27 febbraio 2011

sit-in lunedì 28 febbraio dalle ore 10.00 presso Palazzo dei Celestini

L’assise provinciale ha offeso la dignità delle istituzioni!
Ora il Presidente Gabellone ritiri la "Delibera di Giuda” che ha a reso più “liscio” l’iter autorizzativo per il cementificio Colacem al fine di poter incenerire rifiuti persino extra-salentini nelle sue fornaci!
Ma c’è rabbia anche per i nulla osta dati dalla Provincia ad impianti eolici e fotovoltaici nei campi, come l’ultimo caso a Sternatia!


lunedì 28 febbraio dalle ore 10.00 presso Palazzo dei Celestini, sede della Provincia di Lecce a Lecce. Il sit-in organizzato d’emergenza dalle associazioni e comitati cittadini, Comitato Soletano Antinquinamento e Nuova Messapia in primis, con l’appoggio anche di Forum Ambiente e Salute, LILT, Medici per l'Ambiente, Meetup Salentini Uniti con Beppe Grillo e altri comitati extra-soletani, e che si apre a tutti, cittadini e amministratori, senza distinzioni di colore partitico, nasce dalla necessità vitale di ritrovarsi, di guardarsi negli occhi, di reagire dopo il “congelamento delle membra” che è sopravvenuto in tutti coloro che avevano creduto nelle promesse di maggioranza e opposizione, elargite, solo poche settimane or sono, dai massimi rappresentanti democraticamente eletti dell’Ente Provincia di Lecce. Era la domenica del 12 dicembre 2011 quando i consiglieri Marra e Polimeno della maggioranza provinciale ricevevano applausi e ovazioni e pubblici ringraziamenti dai comitati e da tutta la cittadinanza riunita in assemblea per esseri impegnati in Commissione Ambiente e aver ottenuto da maggioranza e opposizione, dal PD, l’impegno nero su bianco a ratificare in consiglio un netto “No” all’ipotesi dei autorizzazione positiva per il cementificio Colacem al fine di poter bruciare CDR, rifiuti! Aurtorizzazione per cui fondamentale è il sì dei tecnici della Provincia e della stessa assise provinciale. Lunedì scorso, 21 febbraio 2011, invece, in Consiglio Provinciale, (nessuno era stato informato dell’importante punto messo all’ordine del giorno, confuso tra altri punti certamente meno rilevanti), con un “colpo di mano inatteso” si è ribaltato tutto, e con una serie di artefatte prescrizioni-maschera si stravolto l’intendimento raggiunto in Commissione Ambiente. E il Presidente Antonio Gabellone per mediare posizioni, non poi nei fatti tanto divergenti, e mantenere la sua maggioranza ha permesso il compiersi di questo “tradimento” della volontà e della fiducia popolare, che si macchia della gravità ulteriore del carico di “malattia” e “morte” che comporta. Sì perché rendere possibile l’autorizzazione a bruciare CDR, implica implicitamente accettare un incremento del “rischio”, e accettare questo vuol dire, per definizione tecnico-scientifica stessa di “rischio”, accettare e permettere un incremento della mortalità, del numero di persone che si ammaleranno e moriranno a seguito di quel rischio, che si è ritenuto necessario accettare! Si aggiunga poi, per comprendere tutta la “mostruosità” di quanto avvenuto in Provincia, che quel “rischio” viene accettato per puri interessi speculativi di aziende private extra-salentine, come nel caso in questione, “colonizzatrici” pertanto; sia aggiunga che bruciare rifiuti è uno “spreco ecologico” perché i loro materiali andrebbero tutti riciclati come ben possibile e facile; si aggiunga il danno ambientale per il carico di inquinanti nocivi immessi nella biosfera; il pagamento attraverso finanziamenti pubblici ed in bolletta, frode dunque dei cittadini, del puro business del CDR; ed in fundo lo scandalo della provenienza extra-territoriale dei rifiuti da incenerire nel cementificio salentino. Infatti, i rifiuti locali saranno bruciati nell’inceneritore del Gruppo Marcegaglia di Massafra (TA), dato anche un contratto ventennale già siglato, e come fumi tossici ricadranno su tutto il Salento, e nel cementificio di Galatina, come da progetto ufficiale si brucerà CDR, combustibile derivato da rifiuti, proveniente da località extra salentine, oltre l’inganno la beffa!

Come un Cavallo di Troia, da quei consiglieri, che in consiglio provinciale hanno permesso che si arrivasse a questo compromesso, “accordo in zona grigia”, inaccettabile, abbiamo sentito pronunciare tali e tante falsità tecniche, confusioni pesanti sul piano scientifico, e inganni della realtà delle cose, che non ci interessa commentarle, o attaccarle! La gravità del loro agire offende i valori cristiani e di carità cristiana, sociali, e quelli identitari intrisi di riferimenti al Sud, al meridione, di cui sovente li sentiamo riempirsi la bocca. Qui le genti del nostro Sud, con il loro operato sono state invece svendute, immolate letteralmente sul patibolo del mero arricchimento facile e della speculazione. Le colpe ed il baratro cin cui sono sprofondati questi consiglieri, non ci interessa qui approfondirle, saranno oggetto di confronto con la loro coscienza e con i loro sparuti elettori, per i quali ormai null’altro possiamo provare che vicinanza e pietà! Dove invece non posiamo evitare di esprimere indignazione è nei confronti del PD e della maggioranza di centro-destra per aver fornito, nella massima incoerenza, quell’ “humus sterile” in cui sono germogliati quei “semi del male” che hanno permesso questo crollo morale dell’Ente Provincia di Lecce e quest’offesa delle Istituzioni!

Non crediamo che i lavori di questa provincia possano proseguire regolarmente in questo quadro d’onore perduto, di smarrita onorabilità dei loro membri. Scopo dello spontaneo assembramento in piazza a Soleto di domani mattina, è chiedere il ritiro urgente della “Delibera della Vergogna”, del “Compromesso di Giuda”, e la ratifica del secco ‘No’ all’ipotesi CDR, già concordato in Commissione Ambiente!

I comitati si dichiarano ingannati da tutta la politica provinciale, come per il CDR, allo stesso modo ai proclami contro la devastazione del paesaggio salentino ad opera dei mega impianti industriali, da mezzo o più megawatt di potenza, di eolico o fotovoltaico nelle campagne salentine, non è seguito alcun atto concreto di blocco, ma tutt’altro! Non un ricorso per fermare questi impianti, non un sequestro dalla polizia provinciale, e di irregolarità tante ve ne sono che basta cercarle e fare i controlli, ma addirittura persino nulla osta a procedere nella distruzione, come l’ultimo che offeso la Grecìa salentina tutta: la Provincia di Lecce ha dichiarato tale da non abbisognare di VIA, Valutazione di Impatto Ambientale, un mega impianto fotovoltaico in agro di Sternatia, nella località rurale “Cisterna”, nome che tanti studiosi dicono legato all’origine dello stesso toponimo Sternatia, dal greco Teos (=Dio) + Cisterna, “cisterna di Dio”! e pensare che la Provincia chiedeva le deleghe alla Regione Puglia per le autorizzazioni in maniera di FER (Impianti di Fonti d’Energia Rinnovabili), se le premesse sono queste!? Intervenga la Provincia ora per fermare questo di Sternatia, e altri orrori, come l’eolico sulla Collina dei Fanciulli e delle Ninfe nei feudi di Palmariggi e Giuggianello, per recuperare un minimo di credibilità, i cittadini attendono e attendono, ma l’indignazione cresce! Anche per questo domani in piazza a Soleto tutti si riuniranno intono allo striscione “DOVE SI DEVASTA IL PAESAGGIO, Lì C’è MAFIA!” insieme all’altro importante slogan “CHI MUORE NON LAVORA!” contro quanti, politici corrotti, o sprovveduti, ed imprenditori e tecnici e funzionari mercenari, tentano ancora di far leva sulla cosiddetta “ricaduta occupazionale” per ottenere autorizzazioni ad uccidere avvelenando l’ambiente e i cittadini con i loro inquinanti!

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