Ve lo ricordate questo titolo? Dopo appena 3 mesi Enel colleziona il secondo flop e il tentativo di oscurare la campagna di Greenpeace, si riduce in un misero nulla di fatto.
Il giudice del tribunale di Roma ritiene che “il nucleo essenziale della notizia riportata da
Greenpeace è conforme a verità…”, che “le espressioni utilizzate dalla
resistente [Greenpeace] appaiono infatti (…) conformi all’importanza e
all’interesse della tematica trattata”
"È prerogativa di chi è nel torto voler zittire il prossimo. Enel è nel torto. Enel ha provato a censurare la nostra campagna, ha chiesto che fosse oscurata. Ha voluto usare il bavaglio. Ma ha fallito", scrive Andrea Boraschi, responsabile della campagna Facciamo luce su Enel.
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