foto: BrindisiReport.it |
Le indagini erano state avviate il 4 febbraio scorso, l’area è stata
monitorata per un mese. I fanghi derivavano dall’intervento di messa in
sicurezza e bonifica della falda superficiale nell’area ex Belleli, a
ridosso dell’Ilva, in cui la “Belleli Offshore”, a partire dal 1981, ha
svolto attività di sabbiatura, verniciatura e assemblaggio di elementi
di piattaforme petrolifere.
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