BRINDISI – Nella città del petrolchimico che fu tra i più importanti in Italia, e che oggi è sotto inchiesta per aver utilizzato – chissà per quanto tempo – le torce di sicurezza come termodistruttori di scorie e gas, i medici di Neonatologia dell’ospedale Perrino trovano nel sangue prelevato dai cordoni ombelicali dei nascituri e dal latte delle madri gli ftalati, prodotti del decadimento del Pvc, il cloruro di polivinile. E allora si è più convinti di prima che le decine di operai morti che hanno lavorato in quella fabbrica hanno preso il cancro proprio lì, anche se la procura ha chiesto e ottenuto l’archiviazione di un procedimento iniziato anni fa perché non vi sarebbe prova scientifica della relazione tra il cloruro di vinile monomero e il tipo di tumori che hanno fatto strage tra gli ex dipendenti di quella fabbrica.
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