20 giugno 2010

La marcia dei 5000


In 5mila per dire no al rigassificatore
«Bisogna tutelare lavoro e salute»

Ieri la manifestazione a Brindisi che ha coinvolto
tutta la Puglia. Vendola: "Non siamo una discarica"

  1. BRINDISI (19 giugno) - Erano in cinquemila, ieri pomeriggio alla manifestazione organizzata dalle associazioni ambientaliste per dire no al rigassificatore. Si parte con 47 minuti di ritardo rispetto al programma previsto, giusto il tempo di attendere quelli che proprio non se la sentivano di sfidare il sole più caldo. E, in   effetti, prima del vespro, erano quasi in cinquemila ad esibire striscioni. Il più fantasioso è stato ancora una volta il popolo degli striscioni, con il presidente della Provincia Massimo Ferrarese - il grande assente annunciato - tra i più bersagliati. “FerrarEnel assente ingiustificato”, tra i cori di “Chi non salta Ferrarese è” e i fischi che hanno accolto il suo nome al momento degli interventi a fine marcia, in piazza Vittoria. C’era, invece, il suo predecessore, quel Michele Errico che sfilava per dire di no all’impianto Lng assieme al sindaco Domenico Mennitti. E ieri c’era anche il primo cittadino, affiancato dal presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Alle loro spalle, l’assessore regionale Fabiano Amati, i senatori Giuseppe Caforio e Michele Saccomanno.
    C’erano, tra gli altri, l’assessore regionale Michele Losappio, i consiglieri Toni Mattarelli e Maurizio Friolo. C’era l’assessore provinciale Enzo Ecclesie, «ma a titolo personale», sostiene. E tantissimi consiglieri comunali di maggioranza e opposizione. Si passa dalle parti delle navi crociere, con un suono di saluto e i turisti che si sbracciano. C’è solo il fumo che fuoriesce dalle navi, fa quasi sensazione, ma va bene così. «Questo è il porto che vogliamo», dicono i ragazzi di “No al carbone”, quelli che un territorio sempre più inquinato non lo vogliono.

Mennitti e Vendola si ritrovano più che mai affiatati sull’argomento-rigassificatore al momento degli interventi finali: «Questa grande manifestazione di piazza - spiega il presidente Vendola - è l’ennesima conferma di quale sia la volontà di questo territorio. E Brindisi parla a nome e per conto di tutto il Mezzogiorno che non vuole continuare ad essere percepito come una discarica. Faremo la guerra - conclude - a questa decisione, con tutti gli strumenti politici e tecnico-giuridici a nostra disposizione».

«La massiccia presenza di oggi - spiega - dimostra che la forza delle istituzioni e dei cittadini è ancora intatta, che chi credeva di avere piegato la volontà popolare con il marketing ha fallito. Ma dimostra anche dove sia la forza della ragione, dimostra che quella operazione è stata un imbroglio: sono state rilasciate autorizzazioni che non si sarebbero potute rilasciare». ( fonte www.quotidianodipuglia.it) 




L’urlo dei giovani:”- A Brindisi malata di carbone, il silenzio non cura”-
            (REPORTAGE DI  WWW.PUGLIANTAGONISTA.IT )

Una grande manifestazione  quella che oggi 19 giugno 2010 si è svolta  a Brindisi:
una manifestazione che ha visto una presenza di tutte le fasce sociali e di età e dove giovani e giovanissimi han fatto sentire la voce di chi da sempre è escluso dalle decisioni per il proprio futuro.
In testa i trattori della Coldiretti, gonfaloni delle amministrazioni locali e provinciali presenti con i loro rappresentanti, ma anche coloro che furono negli anni 80 in testa ad altri cortei, altre proteste contro le lobby dell’Energia padrona  e del nucleare, e che oggi vedono confermata la giustezza di quelle lotte.
A seguire,nel corteo,  mischiati tra la gente i due protagonisti istituzionali che sorreggono l’onda ambientalista brindisina: il sindaco di centro-destra Mennitti e il presidente della regione  di centrosinistra Nichi Vendola. Tutti e due uniti in un colloquio che è proseguito con un’intervento a due mani sul palco del comizio finale e dove a beccarsi i fischi per la sua mancata presenza è stato il presidente della Provincia Massimo Ferrarese.
Una presenza nel corteo delle bandiere del Partito democratico, Sinistra e Libertà, del Partito dei Pensionati , della CGIL, dei Cobas, di Rifondazione Comunista,  di Lega Ambiente,  dell’Unione degli Studenti  (UDS) e di tante altre associazioni fa comprendere quanto vasto fosse il fronte di lotta rappresentato in questa manifestazione.
Il gruppo più agguerrito e che da un anno primeggia nelle lotte ambientali era quello del NO AL CARBONE che vedeva in testa le donne e i bambini compresi quelli in passeggino. Tra questi ultimi  , una nostra vecchia conoscenza , la giovanissima  militante NO AL CARBONE  che non ne perde una di iniziative , che questa volta armata di megafono trascinava dietro di sé alcune centinaia di suoi compagni in quella che è stata una splendida dimostrazione della volontà dei giovani brindisini di non voler delegare a nessuno il proprio destino.
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PER LEI      (lettera di una cittadina)

Avevo deciso di non esserci… e oggi alla manifestazione così è stato.
Decisa di non fare il "seguito" a politici politicanti, regione e comune, che continuano a cavalcare l’onda del NO al rigassificatore, NON PRONUNCIANDOSI ancora sulla riduzione del carbone, assai più nocivo perché già PRESENTE nell’aria che respiriamo e perché innumerevoli i danni che provoca.
Politici che si nascondono dietro lo spillo: il governo, che alla fine prenderà la decisione di installare il rigassificatore nella nostra terra, senza che se ne assumano la responsabilità.
Politici che preoccupati del numero dei partecipanti, non si chiedono chi sono costoro, molti dei quali sbandieratori di stemmi di partiti, urlatori di nomi politici, politici che, ahimè, al momento NON stanno facendo NULLA se non "sfilare" con un corteo …
Mi domando quale il motivo del loro manifestare? a chi hanno manifestato il loro dissenso…? non comprendo. Sicuramente non era a noi che dovevano trasmetterlo, ma è al governo centrale che devono imporre la volontà cittadina brindisina. Che chimera..
Sembrerà una contraddizione ma ingiustificata è l’assenza del presidente della provincia (OPS.. giustificata sic!!) , quella persona , nella quale, nonostante io sia di destra, riposi la mia fiducia, sprecando il mio voto , rimane sulla sua equivocabile posizione, per altro non definita, rimanendo in attesa degli eventi senza fare nulla che questi prendano il giusto verso.
Dovete bloccare le morti in questa città.
E, sicuramente, non lo state facendo, poiché non è combattendo SOLO contro il rigassificatore che risolvete il problema.. dove eravate il 23 dicembre? cosa fate per evitare i viaggi della speranza? dove siete quando seppelliamo i nostri cari?
Io scenderò in piazza al vostro fianco, solo quando farete veramente qualcosa per la vostra città.
Non farò “numero” (senza alcuna offesa per gli Amici presenti) per far sì che la “vostra manifestazione sia andata bene”.
A detta mia, non lo è andata per nulla, se la rapportiamo numericamente e qualitativamente a quella del 23 dicembre 2009, indetta dal gruppo NO AL CARBONE, alla quale , senza l’appoggio delle amministrazioni comunali e provinciali, senza l’appoggio di tutte le sigle, hanno partecipato più di 4.000 persone.. e queste persone erano tutti “liberi” cittadini.
Al di fuori del corteo ho osservato… Cosa ho visto ?
Ho visto la marea delle maglie nere!!! Sì signori politici, se avete fatto numero, era perché quelle “maglie” erano presenti, quelle maglie hanno sostenuto la manifestazione promuovendola con ogni mezzo.
Signori politici, l’illusione è il peggior ingannatore, e di sicuro gli illusi non erano né quelli che hanno aderito, né quelli che vi “osservano” (non è accidentale il tempo diverso..).
Una bimba di sei anni si è ammalata… purtroppo ho subito capito di cosa… per Lei, un attimo ho esitato, poi, sempre per Lei ho deciso che non meritavate di avere nessuno al vostro fianco.  
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 I VIDEO DI PUGLIANTAGONISTA

 






discorso di Vendola (video di D.P.)

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