23 aprile 2010

RICONVERSIONE DEI TERRENI. IN ARRIVO UNA BARRIERA ARBOREA.

“I superamenti delle concentrazioni soglia di contaminazione dei metalli riscontrati nei terreni sono di origine assolutamente naturale, non riferibili alle attività condotte da Enel”.
Così sintetizzavano le contro-analisi, commissionate da Enel nel 2007 a seguito del sequestro e della distruzione dei prodotti agricoli alimentari coltivati a ridosso dell'asse attrezzato e della Centrale Federico II.
Questo è l'incipit di una querelle che va avanti ormai da tre anni tra Enel che promette il risarcimento danni e coltivatori che aspettano invano.
E' di oggi però la notizia che dovrebbe essere messa in atto nei primi giorni di Maggio la riqualificazione o riconversione dell'area agricola adiacente ai nastri trasportatori e alla centrale di Cerano.
L'accordo è stato siglato dal Comune di Brindisi, Enel, Confcooperative, Coldiretti, Confagricoltura e Assoc. Agricoltura Ambiente Natura. Per la realizzazione del progetto è stato istituito un comitato comitato tecnico composto da un rappresentante del Comune, uno dell' Enel e uno delle organizzazioni che hanno sottoscritto l'accordo.
Gli interventi escludono la coltivazione di prodotti alimentari e prevedono la coltivazione di colture arboree. Tra l'altro lungo l'asse dei terreni incriminati verrà realizzata una barriera arborea (!) che servirà  a migliorare l'impatto visivo.

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