagonista.

"No al carbone", le vuvuzelas contro Grandi e Patty Pravo


(Fonte: http://bari.repubblica.it/)

di SONIA GIOIA

Accoglienza assordante, come promesso. Il popolo dei manifestanti sotto le insegne del “No al carbone”, almeno duecento, non ha mancato l’appuntamento con il concerto organizzato alla centrale Federico II di Cerano, armato di vuvuzelas, ma anche fischietti e tamburelli.

I fan di Irene Grandi e Patty Pravo, le due artiste che hanno declinato l’invito degli ambientalisti a non cantare per Enel, sono stati ricevuti dal presidio armato delle infernali trombette, già schierato intorno alle diciannove di ieri all’ingresso della centrale. Le vuvuzelas hanno continuato a suonare fino all’arrivo dell’ultimo fan. Per quelli che sono arrivati sprovvisti, ma intenzionati a ingrossare le fila dei manifestanti, nessun problema: erano in vendita su un banchetto appositamente allestito, disponibili al prezzo minimo di sette euro l’una, di contributo volontario, naturalmente.
I No al carbone hanno preso letteralmente d’assalto le auto che si approssimavano alla centrale, cariche soprattutto di famigliole e irriducibili aficionados delle due star della canzone italiana, nel tentativo di dissuadere il pubblico e dirottarlo nelle fila della protesta. Quasi tutti hanno reagito all’assalto rispondendo con un sorriso paziente malgrado il frastuono, leggendo i volantini e fermandosi a parlare con i manifestanti. Qualcun altro ha tirato dritto infastidito, premendo sull’acceleratore e aprendosi un varco nella folla, anche grazie alle forze dell’ordine, oltre l’ingresso. A questi ultimi è toccato defilarsi in mezzo a un coro di “vergogna, vergogna”, al quale si è unito anche qualche senatore della Repubblica, come Giuseppe Caforio di Italia dei Valori, in prima fila contro quella che è stata ribattezzata la “centrale della morte”.


Manifestazione numerosa, rumorosissima, ma anche pacifica, a dispetto del sarcasmo sferzante di slogan e striscioni. Gli ambientalisti, a dirla tutta, sembrano aver risparmiato la signora Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo, alla quale è toccato aprire le danze della tappa brindisina del tour “Correnti musicali”. Non si capisce se per riguardo alla lunga carriera o altro. Quella colpita al cuore dall’ironia dei No al carbone, non è stata lei. Ad avere la peggio è stata l’artista senese, ribattezzata dai manifestanti “Irenel”, con appendice di messaggi del tipo “Bruci la città”, facendo eco a uno dei refrain che hanno reso famosa la Grandi. Ma anche, in schietto dialetto brindisino: “Campagna avvelenata, no vi putimu tirare mancu li pumbitori”. Il riferimento è all’ordinanza del sindaco, che vieta la coltivazione nei campi intorno a Cerano, causa inquinamento. Di Simone Cristicchi, l’unico ad opporre il gran rifiuto di suonare per Enel, accogliendo l’invito degli ambientalisti, è rimasto solo il nome, scritto sulle magliette e le brochure in mano al service del concerto.
Di tutto questo, nessuna eco sotto il palco della centrale, dove le artiste sono state accolte da un pubblico di almeno 1.200 partecipanti. Folla delle grandi occasioni dunque, fuori ma soprattutto dentro.

5 agosto 2010

Concerto elettrizzante. Ambientalisti vs artisti


di Federico Cartelli
CERANO (BRINDISI) - A Cerano sabato prossimo Irene Grandi canterà, nonostante le pressioni degli ecologisti a farle cambiare idea. Simone Cristicchi invece no. Anche questa estate Enel promuove "Correnti musicali" con l'intento di avvicinare, attraverso l'evento canoro, la gente all'energia e a farle scrollare atteggiamenti precostituiti verso le centrali termoelettriche ritenute inquinanti perché alimentate a carbone. Già la scorsa estate a Cerano, l'impianto di produzione di energia elettrica sulla costa fra Brindisi e Lecce, le associazioni ambientaliste contestarono gli artisti intervenuti a cominciare dallo showman pugliese Renzo Arbore (a suon di fischietti e frastuono di casseruole) accusati di prestare il fianco agli interessi di Enel energia. Secondo i militanti di "No al carbone", promotori della protesta e uno dei movimenti ecologisti avversi alla presenza sul territorio salentino della centrale Federico II, le emissioni inquinanti nell'atmosfera dai derivati del carbone superano il limite imposto per legge. Ma i dirigenti Enel non ci stanno: «Solo campagna di disinformazione», controbattono, sostenendo al contrario l'osservanza delle norme in quanto le polveri nocive sparse nell'aria risulterebbero al di sotto del consentito. «Il veleno lo spargono loro, gli ecoterroristi», aggiungono i lavoratori della centrale, quando si sentono diffondere in giro certi dati che allarmano oltremodo l'opinione pubblica. C'è un rapporto di Legambiente però, datato 2009, che assegna a Cerano il primo posto quale centrale a più alta emissione di anidride carbonica in Italia. E solo per restare alle incidenze da CO2. In funzione da un quindicennio, Cerano è stata oggetto più volte di assalti eclatanti da parte degli attivisti di Greenpeace i quali, in occasione dell'ultima incursione, si arrampicarono sul comignolo più alto dell'impianto issando un vessillo contro il G8.
La preannunciata manifestazione di protesta fa circolare aria di denunce, presso la procura brindisina, a carico degli ambientalisti di "No al carbone". «Ma il movimento non può essere denunciato solo perché i suoi componenti esprimono un fermo dissenso all'Enel usando slogan coloriti - ci dice Daniele Pomes - Peraltro abbiamo già comunicato agli uffici della Digos di Brindisi la manifestazione del 7 agosto, giorno del concerto. Le denunce, che pure ci sono state, hanno riguardato quegli attivisti di Greenpeace che con le loro tre incursioni alla centrale, in periodi diversi, si sono resi responsabili, ed in fondo era ciò che volevano ottenere, di interruzione di pubblico servizio. Tornando all'iniziativa dell'Enel, non si può non rilevare il fatto, davvero singolare, che un'azienda elettrica si metta a organizzare concerti rock per il secondo anno consecutivo. Ce n'è abbastanza per capire che questa bella idea ha fini solo strumentali e perciò 'No al carbone' invita i cittadini a disertare lo spettacolo musicale e a unirsi invece alla nostra protesta».
Giungendo da sud lungo la strada litoranea, la mole della centrale che si estende su una superficie di 270 ettari è di un impatto stupefacente. La sua sagoma, mastodontica, che emerge estranea da distese di vigneti quasi prossimi alla maturazione (manca un chilometro ormai) smorza la luce radente del sole pomeridiano che s'infrangeva negli occhi insofferenti e di colpo fa trovare in una dimensione crepuscolare. Infilando l'arteria a saliscendi che taglia un bosco, si giunge nello slargo di un bar-ristorante sul mare con vista sull'incombente ammasso di ferrame intitolato all'illuminato imperatore svevo Federico II (con quanta disinvoltura si abusa del suo nome, qui nel Sud). Arrivatici a ridosso, costeggiando cancelli e reticolati, l'asfalto ormai sbriciolato termina su un costone di roccia spaventosamente friabile: sotto c'è la spiaggia, su quel costone da cui crollano pezzi di scogliera si erge la centrale. Incuranti, in un arenile frammisto di sostanze brunastre (carbone?) due-tre pescatori praticano una tecnica di pesca con delle minuscole vele a pochi metri dalla battigia, ma anche dai fumi che fuoriescono dalla centrale vicinissima sopra le loro teste.
Gli artisti di punta che per sabato 7 agosto dovevano salire sul palco di Cerano, Irene Grandi e Simone Cristicchi, coinvolti nelle polemiche che stanno montando, hanno assunto decisioni contrapposte. La cantante fiorentina è intenzionata ad accettare l'invito, con la postilla di chiedere, a fine concerto, l'impegno di Enel ad attivare scelte che perseguano il rispetto della salute e la tutela dell'ambiente. Ma i suoi fan ecologisti non si danno per vinti, chiedono di più: le rivolgono appelli su Facebook affinché abbia dei ripensamenti e si unisca al boicottaggio nei confronti del colosso energetico. Il gruppo musicale salentino dei Sud Sound System, già affermato sulla ribalta nazionale e fervido paladino della difesa ambientale del proprio territorio, si è fatto portavoce della protesta del popolo degli internauti contro i colleghi-artisti in concerto nella centrale. Su Facebook, autori i musicisti salentini, si trova scritto "Cerano uguale morte". Gli stessi hanno rivolto un invito al sindaco di Brindisi Domenico Mennitti di insignire della cittadinanza onoraria quegli artisti che rifiutano di esibirsi a Cerano. Il cantautore romano Simone Cristicchi, altro big che ha ricevuto l'invito da Enel, ha sciolto i dubbi dopo alcuni giorni di temporeggiamento. Precedentemente lo aveva accettato, ma informatosi meglio delle ragioni degli ecologisti, ha preso la decisione più oculata, da parte sua, di non partecipare al concerto. Non è insolito, anzi, forse più frequente di quanto s'immagini, che cantanti e musicisti si esibiscano su commissione, talvolta dissimulata, di settori dell'industria dei derivati del petrolio.
Gli attivisti di "No al carbone" un primo obiettivo lo hanno raggiunto: quello di dare ampia visibilità a una protesta che, per i nomi dei personaggi in scena, travalica i confini del Salento. Al di là di chi, fra gli artisti, interverrà sul palco di Cerano nel primo sabato d'agosto, gli ecologisti hanno già pronto un contro-concerto. A quello ufficiale di Enel, infatti, si affiancherà un sottofondo scoperto di recente a base di trombette. Si tratta del tormentoso suono generato dalle vuvuzelas di sudafricana memoria che sta spopolando su spiagge e contrade di mezza Italia.


Fonte:  il manifesto - 04/08/2010

4 agosto 2010

FUORI LA MUSICA DALLE CENTRALI

Sud Sound System                                                                           Mezzatesta e soci











Boom da Bash                                                                                  Enza Pagliara  

Cats'n'Joe                                                                                          Missiva 
                                                                                           
  


 

3 agosto 2010

CONFERENZA STAMPA

Oggi, martedì 3 agosto, ore 10.30, il Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio e della Salute, che riunisce numerose associazioni tra cui Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), Tribunale per i Diritti del Malato, Cittadinanza Attiva, Medici per l'Ambiente (ISBEM Italia), ecc.
terrà una conferenza stampa
presso l'ex Convento dei Cappuccini in MESAGNE, via Reali di Bulgaria n. 1, presso ISBE, Istituto Scientifico Biomedico Euro-mediterraneo.
Le fondate perplessità sollevate in questi giorni da più parti sul grave problema sicurezza connesso allo svolgimento di un pubblico concerto all’interno della centrale termoelettrica, quale è quella di Cerano, non possono non essere colte da chi giurando su Ippocrate, come i tanti medici che aderiscono al Coordinamento Civico, ha promesso di dedicarsi all’aiuto degli altri, di prevenire i malanni, di curare il prossimo e di alleviare la sofferenza, da qui l’iniziativa di questa conferenza stampa di forte denuncia sugli effetti della centrale sull’ambiente e sulla salute delle persone e più nello specifico sull’inopportunità di organizzare pubblici concerti in un tale luogo industriale di intrinseca alta pericolosità.
Si relazionerà anche sull’incontro tenutosi questa mattina con il Sindaco di Brindisi, Domenico Mennitti e con i responsabili dell' A.s.l. di Brindisi sul problema delle concessioni delle autorizzazioni per il concerto, dove hanno preso parte per il Coordinamento il presidente, Dott. Prisco Piscitelli, epidemiologo, e Gianfranco Andreano del Tribunale per i Diritti del Malato.


Questa iniziativa verte anche sulla presentazione di una formale richiesta ai 
Direttore Dipartimento di Prevenzione ASL Brindisi
Dr. Vito MARTUCCI
Referente Igiene Pubblica SISP Distretto di Brindisi
Dr. Giuseppe STIGLIANO
Delegato ASL per il comitato autorizzazioni spettacoli
Dr. Giovanni CAPOCCIA
Direttore Servizio SPESAL ASL Brindisi
Dr. Cosimo NICOLI’
nonché al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e a tutti gli altri Enti territorialmente competenti, volta a chiedere il ritiro o la non concessione di autorizzazioni per lo svolgimento del concerto, intitolato “Correnti Musicali”, previsto nei prossimi giorni, da tenersi in forma pubblica o aperta al pubblico all’interno o a ridosso di un impianto industriale, quale quello di Cerano, classificato dalla vigente normativa (Art. 216 del T.U. Leggi Sanitarie di cui all’elenco del DM 5 Settembre 1994) come “industria insalubre di I classe” per numerose motivazioni tutte concernenti problematiche legate alla sicurezza pubblica e al principio di precauzione, anche in considerazione dei gravi fatti di attualità accaduti recentemente in Germania (a Duisburg).
Presiederà
Dott. Prisco Piscitelli, epidemiologo di ISBEM, presidente del Coordinamento Civico,

COORDINAMENTO CIVICO PER LA TUTELA DEL TERRITORIO E DELLA SALUTE DEI CITTADINI

Rete Civica delle Associazioni del Salento 

2 agosto 2010

Enel a Cerano, via Cristicchi arriva Patty Pravo: ma ItaliaNostra presenta una diffida

Segue il testo della diffida inviata anche al Sindaco di Brindisi, al Presidente della Provincia, della Regione, Usl, Arpa e vigili urbani, nonché al direttore generale della centrale Federico II. 

Italia Nostra onlus venuta a conoscenza dell’organizzazione di un concerto pubblico da tenersi in data 07/08/2010, evento dal titolo “Correnti musicali”, promosso dall’Enel e da realizzarsi all’interno della sua Centrale Termoelettrica “Federico II” ubicata in contrada Cerano in agro di Brindisi,
DIFFIDA
l’Amministrazione comunale e tutti gli altri Enti territorialmente competenti dal consentire lo svolgimento di detto concerto per le sotto elencate motivazioni, tutte concernenti problematiche legate alla sicurezza pubblica e al principio di prevenzione.
Chiede PERTANTO
al Sindaco di Brindisi, sig. Domenico Mennitti, in qualità di massima autorità sanitaria locale, di emettere urgente ordinanza di revoca di ogni autorizzazione, eventualmente già imprudentemente concessa, in merito all’iniziativa.
PER LE SEGUENTI MOTIVAZIONI
Senza volere entrare nel merito di questioni prettamente concernenti il dibattito relativo alla connessione tra l’attività industriale di Cerano e l’aumento dell’incidenza di malattie tumorali e altre gravi patologie a carico degli abitanti del circondario, e le polemiche sorte in questi giorni tra ambientalisti ed Enel, ente gestore della centrale, in merito all’iniziativa ludico-musicale giudicata da molti inopportuna e discutibile, ci preme sottolineare, per motivi di pura sicurezza pubblica, tutta l’alta pericolosità che la sede prescelta per tale evento comporta intrinsecamente, dato che si tratta di un’area ricadente nel perimetro stesso di un impianto industriale, più precisamente in una centrale termoelettrica di enorme potenza (circa 3 GW).
Alla pericolosità per la salute delle persone legata all’inquinamento elettromagnetico e all’inalazione delle sostanze tossiche comunque presenti in quei luoghi 24 h su 24 h e che saranno presenti durante lo svolgimento del concerto, dato che l’impianto, di importanza strategica nazionale, non potrà essere certamente spento durante il tempo necessario per lo svolgimento di tutto l’evento, si devono aggiungere tutti quegli altri elementi di pericolosità legati ad eventi accidentali, che sono altamente probabili all’interno di un tale vasto impianto industriale e che, pur in condizioni normali, potendo alcuni di essi risultare di lieve entità, possono divenire facilmente origini di problematiche dagli effetti catastrofici data l’eccezionalità dell’evento-concerto mai a priori presa in considerazione in nessuna delle progettazioni, né nei piani di sicurezza dell’impianto industriale medesimo.
Il drammatico evento recentemente accaduto in Germania, a Duisburg, dove un pubblico concerto, organizzato per altro in uno spazio già predisposto ad ospitare concerti pubblici, si è trasformato in una trappola mortale per decine di giovani, e questo soltanto come conseguenza di una cattiva gestione dovuta ad una sottostima logistica dei luoghi, ci spinge a chiedere al Sindaco e a tutte le altre Autorità per la pubblica sicurezza e per la prevenzione cui inviamo questa diffida, di intervenire con la massima urgenza a scopo preventivo per evitare che anche altre famiglie salentine, e non, debbano piangere i loro cari, e invitiamo, infine, il Sindaco, di concerto con Enel, a concordare una differente sede per il medesimo evento; sedi opportune potrebbero essere piazze, palazzetti dello sport, stadi, o l’ampio spiazzo che ha adeguatamente ospitato Sua Santità Papa Benedetto XVI, non certamente le aree industriali attive progettate per tutt’altra destinazione proprio al fine di tutelare l’incolumità dei cittadini, né tanto meno l’interno stesso di industrie di connaturata alta pericolosità (scariche elettriche, incendi, fughe di sostanze tossiche, crolli, esplosioni, rottura di silos, autoclavi, etc.) quale proprio la Centrale di Cerano; meraviglia come agli studenti universitari durante le visite guidate alla centrale sia vietato aggirarsi lungo tutti gli spazi coperti o meno all’interno del perimetro della stessa senza indossare rigorosamente gli elmetti protettivi forniti negli spazi della portineria, mentre, durante l’evento del concerto, nei medesimi luoghi, a sole poche decine di metri dalle caldaie, dagli alternatori, dalle cabine elettriche di trasformazione, dai cavi di alta tensione, dalle condutture forzate e dalle alte ciminiere sia consentita liberamente la presenza, senza alcun elmetto e altra protezione, a migliaia di persone, bambini, donne e uomini, giovani e anziani, molti dei quali totalmente ignari dell’alta pericolosità del sito e del tutto impreparati ad affrontare eventuali situazioni di emergenza e/o di semplice panico potenziale causa di calche e resse.