Cristina
Zagaria e Daniela Spera presentano -Veleno-, oggi, mercoledì 29 maggio (ore 21) presso
il Caffè Letterario "Cibo per la Mente", via Duomo a Taranto.
Durante la serata sarà inoltre possibile ammirare alcuni scatti della fotografa tarantina Maria Rosaria Suma.
(di Daniela Patrucco)
Nelle 30 ore trascorse a Taranto il 1 Maggio scorso, passeggiando tra le bancarelle intorno alle 9 di sera, mi sono imbattuta in un tavolinetto su cui erano allineate nove copie di Veleno. Tre file di tre libri ne coprivano l'intera superficie.
Durante la serata sarà inoltre possibile ammirare alcuni scatti della fotografa tarantina Maria Rosaria Suma.
(di Daniela Patrucco)
Nelle 30 ore trascorse a Taranto il 1 Maggio scorso, passeggiando tra le bancarelle intorno alle 9 di sera, mi sono imbattuta in un tavolinetto su cui erano allineate nove copie di Veleno. Tre file di tre libri ne coprivano l'intera superficie.
Appena presa in mano una copia del libro, il signore al banchetto mi
spiega il contenuto della seconda, terza e quarta di copertina...
"Come in tutti i libri, peraltro" gli rispondo un po' acida.
"Sì, solo che questo l'ha scritto mia figlia" mi risponde, dolcissimo, lasciandomi fulminata.
Su una sedia poco lontano è seduta una ragazza minuta "Lei è la protagonista del romanzo", mi dice il papà di Cristina Zagaria, l'autrice di Veleno. Si chiama Daniela Spera.
Ho letto il romanzo e intervistato Daniela...
l'articolo è pubblicato qui http://www.scienzainrete.it/contenuto/articolo/daniela-patrucco/taranto-scienza-e-societa-sistema-di-regole-violate/maggio-2013
Spero che l'articolo sia sufficientemente intrigante da indurvi ad acquistare e leggere il libro. Vi ricorderà senz'altro qualcosa di familiare, ovunque viviate.
Perchè Taranto, è l'Italia, eventualmente in proporzioni differenti. Ci riguarda tutti.
“Veleno. Il veleno funziona attraverso un
meccanismo chimico, sai? Tutto dipende dalla dose. In natura praticamente ogni
sostanza può essere tossica per un organismo vivente, ma è la dose che provoca
il danno. Taranto è stata avvelenata lentamente...
dall’industria, dalla bulimia del profitto, dai silenzi dei politici, dalla
fame di lavoro, dai giochi dei sindacati, dall’ignoranza, dalla nostra paura di
reagire. Abbiamo lasciato che tutto ciò accadesse. E il veleno ha fatto
effetto. La dose è diventata letale”.
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