9 settembre 2011

RICHIESTA DI INDAGINE EPIDEMIOLOGICA.

Brindisi Bene Comune, lo spazio aperto, animato da movimenti associazioni singoli cittadini, chiede alle principali autorità politiche e sanitarie che si avvii rapidamente una indagine epidemiologica per stabilire se esiste una correlazione tra i mille veleni emessi, in aria, acqua e suolo, dal gigantesco polo chimico – energetico che da anni è attivo nel nostro territorio e gli inquietanti dati sanitari che emergono da studi parziali condotti a Brindisi.

In particolare l’ultimo studio effettuato desta particolare preoccupazione perché ha riguardato i neonati, i nostri figli, il nostro futuro, evidenziando un eccesso di malformazioni congenite, in particolari cardiache oltre il 60% rispetto ai livelli europei.

Chiediamo che si accertino le responsabilità e per far ciò avviamo a sostegno della nostra richiesta una raccolta di firme.

Per discutere con i cittadini di questa iniziativa l’appuntamento è per Venerdì 16 Settembre in Piazza Vittoria alle ore 17,30.

Saranno con noi il Dott. Maurizio Portaluri Direttore del Reparto di Radioterapia dell’ASL Brindisi, il Dott. Giuseppe Latini Direttore reparto Neonatologia ASL Brindisi, il Dott. Emilio Gianicolo Ricercatore dell’IFC CNR di Lecce e l’Avv. Stefano Palmisano esperto penalista Presidente di Salute Pubblica.

Di seguito la lettera di richiesta indagine epidemiologica

Al Presidente della Regione Puglia
On.le Nichi Vendola

Al Presidente della Provincia di Brindisi
Massimo Ferrarese

Al Commissario Comune di Brindisi
Dott. Bruno Pezzuto

Al Direttore Generale ASL Brindisi
Dott.ssa Paola Ciannamea

Al Direttore DAP Arpa Puglia Brindisi
Dott.ssa Anna D’Agnano

E p.c. al Procuratore della Repubblica di Brindisi
Dott. Marco Dinapoli

Oggetto: RICHIESTA INDAGINE EPIDEMIOLOGICA

Siamo un gruppo di cittadini di Brindisi, uomini e donne seriamente preoccupati per la presenza di numerose aziende del settore energetico e chimico che tanti danni hanno procurato all’ambiente e alla salute dei cittadini del nostro territorio.

Molti di noi hanno visto parenti e amici ammalarsi e morire. Viviamo nella preoccupazione che ciò possa continuare e colpire i nostri figli.

Gli ultimi dati di uno studio effettuato a Brindisi sulle malformazioni congenite in età neonatale fornisce un quadro spaventoso con un aumento del 18 % di malformazioni rispetto al dato del registro europeo e del 67 % per le anomalie cardiache.

Sono dati che insieme a tutti i dati di seguito riportati ci inducono a chiedere una approfondita analisi epidemiologica per verificare se vi è una relazione , un nesso tra inquinamento e le malattie che si riscontrano a Brindisi.

Per questo abbiamo deciso di scrivere a Voi autorità sanitarie locali , ai sensi dell’art. 32 della legge n.833 /1978 e dell’ art. 117 del D.Lgs. n.112 / 1998 , a Voi che avete il dovere e la responsabilità di vigilare e tutelare sulla salute di tutti i cittadini cosi come stabilito dall’art. 32 della Costituzione.

Chiediamo quindi che sia rapidamente effettuata una indagine epidemiologica che dovrebbe essere condotta su popolazioni a rischio per la prossimità a fonti di emissione comparandole con popolazioni a minor rischio perché a maggior distanza dalle stesse fonti.

Chiediamo che siano ricercate le principali sostanze tossiche e cancerogene, emesse dai processi produttivi delle diverse attività industriali pericolose, nell'aria, nel suolo, nell'acqua, negli alimenti provenienti dalle vicinanze delle predette attività e nel sangue e nelle urine di lavoratori e di cittadini esposti.

Chiediamo in relazione alle numerose morti di lavoratori del petrolchimico una rianalisi della coorte lavorativa del petrolchimico di Brindisi, la cui mortalità è stata erroneamente comparata con quella della popolazione generale. La mortalità dei lavoratori del CVM doveva essere comparata con quella dei lavoratori non impegnati sugli impianti. In questo modo si potrà conoscere, come a Venezia, il numero di decessi in più attribuibili a quella lavorazione

Chiediamo in definitiva di sapere qual è il reale stato di salute della popolazione Brindisina.

Vi informiamo che se non saremo ascoltati ci rivolgeremo alla Magistratura denunciando tutti coloro che potevano fare e non hanno fatto per tutelare la salute e la vita di tutte e tutti i Brindisini.

Di seguito le nostre firme alle quali si aggiungeranno tutte quelle dei cittadini che nei prossimi giorni ci impegniamo a raccogliere nelle piazze di Brindisi.

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