di Marcello Orlandini Brindisireport.it
foto:Brindisireport |
BRINDISI – E’ il contenuto del computer di Calogero Sanfilippo,
responsabile della produzione termoelettrica Enel, e in precedenza della
filiera carbone, uno degli assi che la pubblica accusa giocherà a
partire dal 12 dicembre prossimo al processo per la dispersione delle
polveri dal deposito di combustibile fossile di Cerano. In quell’hard
disk la Digos di Brindisi ha trovato numerosi elementi probatori che
dimostrano, secondo le accuse, come l’azienda fosse perfettamente
consapevole di essere la fonte della contaminazione dei terreni agricoli
circostanti. E di come Enel abbia cercato di tacitare le parti
danneggiate con risarcimenti più o meni palesi, ma chiedendo a tutti il
silenzio.
[leggi l'articolo completo su Brindisireport.it]
Nessun commento:
Posta un commento