E' stato diffuso da qualche giorno l’aggiornamento del rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente sui costi economici degli effetti sanitari associati alle emissioni industriali. L'aggiornamento abbraccia un arco temporale dal 2008 al 2012, e rispetto a quello precedente relativo al 2009 si legge, rispetto agli impianti italiani, un peggioramento della situazione dell’ILVA, passata dal 52esimo al 29esimo posto della graduatoria europea ed un relativo arretramento per l'ENEL di Cerano, passata dal 18esimo al 33esimo posto. Impianto, quello di Enel, che si conferma primo in assoluto tra i peggiori impianti italiani.
Nel periodo 2008/2012 le emissioni inquinanti della centrale Enel Federico II hanno comportato un costo in termini sanitari tra i 1356 e 2940 MILIONI DI EURO.
e intanto da Vado ligure giungono dei dati al contrario, cioè dei dati che quantificano il beneficio, sempre in termini di costi sanitari, che si è avuto durante i 9 mesi di chiusura della centrale ligure.
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