26 gennaio 2015

SEGNALI DI VITA #2

E’ il 21 gennaio, a causa di un imprevisto è stato rinviato un importante incontro per discutere e illustrare la nostra contrarietà al progetto di banchinamento di S.Apollinare e ci è venuto spontaneo andare su quella spiaggia, quasi a rassicurarla e a dirle: ”tranquilla è solo rinviato di qualche giorno".
Ci avviciniamo al bagnasciuga con attenzione, pochi giorni fa su questo arenile tre ragazzi avevano trovato una piccola tartaruga caretta caretta e meritoriamente allertato chi di competenza per i controlli sulla salute e la successiva messa in libertà del piccolo esemplare. (Leggi post)  Il ritrovamento ci commosse, sembrava un segnale che la natura ci inviava, forte e chiaro, tramite una piccola tartaruga, protetta perché in via di estinzione , che approdava proprio lì in quella spiaggia che vogliono far scomparire soffocandola nel cemento.


 

La giornata è un po’ grigia e camminando sulla spiaggia, che avevamo con fatica ripulito solo qualche mese fa, ci rattrista la presenza di nuovi rifiuti, quasi tutti oggetti in plastica portati dalle mareggiate, ma all’improvviso qualcosa attira la nostra attenzione. Complice la bassa marea tra i flutti appare qualcosa: un tronco a fior d’acqua, non galleggia, è immobile tra le onde. Basta poco per capire che non si tratta di un pezzo di legno qualsiasi ma di uno dei pali che sorreggeva il vecchio pontile della mitica spiaggia di S.Apollinare! Guardiamo sulla riva, ed ecco altri due pali nella stessa direzione, perfettamente in linea . 

Il vecchio pontile in legno arrivava lì, si adagiava su quella spiaggia un tempo bianchissima e piena di vita, da lì scendevano i tanti bagnanti portati a riva dalle barche a vela e a remi o dalle prime motobarche.
Emozionante! Sorridiamo quasi increduli. Ancora una volta quel luogo ci comunica qualcosa in modo chiaro e inequivocabile: qui c’è ancora la traccia tangibile e visiva del passato; ciò che l’uomo ha distrutto e svilito ha ancora lì le sue basi, le sue radici , ben piantate in quel mare e in quella spiaggia.
Nella mente tornano le immagini delle vecchie foto col pontile, ci sembra di rivederlo, proprio lì . E’ strano, pensiamo, che coincidenza.



Ma non è la prima, ci ricordiamo del periodo estivo in cui si concretizzò l’idea di andare su quella spiaggia per ripulirla da rifiuti ed erbacce, ipotizzando una prima data per un evento e accorgendoci che cadeva giusto nella ricorrenza del santo che le dà il nome. (Leggi post)
Ci tornano in mente le giornate dedicate alla pulizia in cui ci siamo resi conto ancor più di quanto sia bello quel posto: guardavamo il castello, pescatori e barche a vela che rientravano sullo sfondo di fantastici tramonti, e poi la “mellonata” del 30 Agosto in cui per un giorno quella spiaggia è tornata festosa con la presenza di tanta gente, musica e poesie.
Negli ultimi mesi tante riunioni per documentarci e approfondire l’importanza storica e culturale di quel luogo, increduli nel guardare la pianta del progetto che vuole distruggerlo per sempre.
 

Poi pochi giorni fa i giornali riportano una bella notizia: l’approvazione del Piano Paesaggistico Regionale, la Puglia è la prima regione in Italia ad impegnarsi in un piano che attribuisce al paesaggio (inteso come identità dei luoghi e delle genti) una grande importanza e sancisce che 

"il territorio non è soltanto il suolo o la società insediata, ma il patrimonio fisico, sociale e culturale costruito nel lungo periodo, un valore aggiunto collettivo che troppo spesso è stato distrutto in nome di un indefinito e troppo spesso illusorio sviluppo economico di breve periodo” (Ass.re reg.Angela Barbanente- La Gazzetta del Mezzogiorno 17/1/15)

Se le parole hanno un significato e se norme e impegni si concretizzano, quei concetti sembrano calzare a pennello con la nostra causa. E questo ci rinfranca, ci conferma che siamo nel giusto e che la nostra idea di futuro per quella spiaggia, come per l’intero territorio, combacia perfettamente con gli intenti espressi in questo Piano e ci sembra, anche questa, una positiva coincidenza.

“Le coincidenze sono il modo che gli dei hanno per rivelare le proprie intenzioni, dicevano i greci.”(Pino Aprile, “Il Sud puzza”)

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