Oggi 11 ottobre 2013, proviamo con questa occupazione simbolica a
restituire questo spazio, il municipio di Arcidosso, al dibattito
riguardo alle sorti del territorio amiatino. Sono
ormai anni che le legittime proteste riguardo alle costruzioni delle
centrali geotermiche da parte di Enel non vengono prese in
considerazione da questo e da altri comuni nella zona e dopo
Piancastagnaio e le centrali esistenti a Bagnore, l’Amiata è costretta a
subire la costruzione della nuova centrale a Bagnore 4
e il nefasto progetto di costruire una centrale idroelettrica a Castel del piano, minacciando un vero e proprio paradiso naturale.
e il nefasto progetto di costruire una centrale idroelettrica a Castel del piano, minacciando un vero e proprio paradiso naturale.
Con quali conseguenze? continua......
E intanto in questi giorni in Colombia sono partiti una serie di incontri,
esposizioni e confronti sul modello energetico alternativo e sulle reali
problematiche legate alla violazione di diritti umani ed ambientali,
che in quel territorio si fondono con la dimensione del conflitto armato che
attanaglia il Paese da mezzo secolo. Ma anche su cosa significhi
realmente difendere i beni comuni, costruendo insieme un modello
alternativo di sviluppo energetico, con una visione integrale di acqua,
terra, culture, in una parola, della Madre Terra.
Il caso della diga del Quimbo
costruita da Enel nella regione del Huila, è un conflitto fortemente
simbolico, che ci vede coinvolti come movimenti e cittadini italiani. La
serie di incontri si concluderanno con la marcia contadina, il 12 ottobre, giornata internazionale contro i nuovi colonialismi,
nei territori che la diga vorrebbe inondare. E saranno in contatto con
la prossima Minga Indigena, il 14 ottobre, che le popolazioni originarie
colombiane hanno proclamato per esigere il rispetto dei propri diritti
ancestrali.
Nessun commento:
Posta un commento