29 marzo 2012

Succede a Taranto.

Succede a Taranto che si apre un'inchiesta nei confronti di Emilio e Nicola Riva, ai quali (insieme ad altri indagati) vengono contestati i reati  di disastro ambientale, getto pericoloso di cose e avvelenamento colposo.
Succede al Tribunale di Taranto, la mattina del 17 Febbraio 2012. 
Mentre all'interno si svolge a porte chiuse, la prima udienza dell’incidente probatorio nell’inchiesta sull’inquinamento dell’Ilva; circa un migliaio di persone stazionano in maniera civile all'esterno del Palazzo di giustizia.
Una marea di persone improvvisando quel sit-in,  fanno sentire la loro vicinanza alla Procura tarantina, in quella che potrebbe essere un’inchiesta lunga e molto difficile.
Succede a Taranto quello che è successo qualche giorno prima a Casale Monferrato, dove il processo Eternit seguito passo dopo passo dall’intera comunità, si è concluso con la condanna degli ex vertici della multinazionale. 
La seconda udienza è fissata per il 30 Marzo.


1 Marzo 2012: depositata la perizia degli epidemiologi al Tribunale di Taranto.

“L’esposizione continuata agli inquinanti dell’atmosfera emessi dall’impianto siderurgico ha causato e causa nella popolazione fenomeni degenerativi di apparati diversi dell’organismo umano che si traducono in eventi di malattia e di morte”. E’ quanto sostengono i periti Annibale Biggeri, docente ordinario all’università di Firenze e direttore del centro per lo studio e la prevenzione oncologica, Maria Triassi, direttore di struttura complessa dell’area funzionale di igiene e sicurezza degli ambienti di lavoro ed epidemiologia applicata dell’azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli, e Francesco Forastiere, direttore del dipartimento di Epidemiologia dell’Asl di Roma.


LE CONCLUSIONI DELLA PERIZIA   [download PDF]

Ma intanto è stata depositata ieri (28 Marzo) in tribunale, la sintesi della controperizia degli esperti scelti dall’Ilva per controbbattere alla perizia degli esperti epidemiologi nominati dal GIP di Taranto Patrizia Todisco. Un nuovo documento in cui si contesta praticamente punto per punto la perizia degli esperti epidemiologi nominati dalla Procura: come tra l’altro sin troppo prevedibile. Ad esempio, si contestano sia gli effetti a lungo termine nella popolazione generale, sia gli effetti a lungo termine riferiti ai lavoratori: i primi perché “sarebbero comunque da attribuire a esposizioni nel lontano passato, e di conseguenza alla proprietà precedente (fino al 28 aprile 1995)” ed i secondi perché “riguardano soggetti con pregresso impiego in siderurgia nel 1974-97, e quindi se reali vanno in larga parte attribuiti alla proprietà precedente”. Dunque, seguendo l’esempio delle nostre istituzioni, l’Ilva sposta il problema delle responsabilità sull’Italsider di proprietà dello Stato sino alla vendita al privato Riva. Come se l’inquinamento nocivo per la popolazione e gli operai, fosse soltanto quello prodotto sino al 1995, dimenticando, evidentemente, di aver detenuto anni addietro anche l’infelice record di industria responsabile del 92% delle emissioni di diossina in Italia e dell’8,8% in Europa, tanto per dirne una in merito ai dati di anni passati.

Domani, 30 marzo,  si terrà la nuova udienza sull’inquinamento Ilva. 
Dispiace notare purtroppo il crescente muro contro muro, che vede contrapposti cittadini pro e contro il siderurgico.  

DISPIACE LEGGERE  VOLANTINI, COME QUESTO, CHE GIRANO IN FABBRICA

...E DISPIACE SAPERE CHE CAPI TURNO, CAPETTI E SERVI VARI, STAREBBERO FACENDO PRESSIONI E MINACCE,  AFFINCHE' GLI OPERAI ADERISCANO.

Questo il commento di Rosella Balestra (fondatrice del gruppo Donne per Taranto):
"La Questura non autorizza alcuna manifestazione domani davanti al tribunale per evitare scontri.
Il mio personale pensiero è che abbiamo manifestato per anni, se ci troviamo a questo punto è "grazie" a chi ha sollevato il problema: con eventi di Piazza, con denunce, con sensibilizzazione, con querele, con informazione continua anche oltre i confini di taranto...ci siamo "sporcati" le mani in tutti i sensi ora è il momento di dare fiducia alla Magistratura e di lasciare che compia il suo lavoro in modo sereno e senza pressioni alcune (da nessuna parte). 
Io domani non ci sarò... quanto compiuto in questi anni in termini di denuncia e di azioni concrete lo pongo nella mani del GIP Patrizia Todisco".


E GIUSTIZIA SIA!!


26 marzo 2012

Ilva di Taranto: depositata la perizia epidemiologica, il quadro è molto preoccupante


Stanno emergendo in questi giorni i risultati dello studio voluto dal gip Patrizia Todisco nella perizia epidemiologica al fine di comprendere lo stato di salute dei tarantini in relazione agli inquinanti emessi dallo stabilimento siderurgico.
Nelle 282 pagine che compongono il documento depositato, Annibale Biggeri, Maria Triassi e Francesco Forastiere, hanno risposto ai tre quesiti posti dal giudice relativi alle patologie derivanti dall’esposizione agli inquinanti emessi dallo stabilimento industriale, il numero dei morti e degli ammalati attribuibili all’inquinamento prodotto dagli impianti di proprietà del gruppo Riva.
Il risultato è molto preoccupante:  a Taranto, secondo i periti, tra il 2004 e il 2010 vi sarebbero stati mediamente 83 morti all’anno attribuibili ai superamenti di polveri sottili nell’aria, mentre i ricoveri per cause cardio-respiratorie ammonterebbero a 648 all’anno.
La media dei decessi sale però fino a 91 se si prendono in considerazione i quartieri Tamburi e Borgo, geograficamente più vicini alla fabbrica.
Ironia della sorte però, il record per i decessi e ricoveri per malattie croniche spetta al quartiere Paolo VI, costruito appositamente per ospitare, dopo la nascita del polo siderurgico negli anni ’60, i nuovi cittadini di Taranto, coloro che dalle campagne della provincia si trasferirono in città per diventare operai.
Al Paolo VI, infatti, vi è una percentuale maggiore rispetto alla media complessiva della città e i decessi dovuti a malattie dell’apparato respiratorio sono addirittura superiori del 64%. Ma non è solo la lunga esposizione a creare danni secondo i periti: nei bambini e negli adolescenti fino a 14 anni, i periti hanno infatti accertato “un effetto statisticamente significativo per i ricoveri ospedalieri per cause respiratorie” e un’elevata presenza di tumori in età pediatrica, un quadro davvero preoccupante.
La situazione peggiore però è quella che riguarda gli ex operai dello stabilimento siderurgico, ossia quanti ci hanno lavorato negli anni ’70-’90. Essi mostrano un eccesso di mortalità per patologia tumorale (+11%), in particolare per tumore dello stomaco (+107), della pleura (+71%), della prostata (+50) e della vescica (+69%).
Tra le malattie non tumorali sono risultate in eccesso le malattie neurologiche (+64%) e le malattie cardiache (+14%). I lavoratori con la qualifica di impiegato hanno presentato eccessi di mortalità per tumore della pleura (+135%) e dell’encefalo (+111%).
La maxi perizia sarà esaminata in aula dalle parti il prossimo 30 marzo e poi il gip Todisco trasmetterà gli atti alla procura che dovrà decidere se chiedere il sequestro degli impianti e come proseguire le indagini sulle emissioni.

22 marzo 2012

Problema amianto, dalle difficoltà ad ottenere i benefici previdenziali alla necessaria tutela di lavoratori e cittadini.

La sede Brindisina dell'Osservatorio Nazionale Amianto e il Patronato Acli di Brindisi organizzano un convegno sul problema dell'amianto per sabato 24 Marzo alle ore 17,00 presso la sala convegni del Museo Provinciale"F. Ribezzo " di Brindisi in Piazza Duomo.
Il titolo del convegno è: Problema amianto, dalle difficoltà ad ottenere i benefici previdenziali alla necessaria tutela di lavoratori e cittadini. 
Presiede :Avvocato Ezio Bonanni, presidente nazionale dell'Osservatorio Nazionale Amianto e legale rapresentante dell'Associazione lavoratori e vittime dell'amianto
introduzione: Roberto Aprile, referente provinciale dell'Osservatorio Nazionale Amianto
Intervengono i relatori :
Avvocato Alessandro Longo , del Foro di Brindisi e membro ONA Brindisi, Signor Antonio Lamusta ,Direttore Provinciale Patronato Acli Brindisi.
 
Questo convegno sull’amianto ha lo scopo di fare il punto sulla situazione locale relativa alle domande consegnate all’Inail , alle cause promosse in tribunale da tanti lavoratori , alle tante categorie di lavoratori come i vigili del fuoco , i dipendenti civili e militari della Difesa , i ferrovieri , i marittimi, alle aziende che sono state piene di amianto come Avio e ex-Lepetit, alle mancate azioni di smaltimento dell’amianto nell’industria e nelle città , alla assoluta mancanza di sorveglianza sanitaria per gli ex-esposti .
L’avvocato Ezio Bonanni ci permetterà di capire invece quanto avviene in Italia sul problema amianto a partire dal suo impegno professionale a difesa dei lavoratori ,come la ultima causa Eternit a Casale Monferrato , fino agli esiti degli incontri che l’Associazione Nazionale Amianto ha realizzato in sede Governativa.
L’obiettivo di questo convegno è anche quello di costruire un fronte unico dei lavoratori interessati alle domande presentate all’Inail, affinché possano essere superati positivamente i limiti posti dall’Ente stesso , spesso discutibili.
Per non parlare dello stop subito dai lavoratori della centrale di Brindisi Nord ad ottenere i benefici fino al 2003.
Era stato proprio l’avvocato Ezio Bonanni ad ottenere un clamoroso risultato con una vittoria al Tar del Lazio che di fatto allargava a tutti i siti interessati all’amianto il beneficio fino al 2003.  Il Governo riuscì a bloccare illegalmente questo risultato e da allora si è aperto però un contenzioso giudiziario in tutta Italia ed anche a Brindisi .
Bisogna necessariamente fermare la strage di lavoratori ex-esposti con azioni di prevenzione , come la sorveglianza sanitaria argomento di cuia Brindisi siamo all’anno zero.
Un convegno quindi per andare avanti sulla strada dei diritti dei lavoratori, sempre più ferocemente negati.
Brindisi 21.03.2012
Per l’Osservatorio Nazionale Amianto Roberto Aprile

21 marzo 2012

"Pezze".

 

21 Maggio 2010: "Giornata contro le mafie".
Mentre Nichi Vendola presiedeva la cerimonia per la consegna ufficiale alla comunità di un importante immobile confiscato alla mafia, i Nac srotolavano uno striscione.
Qualche mese dopo, il 25 Settembre, i dirigenti ENEL indagati per ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA AL TRAFFICO ILLECITO DI RIFIUTI PERICOLOSI, sarebbero tornati nell'aula del tribunale.

Noi cittadini continuiamo ad avere fiducia nella giustizia!

20 Marzo 2012

19 marzo 2012

‘Imbrattati' da Cerano. (di Maria Luisa Mastrogiovanni)

(fonte:  http://www.iltaccoditalia.info/sito/index-a.asp?id=20600)


Il vento forte di tramontana copre di nero il quartiere Perrino e S. Paolo di Brindisi. E soffia verso sud, verso il Salento, la polvere di carbone.

"Questa è una vittima del carbone".
Vincenzo Gaudino mi ha sparato il suo sguardo direttamente nel cervello, dove è il neurone che governa l'equilibrio. In quel momento ho maledetto il mio mestiere.

Stringeva la manina della sua nipotina di 6 anni, che mi guardava e sorrideva, mentre lui, 58 anni, papà di Francesca, morta a 25 anni di leucemia, mi raccontava del carbone del nastro trasportatore, che spolvera di nero le case, i balconi, la biancheria stesa ad asciugare. Ed i polmoni ed il sangue.

Volevo dirgli aspetta, abbassa la voce, non far sentire queste cose alla bambina: pensieri stupidi che nascono spontaneamente nel cervello quando l'emozione genera collegamenti elettrici casuali, in cerca di un appiglio sensato, di parole da dire.

Ma la bambina e il nonno erano inseparabili: le mani erano fuse per tutto il tempo e la bambina sorrideva per tutto il tempo.
Il destino bastardo le aveva strappato anche il papà, morto in un incidente d'auto prima della mamma.

Ora vive lì, nel quartiere Perrino, a Brindisi, ad un passo dal nastro trasportatore lungo 17 km, dove li ho incontrati. Il nastro dal porto di Brindisi fa arrivare fino a Cerano, la centrale termoelettrica a carbone più grande d'Europa, 8 milioni di tonnellate di carbone l'anno.
Lungo tutto il tragitto le case e i campi e le persone vengono "imbrattate".
E' questo il reato, ossia "imbrattamento di cose", ipotizzato dalla Procura di Brindisi nei confronti di 15 dirigenti dell'Enel, proprietaria di Cerano.
Mentre per altri 4 dirigenti di Cerano è stato ipotizzato quello di omicidio colposo per la morte di tumore di tre persone: tumori riconducibili al carbone.

"Per fortuna", dicevano i contadini che ho incontrato sui campi contaminati dal carbone, "qui soffia forte la tramontana e la polvere maledetta viene soffiata a sud".

A Sud, verso Lecce.
Adesso gli abitanti del quartiere Perrino e S. Paolo vogliono contarsi: vogliono andare casa per casa e fare il censimento del dolore, capire quante persone per ogni famiglia sono morte per tumore.
E con questi numeri chiedere giustizia. 

17 marzo 2012

E non finisce qui! Cercate il passeggino rosso.

In una sala strapiena, davanti ad un folto e bellissimo pubblico, si è svolto ieri  il convegno “Centrali a Carbone e patologie infantili”: il  primo convegno in assoluto in cui mamme e medici, si sono schierati insieme in difesa della salute dei nostri bambini, messa purtroppo a grave rischio dall'inquinamento ambientale che affligge il nostro territorio.

Brindisi è una città che dalle centrali a carbone è stata devastata; è stata devastata la sua costa, le sue spiagge, il suo porto, le sue terre. E' stata devastata la salute della sua gente.  L'allarme che i medici intervenuti, ognuno con diverse competenze e campi di interesse, hanno lanciato ci dice però che stiamo andando pericolosamente troppo oltre, mettendo a rischio i nostri bambini; bruciare carbone, tanto carbone quanto se ne brucia a Brindisi, significa asma, allergie (ce ne ha parlato diffusamente e con estrema competenza la Dr. Iaia, dirigente medico di Allergologia all'Ospedale Perrino), significa disordini neurologici, malformazioni neonatali, leucemie, linfomi, cancro.  


Il Dr. Latini e il Dr. Rosati (rispettivamente Direttore e Dirigente medico della Divisione di Neonatologia dell'Ospedale Perrino) hanno messo al corrente l'attento auditorio dei loro ultimi studi sulla diffusione delle malformazioni neonatali a Brindisi.  
E' emerso che tra il 2001 ed il 2008 a Brindisi su 7688 nascite sono state registrate 176 malattie congenite di diversa gravità. Un dato tuttavia parziale che non include quelle gravidanze interrotte proprio a causa delle anomalie cardiache complesse che colpiscono i feti prima della nascita e che, secondo Rosati, potrebbero aggirarsi intorno al 50 per cento.
I neonati che presentato malformazioni alla nascita sono il 18 per cento in più rispetto alla media europea, mentre quelli con malformazioni cardiovascolari superano addirittura la soglia record del 68 per cento.  Durante la sua relazione il dottor Latini ha spiegato che in uno studio di alcuni anni fa la sua equipe di ricerca ha trovato dei plasticizzanti nel cordone ombelicale dei neonati e nel latte materno delle mamme. Su questa ricerca sono state fatte delle interrogazioni parlamentari ma nessuna indagine epidemiologica è mai stata avviata, nonostante le pressanti ricerche.

Appassionato anche l'intervento della Dr. Lorenza Santacesaria, medico di base, che  ha sottolineato soprattutto il ruolo “politico” che i medici dovrebbero assumere denunciando con forza quello che vedono nel territorio. Il tutto è stato magistralmente condotto dal Dr. Portaluri che, presentando i vari  relatori, ha citato diversi studi che comprovano una precisa correlazione tra fattori inquinanti e malattie dei bambini, denunciando l'inerzia delle autorità sanitarie e politiche che negano il registro tumori e l'indagine epidemiologica invocata ormai da anni.

Nel corso della serata un come sempre apprezzatissimo Pierpaolo Petrosillo ha letto un suo bellissimo scritto dedicato alle donne che devono purtroppo aggiungere oggi, accanto ai loro compiti di madre, anche quello di paladine dell'ambiente:
“Le si può chiedere di tirar fuori, dal magico cilindro, quella possibilità di migliorare il mondo modificando il concetto di essere mamma. Di imparare un’arte nuova. Divulgando a tutti i figli informazioni su cosa siano le Centrali a Carbone, un Rigassificatore, un Inceneritore (o Termovalorizzatore che sia) o una discarica di Rifiuti d’ogni tipo, un’Industria Farmaceutica, uno Zuccherificio e una Centrale a Biomasse, un PoloPetrolchimico che contribuisce a provocare l’infertilità stessa della pancia. Riconoscendo quali Impianti causano i maggiori inquinamenti ambientali possibili dell’aria da respirare, della terra da cui alimentarsi, dell’acqua da bere. Rammentando che ogni danno causato, gira e rigira, finisce entro ogni stomaco e cellula senza distinzione d’età. Gridando violentemente che i bambini sono gli esseri meno immuni della terra e che a Brindisi non è giusto si trovino tracce di plastica nei cordoni ombelicali e nel latte materno succhiato dai seni”.

Durante la manifestazione è stato trasmesso in anteprima il video spot realizzato dal movimento No al Carbone , un filmato che contiene lo spirito e il cuore del movimento  e che ha commosso tutti.
E non finisce qui: le mamme No al Carbone continueranno le loro attività in difesa della salute dei loro figli. Cercate il passeggino rosso.


SAN PIETRO VERNOTICO vs ENEL: "RIZZO DALLA PARTE DEI CITTADINI".

SAN PIETRO VERNOTICO - Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del sindaco di San Pietro Vernotico, Pasquale Rizzo, attraverso la quale il Primo cittadino fa il punto della situazione sulla questione ambientale che ha visto Enel ed il Comune sanpietrano protagonisti di uno scontro “legale”.

16 marzo 2012

Video Spot Campagna Passeggino Rosso

Video presentato durante il convegno "Centrali a carbone e patologie infantili", organizzato il 16 Marzo 2011 dalle Mamme Nac nell'ambito della Campagna Passeggino Rosso.

10 marzo 2012

Proposte per un nuovo modello energetico anche a Brindisi.

Brindisi Bene Comune organizza per martedì 13 marzo alle 18.30, presso la sede di Via Porta Lecce 80, un incontro con Angelo Consoli, Direttore Europeo dell’ufficio di Jeremy Rifkin e il Prof. Livio De Santoli, autore del libro “Le Comunità dell’Energia”

Con loro discuteremo di Terza Rivoluzione Industriale, di una nuova visione dell'energia che è conforme alle strategie europee per il 2020 e il 2050, e che crea ricchezza e occupazione localmente.

L'abbandono della British Gas e la videoinchiesta di Repubblica TV sulla centrale a carbone di Cerano, hanno riportato prepotentemente sulla ribalta nazionale il problema del rapporto fra Brindisi e l'energia. Mentre la città, la salute dei cittadini e la sua economia continuano a pagare il prezzo di scelte fatte nei decenni passati sulla testa e sulla pelle dei Brindisi, emerge ormai con chiarezza che la crisi energetica e ambientale della seconda rivoluzione industriale, a Brindisi può diventare, una grande occasione di crescita economica e occupazionale, se gestita secondo i principi che ispirano la visione della Terza Rivoluzione Industriale:

- energia rinnovabile distribuita prodotta localmente;
- salvaguardia della biosfera locale della vocazione turistico.agronomica del territorio e della salute dei cittadini;
- creazione di vere e proprie "comunità dell'energia", per mettere in rete piccoli consumatori e produttori di energia in agricoltura, industria e nel terziario;
- processo partecipativo secondo moduli democratici che coinvolgano la popolazione sia in fase decisionale che attuativa;
- coinvolgimento delle piccole e medie imprese brindisine nelle attività economiche atte a coprire l'interezza del ciclo energetico (produzione, accumulo distribuzione);
- redistribuzione della ricchezza attraverso modelli energetici ad alta intensità occupazionale e piuttosto che ad alta intensità di capitali

Una proposta forte su cui basare anche a Brindisi un vero piano di sviluppo economico compatibile con l’ambiente e la salute.


Livio De Santoli
Professore di Impianti alla facoltà di Architettura di Valle Giulia a Roma, di cui è stato anche Preside, ha realizzato il progetto delle Smart Grid al campus de La Sapienza, in qualità di Energy Manager dell'Università. Direttore del centro di ricerca interdipartimentale su territorio, restauro energia e ambiente CITERA, e coordinatore delle politiche energetiche di Roma Capitale, per la quale ha elaborato il Piano per il Patto dei Sindaci (SEAP) e coordinato l'elaborazione del Master Plan a lungo termine di Jeremy Rifkin per una Roma post carbon e biosferica. Nel 2011 ha scritto il libro LE COMUNITA' DELL'ENERGIA portando a sintesi la visione dell'internet dell'energia proposta da Jeremy Rifkin con quella della sovranità alimentare e delle comunità del cibo proposta da Carlo Petrini. Con quest'ultimo ha pianificato il primo orto urbano in ambiente università a Valle Giulia. Fra le sue realizzazioni energetiche, la più famosa è il restauro fotovoltaico del tetto della sala Nervi, in Vaticano.

7 marzo 2012

GLI ESILIATI DI CERANO.

di SONIA GIOIA     riprese e montaggio di SILVANA PADULA     
foto di DANIELE ERRICO
 
Da cinque anni non possono più coltivare le loro terre che si trovano ridosso della più grande centrale termoelettrica a carbone d'Italia, in provincia di Brindisi. L'Enel, proprietaria del sito, si difende: 'nessuna violazione di legge'. Intanto offre sei milioni di euro come contributo
agli agricoltori

6 marzo 2012

LNG GO HOME!

Dopo un tira e molla durato 11 anni, dopo 250 milioni di euro già spesi escluse le mazzette, arriva il dietro front dell’amministratore delegato di British Gas Italia a IlSole24Ore. 
O forse no? 
Intanto per il 15 Marzo è fissata la sentenza del processo sui casi di corruzione e occupazione abusiva di area demaniale marittima nell’iter autorizzativo dell’impianto.


[leggi l'articolo di Sonia Gioia__bari.repubblica.it]

[leggi l'articolo di Tiziana Colluto_ ilfattoquotidiano.it] 

2 marzo 2012

BRINDISI: ULTIMO BOLLETTINO DELL'ASSEDIO.

8 Febbraio Edipower dichiara lo stop dell'impianto a causa dell'esaurimento delle scorte di carbone e della scarsa richiesta di energia della rete.Tutti i sindacati, come di protocollo, si stracciano le vesti per un impianto ormai obsoleto, la cui dismissione era stata già prevista nella convenzione di 16 anni fa e in quella successiva del 2002. 
Chiusura e trasferimento degli operai nella centrale Enel di Cerano non può che essere il futuro di quell'impianto. Qualsiasi altra assurda ipotesi, come quella timidamente prospettata da Confindustria, di trasformare l'impianto in un termovalorazzitore sarà duramente contrastata.

10 Febbraio  Abbiamo consegnato in Provincia, Comune ed Arpa una richiesta, con allegata documentazione fotografica,  con la quale chiediamo di conoscere quali sostanze e in che concentrazione sono state emesse dal camino della centrale Federico II, nelle giornate appena precedenti. 

13 Febbraio Sequestrati due impianti fotovoltaici totalmente abusivi, che occupavano una superficie di due ettari nel territorio di Ostuni.  

17 Febbraio Mesagne: ancora fotovoltaico selvaggio. Sequestrati dieci impianti fotovoltaici fuorilegge estesi su 28 ettari. 

23 Febbraio Per la gestione e il deposito del materiale relativo alla piattaforma petrolifera Fpso Firenze, gestita dall’Eni, la la società ha chiesto la concessione all’Autorità portuale di 2mila metri quadrati in località Costa Morena. 
Nell'indifferenza generale Brindisi si organizza per l'estrazione del petrolio.

24 Febbraio Nella città del petrolchimico (ancora sotto inchiesta per l'utilizzo delle torce di sicurezza come termodistruttori di scorie e gas)  , i medici di Neonatologia dell’ospedale Perrino trovano nel sangue prelevato dai cordoni ombelicali dei nascituri e dal latte delle madri  gli ftalati, prodotti del decadimento del Pvc, il cloruro di polivinile.

28 Febbraio  Messi i sigilli allo SFIR . Le emissioni prodotte dalla combustione di olii vegetali per la produzione di energia, sono irregolari.

01 Marzo  Enel e carbonile scoperto: indagini chiuse per i 15 indagati. Auspichiamo che siano accertati anche i danni alla salute.