13 ottobre 2013

COBAS: GLI OPERAI DI BRINDISI NORD CHE SIANO TRASFERITI A CERANO.

Comunicato stampa
Il Sindacato Cobas del Lavoro Privato ha raccolto in questi giorni le proteste di numerosi lavoratori di Brindisi Nord per alcune considerazioni fatte dal “Comitato energia, ambiente e territorio” avvenute con la quasi contemporanea assemblea realizzata da una organizzazione sindacale sul tema delle nuove assunzioni all’Enel che secondo noi sta creando illusioni lavorative in centinaia di giovani diplomati brindisini.

Il Comitato afferma sui giornali di parlare seriamente del futuro di Edipower “….. evitando la solita tarantella del trasferimento dei lavoratori a Cerano…”
Come si può parlare in questi termini quando i lavoratori di Brindisi Nord sono sparsi in giro per tutta l’Italia nelle altre centrali Edipower e la cassa integrazione respinta nel 2005 è dietro l’angolo.
Tutti sanno della estrema difficoltà attuativa del nuovo progetto presentato da A2A e dei possibili tempi lunghissimi , con risposte che alla fine possono anche essere negative.
Il nuovo piano industriale presentato da A2A è un vero e proprio piano dei rifiuti ,infatti questo aspetto viaggia su autorizzazioni diverse da quello per la produzione di energia elettrica.
Ricordiamo che i lavoratori della Centrale di Brindisi Nord erano dell’Enel , in quanto vecchia proprietaria dell’impianto.
Con il decreto D’Alema del 4 Agosto 1999 si avvia la privatizzazione dell’Enel che ha portato allo sconquasso di tutto il settore eletrico.
Una Enel ridotta ad indebitarsi per miliardi di euro con l’acquisto di bidoni all’estero di centrali nucleari e convenzionali tenute assieme con lo scotch .
In nome di un libero mercato che ha lasciato spazio solo alla speculazione, vedi il settore delle rinnovabili con i ghiotti incentivi .
Oggi ci troviamo nella situazione di una offerta di energia quasi il doppio di quella richiesta dal mercato , con tantissime centrali ferme specialmente a gas metano.
Un processo di privatizzazione ben sostenuto allora dalle organizzazioni sindacali che attualmente respingono qualsiasi tentativo di passaggio a Cerano di questi lavoratori.
Molti lavoratori ricordano le infuocate assemblee di Brindisi Nord che hanno sempre reclamato il passaggio a Brindisi Sud ,così come è scritto nella convenzione del 1996.
Ognuno è libero di realizzare quello che vuole ,ma è innegabile che l’assemblea promossa giovedì scorso presso una sede sindacale è diventata nei fatti per molti la possibilità del contatto giusto per un posto di lavoro .
Tutto questo avviene mentre l’Enel ha cancellato da anni quella clausola che prevedeva l’obbligo delle assunzioni dal territorio brindisino .
I risultati sono sotto gli occhi di tutti a Cerano proprio con le decine e decine di assunzioni proveniente da fuori provincia .
Il Sindacato Cobas riconferma pienamente la richiesta del trasferimento a Cerano dei lavoratori di Brindisi Nord , l’avvio immediato dello smantellamento dei gruppi 1 e 2 di Brindisi Nord ,la realizzazione con intervento governativo di una cassa integrazione speciale per tutti i lavoratori in crisi nella zona industriale , l’avvio delle bonifiche che preveda la ricollocazione dei lavoratori in crisi ,la possibilità di nuovi progetti produttivi, vigilanza sulle assunzioni fatte dall’industria aeronautica .
Il Sindacato Cobas inoltre invita a partecipare allo sciopero nazionale del 18 Ottobre a Roma .
Brindisi 13.10.2013
Per il Cobas del Lavoro Privato Roberto Aprile

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