“I superamenti delle concentrazioni soglia di contaminazione dei metalli riscontrati nei terreni sono di origine assolutamente naturale, non riferibili alle attività condotte da Enel”.
Così sintetizzavano le contro-analisi, commissionate da Enel nel 2007 a seguito del sequestro e della distruzione dei prodotti agricoli alimentari coltivati a ridosso dell'asse attrezzato e della Centrale Federico II.
Questo è l'incipit di una querelle che va avanti ormai da tre anni tra Enel che promette il risarcimento danni e coltivatori che aspettano invano.
E' di oggi però la notizia che dovrebbe essere messa in atto nei primi giorni di Maggio la riqualificazione o riconversione dell'area agricola adiacente ai nastri trasportatori e alla centrale di Cerano.
L'accordo è stato siglato dal Comune di Brindisi, Enel, Confcooperative, Coldiretti, Confagricoltura e Assoc. Agricoltura Ambiente Natura. Per la realizzazione del progetto è stato istituito un comitato comitato tecnico composto da un rappresentante del Comune, uno dell' Enel e uno delle organizzazioni che hanno sottoscritto l'accordo.
Gli interventi escludono la coltivazione di prodotti alimentari e prevedono la coltivazione di colture arboree. Tra l'altro lungo l'asse dei terreni incriminati verrà realizzata una barriera arborea (!) che servirà a migliorare l'impatto visivo.
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