8 aprile 2010

DUE MESI DI PROTESTE.CONTINUA IL PRESIDIO GIORNALIERO.

Da due mesi ormai, dallo stesso giorno della provocatoria inaugurazione, in corso Garibaldi, di un centro informazioni da parte della Brindisi Lng, è in corso un CONTRO INFO-POINT collocato esattamente di fronte.
L'intenzione della Lng, con la sua iniziativa, è ovviamente quella di tranquillizzare i cittadini con notizie sulla presunta assoluta sicurezza dell'impianto. Il nostro scopo sarà quello di informare i cittadini esattamente del contrario citando fonti autorevoli e illustrando come non si possa accettare un impianto che costituirebbe la morte del nostro porto, della nostra economia e delle speranze di costruire un futuro diverso basato su uno sviluppo che, tutelando il presente, possa sfruttare le peculiarità del nostro territorio.
La Brindisi Lng, approfittando di questa sua iniziativa, dovrebbe informare i cittadini del perché si è rifiutata di sottoporre il progetto ad un nuovo Nulla Osta di Fattibilità (NOF) così come richiesto dalla Sottocommissione VIA del Ministero dell'Ambiente che ne chiedeva obbligatoriamente l'aggiornamento. E dovrebbe anche informare del perché alcuni suoi ex dirigenti, in connessione con lo svolgimento delle loro funzioni, sono sottoposti a processo penale per atti corruttivi e la stessa British Gas è chiamata a rispondere di illecito amministrativo per non aver vigilato sull'attività degli stessi.
Alla Brindisi Lng, che afferma la ripresa a breve dei lavori di costruzione del rigassificatore basandosi chissà su quali notizie, ricordiamo che il cantiere è ancora sottoposto - da ben tre anni - a sequestro penale a causa di indagini che hanno dimostrato in modo pacifico elementi di corruzione che hanno inquinato l'iter autorizzativo. 
E' ferma intenzione delle associazioni di portare avanti la nostra battaglia sin quando la società inglese non abbandonerà ogni velleità di costruire un rigassificatore nel nostro porto, nella pancia della nostra città contro ogni volere. L'arroganza dimostrata dalla società non conosce eguali poiché di fronte al fermo NO posto dalle istituzioni locali, dalla Regione Puglia e dalla cittadinanza che lo ha espresso attraverso numerose manifestazioni di piazza, continua  a perseguire con supponenza i propri interessi a tutto scapito della nostra collettività.  

Italia Nostra, Legambiente, WWF, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio", Fondazione “Prof. Franco Rubino", A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Lipu, Comitato per la Tutela dell'Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo' Basta!", Comitato Brindisi Porta d'Oriente, Salute Pubblica.

Nessun commento:

Posta un commento