20 luglio 2012

Oltre 10 mila firme a sostegno della richiesta di una indagine epidemiologica a Brindisi.

Comunicato stampa BBC
Brindisi Bene Comune aveva già dallo scorso anno richiesto alle principali autorità, Regione, Provincia, Comune, ASL e Arpa, l’avvio di una indagine epidemiologica per poter definire con dati scientifici lo stato di salute dei brindisini e la relazione tra l’emergenza ambientale e i preoccupanti dati sanitari che emergevano da alcuni studi epidemiologici.
Per supportare tale richiesta abbiamo raccolto 10220 firme che verranno nei prossimi giorni depositate presso gli enti suddetti, per essere protocollate e successivamente consegnate ai rappresentanti delle istituzioni martedì 24 luglio alle ore 11.00 presso la sala conferenze di Palazzo Nervegna.

Per tali motivi condividiamo ed apprezziamo l’iniziativa del Sindaco Mimmo Consales di convocazione di un incontro per il prossimo 9 luglio propedeutico all’istituzione di un tavolo tecnico operativo per la costituzione del registro tumori e per l’osservatorio epidemiologico a Brindisi. Tavolo che vedrà la partecipazione dei Dottori Giuseppe Latini e Maurizio Portaluri tra i promotori della nostra richiesta da loro sostenuta con grande partecipazione ed energia.

Martedì 24 luglio oltre a consegnare le firme raccolte chiederemo che le istituzioni si adoperino per soddisfare la richiesta di partecipazione e di conoscenza dei cittadini. Per favorire ciò, si istituisca presso il Comune di Brindisi un tavolo tecnico-scientifico. Una conferenza permanente, aperta alla partecipazione dei movimenti, e composta da tecnici dell’ASL e dell’ARPA, e da ricercatori del CNR e delle Università che hanno condotto studi sulla salute della popolazione e sull’ambiente.

In sintesi, seguendo le indicazioni provenienti da istituti nazionali e da esperienze che si sono avute, anche in ambito giudiziario, in territori limitrofi, l’indagine epidemiologica che si propone di condurre si articola nei seguenti studi e raccolte sistematiche di dati:
  • 1) studio di serie temporali epidemiologiche, per l'analisi degli effetti a breve termine dell'inquinamento atmosferico;
  • 2) studi geografici a livello sub-comunale;
  • 3) studio di biomonitoraggio;
  • 4) studio sulla eziologia delle malformazioni a Brindisi e registro di malformazioni;
  • 5) studio di coorte dei dipendenti del petrolchimico e di alcuni comparti dell’area portuale;
  • 6) studio di coorte di popolazione;

Gran parte degli studi che si propongono si gioverebbe di un registro tumori. Un registro che riprendesse la rilevazione sistematica dei nuovi casi di malattia nel punto in cui la rilevazione fu abbandonata (2001) dal Registro Tumori Jonico Salentino.

Un’ulteriore spinta alla conoscenza, alla prevenzione della salute collettiva e alla tutela dell’ambiente deriverebbe dall‘istituzione anche nella città di Brindisi di una Bioteca, che sull’esempio di Sarroch sia al tempo stesso una raccolta sistematica di materiali biologici e luogo di confronto tra ricercatori e donatori.

Le istituzioni, infine, favoriscano o adottino, se di competenza, misure precauzionali come la bonifica dei siti inquinati e la riduzione dell’emissione di sostanze tossiche nell’ambiente. Misure che sono improcrastinabili, alla luce delle evidenze scientifiche già disponibili e del quadro normativo in essere affinché non si perpetui - come sosteneva Lorenzo Tomatis – ex-direttore dell’agenzia per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità - l’antica, e continua, ingiustizia che qualcuno si deve ammalare e morire prima che il pericolo sia riconosciuto ufficialmente.

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