La pochezza ma soprattutto la gravità delle affermazioni fatte dal Presidente Ferrarese, non ci stupiscono affatto. Sappiamo bene chi è, e da dove viene.
Sappiamo benissimo quali sono gli interessi che gestisce e che tutela.
La sua fantomatica "lotta alle merendine" tutt'al più ci indigna.
Questa campagna di disinformazione costruita ad hoc dal Presidente bicefalo cerca di distogliere l'attenzione dalla vera ecatombe che si abbatte quotidianamente sulla nostra salute e che ha solo un nome: il carbone.
La centrale Enel di Brindisi è tra i venti impianti più pericolosi d'Europa, ed è l’impianto industriale più inquinante in Italia per emissioni in atmosfera. La Federico II causa annualmente danni ambientali, climatici e sanitari stimati tra i 536 e i 707 milioni di euro.
Da poche settimane, quattro dirigenti sono indagati per omicidio colposo e lesioni colpose, in relazione agli impatti mortali e patologici che le emissioni della centrale avrebbero sulla popolazione del territorio; mentre 12 dirigenti della stessa centrale sono indagati, tra l’altro, per getto pericoloso di cose e danneggiamento alle colture.
Stendiamo quindi un velo pietoso sulle sconsiderate dichiarazioni del Presidente, sperando in una tempestiva presa di posizione dell'Ordine dei Medici, perchè ascoltare tali dichiarazioni è un insulto per tutti coloro che si sono ammalati per colpa del carbone.
>>>STUDIO SHOCK. IL CARBONE DI ENEL FA UN MORTO IN PIU' AL GIORNO<<<
Abbiamo le prove. Delle persone che Enel ha già ucciso e ucciderà in Italia con il suo carbone: 366 morti premature nel 2009, una al giorno, che potrebbero arrivare a 500, se l’azienda metterà in atto il suo piano di espansione con le centrali di Porto Tolle e Rossano Calabro.
Abbiamo le prove. Dei danni sanitari, ambientali ed economici che le centrali a carbone di Enel hanno generato in Italia: 1,8 miliardi di euro nel 2009.
Abbiamo le prove. Dei danni sanitari, ambientali ed economici che le centrali a carbone di Enel hanno generato in Italia: 1,8 miliardi di euro nel 2009.
Sono i dati shock contenuti in uno studio che il Reparto Investigazioni Climatiche di Greenpeace ha commissionato all’istituto indipendente di ricerca olandese SOMO.
Lo studio utilizza il metodo impiegato dall’Agenzia Europea per
l’Ambiente (EEA) per stimare i danni delle emissioni atmosferiche
causate dagli impianti industriali, e lo applica ai dati di emissione di
un database della stessa EEA.
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"ENEL- IL CARBONE COSTA UN MORTO AL GIORNO" DI GREENPEACE.
"ENEL- IL CARBONE COSTA UN MORTO AL GIORNO" DI GREENPEACE.
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