Reportage a cura della redazione Brindisina di Pugliantagonista.it
Ennesima iniziativa di protesta e sensibilizzazione a Brindisi indetta dal gruppo No al Carbone e che ha visto la presenza di oltre un centinaio di partecipanti, compresi i "ragazzi" del Centro Sociale Autogestito Cloro Rosso di Taranto con un loro striscione, segno che le lotte per l'ambiente e la salute in Puglia hanno un unico denominatore comune: ribellarsi ai padroni dell'acciaio e dell'Energia Padrona, resistendo fino all'ultimo respiro.
Ennesima iniziativa di protesta e sensibilizzazione a Brindisi indetta dal gruppo No al Carbone e che ha visto la presenza di oltre un centinaio di partecipanti, compresi i "ragazzi" del Centro Sociale Autogestito Cloro Rosso di Taranto con un loro striscione, segno che le lotte per l'ambiente e la salute in Puglia hanno un unico denominatore comune: ribellarsi ai padroni dell'acciaio e dell'Energia Padrona, resistendo fino all'ultimo respiro.
Nonostante gli occhiali scuri l'abbiamo riconosciuta... E' sempre lei: una delle manifestanti più arrabbiate del gruppo No al Carbone, quella che a dicembre sfilava al grido del -No al carbone, Sì alle patatine! - dimostrando che i giovani d'oggi al contrario della nostra generazione iper-ideologizzata, vanno al concreto.
Così ha fatto nella giornata odierna quando, giunta con la sua biciclettina rosa sino alla ventosa portineria dell'Edipower , e con l'appetito stuzzicato dall'aria di mare , ha immediato lanciato l'idea di riconvertire la centrale senza cambiare il colore del prodotto: passare dal carbone alla Nutella e rendere felici tutti i bimbi di Brindisi e provincia!
Di fronte a tanta pragmaticità l'esiguo gruppo del favorevoli al "carbone pulito"l'han lasciata passare per farle suonare con il trictrac le sue ragioni . Ironia a parte possiamo affermare che nonostante i proclami le temute squadre di tute blu-pro carbone non si sono viste, salvo una decina di pacifici signori con i loro cartelli.
Nessun momento tensione e qualche accenno di dialogo tra i due gruppi contrapposti ha reso inutile la presenza delle forze dell'ordine, mobilitate per paura di possibili tensioni, causate anche dai ricatti occupazionali di Edipower di questi giorni. Gli interventi di Roberto Aprile dei Cobas e del dottor Portaluri, di Medicina democratica, hanno ribadito che rispetto delle regole ambientali, delle convenzioni firmate con il Comune, investimenti nella ricerca su malattie professionali ed epidemiologiche possono far sì che si produca energia in termini ecocompatibili, salvaguardare occupazione e ambiente .
Terminata l'iniziativa i partecipanti si son dati appuntamento nei prossimi giorni per altre mobilitazioni in città.
LA Redazione Brindisina della OPenArea di Pugliantagonista
Brindisi 10 aprile 2010
Nessun commento:
Posta un commento