12 agosto 2013

ENEL CERANO E I VELENI SVERSATI NEL MARE.

Tra qualche giorno ci sarà il secondo -NacAttack-, cioè il secondo manifesto 6x3 che sarà esposto negli spazi preposti in via Ponte Ferroviario a Brindisi. Ne approfittiamo e lo introduciamo dedicandogli questo post.
 
Sempre più numerose sono le segnalazioni che ci arrivano da pescatori e da gente che "vive il mare", allarmata per lo stato di salute dei fondali, della flora e della fauna marina, nel tratto di costa che va dal porto di Brindisi fino a Lido Cerano e oltre. 
In effetti spesso si parla di emissioni inquinanti della centrale Enel di Cerano, riferendosi alle miglioni di tonnellate annue di CO2, alle tonnellate di monossido di Carbonio e particolato immesse nell'atmosfera.  Quasi mai però si parla  di emissioni al suolo o in acqua.
Forse perchè si crede che gli scarichi in mare dell'impianto di Cerano siano solo quelli di raffreddamento, cioè il ciclo di acqua che viene prelevata dal mare, viene usata per raffreddare gli impianti e viene riversata in mare ovviamente a temperature più alte. Forse si crede che questo sistema di raffreddamento, che ha distrutto l'ecosistema della fascia di mare antistante la centrale, sia solo l'unica violenza, l'unico soppruso che subisce il nostro mare. 
In realtà la centrale termoelettrica Enel Federico II sversa ogni anno nel nostro mare un grande quantitativo di sostanze inquinanti. Sostanze pericolosissime che anno dopo anno si sommano, si accumulano nel nostro mare.
Consultando i dati sul sito del Registro Europeo delle Emissioni (E-PRTR) si può leggere che nel mare di Cerano in 4 anni sono stati sversati oltre 180 Kg di Arsenico, oltre 300 kg di Nichel , oltre un quintale di Piombo e circa una decina di Kg di Mercurio. E poi svariati kg di Cadmio, Cloro e altre sostanze.
Insomma se l'aria e i terreni sono inquinati, lo stesso si può dire del nostro mare!

2 commenti:

  1. Ma si. Continuiamo con questa campagna mediatica che danneggia il territorio. Dite la verità. Oggi la centrale a mare scarica zero. E' certificato. Ci sono i controlli di tutti gli Enti. Solo le acque di raffreddamento vengono restituite al mare senza contenuto di inquinanti. Da molti anni oramai è in funzione un cristallizzatore che ha azzerato qualsiasi scarico a mare di acque di ciclo. A quali anni si riferiscono i dati che diffondete? Perché non lo scrivete? State offrendo una fotografia attuale o di molti anni fa? Se è di molti anni fa, cosa dicevano le leggi di allora? C'erano degli sforamenti o le microquantità erano ritenute idonee dalla legge? Insomma, se non argomentate per bene, in maniera veritiera le vostre diventano accuse strumentali che danneggiano l'immagine del territorio. Non lo scrivo con spirito polemico ma chi credete vorrà più venire a visitare le nostre terre se continuate di questo passo? Sarebbe bene che vi informaste bene prima di scrivere accuse di questo tipo. Mettetevi nei panni di un turista che prima di venire nella nostra provincia fa ricerche su internet. Capita sul vostro sito e trova sta roba che per di più non corrisponde al vero. Come reagisce? Ve lo dico io va altrove. Appoggio le lotte per la protezione dell'ambiente ma queste non devono essere strumentali e non devono arrecare danno all'immagine del territorio. Vi prego di pensare e non sottovalutare questo aspetto.
    Federica

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  2. carissima Federica, non spreco molte parole per risponderti, ti dico soltanto di andare sul sito del Registro Europeo delle Emissioni (vedi banner in alto a sinistra nella homepage) e farti un'idea di tutti gli inquinanti che ogni anno tutti gli impianti (non solo Enel) emettono nel nostro territorio. Un abbraccio
    Gianni Delle Gemme

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