17 marzo 2012

E non finisce qui! Cercate il passeggino rosso.

In una sala strapiena, davanti ad un folto e bellissimo pubblico, si è svolto ieri  il convegno “Centrali a Carbone e patologie infantili”: il  primo convegno in assoluto in cui mamme e medici, si sono schierati insieme in difesa della salute dei nostri bambini, messa purtroppo a grave rischio dall'inquinamento ambientale che affligge il nostro territorio.

Brindisi è una città che dalle centrali a carbone è stata devastata; è stata devastata la sua costa, le sue spiagge, il suo porto, le sue terre. E' stata devastata la salute della sua gente.  L'allarme che i medici intervenuti, ognuno con diverse competenze e campi di interesse, hanno lanciato ci dice però che stiamo andando pericolosamente troppo oltre, mettendo a rischio i nostri bambini; bruciare carbone, tanto carbone quanto se ne brucia a Brindisi, significa asma, allergie (ce ne ha parlato diffusamente e con estrema competenza la Dr. Iaia, dirigente medico di Allergologia all'Ospedale Perrino), significa disordini neurologici, malformazioni neonatali, leucemie, linfomi, cancro.  


Il Dr. Latini e il Dr. Rosati (rispettivamente Direttore e Dirigente medico della Divisione di Neonatologia dell'Ospedale Perrino) hanno messo al corrente l'attento auditorio dei loro ultimi studi sulla diffusione delle malformazioni neonatali a Brindisi.  
E' emerso che tra il 2001 ed il 2008 a Brindisi su 7688 nascite sono state registrate 176 malattie congenite di diversa gravità. Un dato tuttavia parziale che non include quelle gravidanze interrotte proprio a causa delle anomalie cardiache complesse che colpiscono i feti prima della nascita e che, secondo Rosati, potrebbero aggirarsi intorno al 50 per cento.
I neonati che presentato malformazioni alla nascita sono il 18 per cento in più rispetto alla media europea, mentre quelli con malformazioni cardiovascolari superano addirittura la soglia record del 68 per cento.  Durante la sua relazione il dottor Latini ha spiegato che in uno studio di alcuni anni fa la sua equipe di ricerca ha trovato dei plasticizzanti nel cordone ombelicale dei neonati e nel latte materno delle mamme. Su questa ricerca sono state fatte delle interrogazioni parlamentari ma nessuna indagine epidemiologica è mai stata avviata, nonostante le pressanti ricerche.

Appassionato anche l'intervento della Dr. Lorenza Santacesaria, medico di base, che  ha sottolineato soprattutto il ruolo “politico” che i medici dovrebbero assumere denunciando con forza quello che vedono nel territorio. Il tutto è stato magistralmente condotto dal Dr. Portaluri che, presentando i vari  relatori, ha citato diversi studi che comprovano una precisa correlazione tra fattori inquinanti e malattie dei bambini, denunciando l'inerzia delle autorità sanitarie e politiche che negano il registro tumori e l'indagine epidemiologica invocata ormai da anni.

Nel corso della serata un come sempre apprezzatissimo Pierpaolo Petrosillo ha letto un suo bellissimo scritto dedicato alle donne che devono purtroppo aggiungere oggi, accanto ai loro compiti di madre, anche quello di paladine dell'ambiente:
“Le si può chiedere di tirar fuori, dal magico cilindro, quella possibilità di migliorare il mondo modificando il concetto di essere mamma. Di imparare un’arte nuova. Divulgando a tutti i figli informazioni su cosa siano le Centrali a Carbone, un Rigassificatore, un Inceneritore (o Termovalorizzatore che sia) o una discarica di Rifiuti d’ogni tipo, un’Industria Farmaceutica, uno Zuccherificio e una Centrale a Biomasse, un PoloPetrolchimico che contribuisce a provocare l’infertilità stessa della pancia. Riconoscendo quali Impianti causano i maggiori inquinamenti ambientali possibili dell’aria da respirare, della terra da cui alimentarsi, dell’acqua da bere. Rammentando che ogni danno causato, gira e rigira, finisce entro ogni stomaco e cellula senza distinzione d’età. Gridando violentemente che i bambini sono gli esseri meno immuni della terra e che a Brindisi non è giusto si trovino tracce di plastica nei cordoni ombelicali e nel latte materno succhiato dai seni”.

Durante la manifestazione è stato trasmesso in anteprima il video spot realizzato dal movimento No al Carbone , un filmato che contiene lo spirito e il cuore del movimento  e che ha commosso tutti.
E non finisce qui: le mamme No al Carbone continueranno le loro attività in difesa della salute dei loro figli. Cercate il passeggino rosso.


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