“C’è il rischio di una nuova Ilva”, questo il
commento di Milena Gabanelli in chiusura del servizio di Report, andato
in onda ieri 31.05.2015 , in cui si parla anche del
devastante impatto della Centrale Enel Federico II di Cerano sul
territorio - inteso come ambientale, sanitario ed economico.
Report ha squarciato il velo che ha protetto per decenni il volto
dell'Enel, mostrandolo in tutta la sua crudezza: quello di un Killer
silenzioso ed intoccabile.
(guarda il video della trasmissione Report)
(guarda il video della trasmissione Report)
Ieri l’Italia intera ha potuto
“toccare con mano” lo scempio messo in atto consapevolmente da quella
stessa azienda, troppo spesso osannata – anche dalla cittadinanza – come
portatrice di benessere e addirittura come benefattrice.
Chiaro
in tal senso, attraverso le sponsorizzazioni, il fenomeno del
Greenwashing, con lo scopo di distogliere l'attenzione dell'opinione
pubblica dagli effetti negativi per l'ambiente dovuti alle proprie
attività e di creare il falso mito dell’azienda “amica”.
Emblematiche e raccapriccianti le parole di Teo Titi, presidente della
XXX Regata Brindisi-Corfù – ultima vittima di queste logiche immorali –
che ha affermato: “Le sponsorizzazioni che le aziende ed i grandi gruppi
industriali erogano a supporto dello sport nel territorio, rientrano in
un concetto di responsabilità sociale che comprende certamente anche i
temi della tutela dell’ambiente e della salute, oltre che della garanzia
di lavoro e sviluppo”.
Il riuscitissimo servizio realizzato ieri
da Roberto Pozzan e Giorgio Mottola, fornisce una moltitudine di
riflessioni sulle responsabilità che a vario titolo hanno creato questo
muro di gomma intorno alla nocività della centrale a carbone di Cerano. Responsabilità che investono figure istituzionali e non solo.
Investono una classe politica assolutamente non in grado di difendere il territorio. Ultimo in ordine di tempo, il caso in cui, il consigliere in scadenza di mandato Giovanni Brigante ha permesso, in sede di comitato portuale, all'Edipower a2a, di ottenere la concessione demaniale in ossequio all'assurdo progetto di cocombustione css-carbone a due passi dal centro e tutto questo con l'astensione del sindaco e l'assenza della provincia.
Investono una classe politica assolutamente non in grado di difendere il territorio. Ultimo in ordine di tempo, il caso in cui, il consigliere in scadenza di mandato Giovanni Brigante ha permesso, in sede di comitato portuale, all'Edipower a2a, di ottenere la concessione demaniale in ossequio all'assurdo progetto di cocombustione css-carbone a due passi dal centro e tutto questo con l'astensione del sindaco e l'assenza della provincia.
Investono la ASL che rinchiusa nelle
segrete stanze continua a manifestare non solo la sua incapacità nello
svolgere il proprio ruolo a tutela della salute, ma che, alla luce di
questa catastrofe sanitaria, non facciamo fatica a definire complice.
Investono l’ARPA irrisa clamorosamente anche dalla Gabanelli, per aver
affermato che l’inquinamento nel comune di Torchiarolo (Br) sia causato
dai caminetti domestici.
Investono i media, incapaci di svolgere
il loro lavoro di informazione e d’inchiesta divenendo troppo spesso
sordi e muti nei confronti delle vere emergenze della nostra città.
Investono, infine, anche tutta quella parte della cittadinanza che si
ostina ad indossare i paraocchi e che riesce a rimanere indifferente
anche a dati come quelli sulle malformazioni neonatali. Ricordiamo
infatti che il numero dei bambini, venuti alla luce nel periodo
2000/2010, presenta cardiopatie congenite superiori del 50% rispetto al
dato del registro europeo delle malformazioni Eurocat.
“Uno
studio europeo (European Enviroment Agency) individua gli impianti che
producono più inquinamento e quantifica statisticamente il numero di
anni di vita umana perduti per le malattie che ha causato. La Centrale
Enel Federico II nel solo 2009 ha determinato un costo, in perdita di
vite umane, valutabile tra i 536 e i 707 milioni di euro, se questa
spesa invece di pagarla noi la pagassero i produttori di energia,
probabilmente vedremmo una spettacolare riconversione alle rinnovabili.”
La nostra azione dunque, troppo spesso osteggiata e derisa, va nella
giusta direzione, il nostro messaggio lanciato a Gennaio 2013 con la
campagna DISMETTIAMOLA, oggi, assume nuovo vigore e non può essere
negoziabile.
Nessun commento:
Posta un commento