8 aprile 2019

BRINDISI : LA STORIA NON CAMBIA

ph. Ida Santoro
Spesso succede che chi fa politica finisce per ammalarsi. Inizia con un percorso sano di idee e proposte ma poi finisce per contagiarsi e questo pare sia successo anche a chi ha iniziato la sua carriera politica indossando la nostra maglia, della quale se n’è sbarazzato al momento opportuno insieme a tutto ciò che essa stessa rappresenta. Per questo motivo come No al Carbone da sempre abbiamo scelto di non sostenere alcuno schieramento politico, alcun candidato. Quando è stato eletto Rossi a sindaco, a titolo personale, qualcuno ci sperava che la storia potesse finalmente cambiare, ma non è stato così e la realtà dei fatti lo dimostra. A pagarne le spese, come sempre sarà Brindisi: serva e sfruttata come avviene da ormai 60 anni.

Il porto poteva essere un esempio di cambiamento rispetto al passato ed invece resta ancora ostaggio dell'industria che continua ad avvelenarci e con nuovi progetti di altro cemento che distruggerà definitivamente un luogo storico: la spiaggia di S.Apollinare. Uno scempio autorizzato che vede tutte le forze politiche in consiglio comunale allineate, soltanto per poter utilizzare dei fondi con un inutile e deleterio spreco di denaro pubblico. Da cinque anni in tutti i modi possibili e documentati abbiamo dimostrato alla città e alle istituzioni che è possibile conciliare sviluppo del porto col rispetto del luoghi, producendo anche un “Dossier S.Apollinaire” (liberamente consultabile sul blog ma ignorato da tutti) contenente una bozza di proposta di progetto alternativo.

Il porto di Brindisi viene da tutti definito il "porto naturale unico al mondo", tutti ne decantano la bellezza, salvo poi permettere che chiunque venga a dettare legge disponendone come meglio crede, anche con opere devastanti dal punto di vista ambientale, morfologico, storico, archeologico, paesaggistico, identitario ed affettivo.
Nel consiglio monotematico di oggi, lunedì 8 aprile, è già prevista la scrittura di una nuova triste pagina per Brindisi: la svendita del suo porto. La storia purtroppo non è cambiata, e non cambierà, e il sindaco Rossi sarà ricordato come colui che cementificò S.Apollinare.

“Servi” disse un giorno qualcuno puntandoci il dito.

Beh, complimenti!

Nessun commento:

Posta un commento