La fabbrica, le polveri, l’acciaio: squarci sul lavoro quotidiano
all’Ilva, che si alternano a riflessioni sulla vita, a rasserenanti
immagini di evasione. Il mondo rassicurante degli affetti, la Puglia e
la sua bellezza incontaminata, vista da un operaio che, suo malgrado,
contribuisce a inquinarla. Tutto questo anima le poesie di Vincenzo De
Marco, poeta operaio e cantore di una contraddizione esistenziale tra
lavoro e vita: due elementi normalmente in simbiosi, ma che nella Taranto dei veleni finiscono col trovarsi in una tragica dicotomia.
Vincenzo De Marco (Grottaglie, 1976). Operaio e poeta. Con Les Flâneurs Edizioni ha partecipato all’antologia di racconti Macerie, il cui ricavato sarà devoluto alle popolazioni terremotate del Centro Italia.
DOMENICA 11 GIUGNO 2017 ore 18.30
presso la sede NO AL CARBONE via Antonio Cuggiò, 1 BRINDISI
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