Oggi alcuni rappresentanti del Coordinamento Nazionale No al carbone parteciperanno ad una consultazione pubblica in cui il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando presenterà la bozza di Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Un documento nato da un processo avviato nel 2012 e che ha visto la il coinvolgimento di
rappresentanti sia del mondo accademico e scientifico, sia delle
amministrazioni centrali e locali.
Nei prossimi giorni seguirà un nostro comunicato stampa con il resoconto e le nostre considerazioni sul documento. Intanto ci presentiamo a questo con la convinzione che “
la vera possibilità per evitare pericolosi cambiamenti climatici è
LASCIARE LA MAGGIOR PARTE DELLE RISERVE FOSSILI SOTTO TERRA."
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“Anche le centrali elettriche più efficienti emettono per
unità di elettricità più di 15 volte la quantità di CO2 emessa dagli impianti
di energia rinnovabile e più del doppio degli impianti a gas più efficienti. E’
fuorviante parlare di “alta efficienza delle tecnologie di riduzione delle
emissioni dalla combustione del carbone” a meno che gli impianti non siano dotati
di sistemi per la cattura e lo stoccaggio della CO2 (CCS - Carbon Capture
Storage)”.
E' quanto previsto anche dalla nuova direttiva ambientale 2010/75/UE che entrerà in vigore nel 2016 ma che porta già in sè gli escamotage per la sua disapplicazione.
“Ma la vera possibilità per evitare pericolosi cambiamenti
climatici è LASCIARE LA MAGGIOR PARTE DELLE RISERVE FOSSILI SOTTO TERRA. Questo
è particolarmente vero – continuano gli scienziati – per le centrali di
produzione di energia elettrica. Il carbone è il combustibile fossile che più
facilmente può essere sostituito con alternative vicine a zero emissioni,
mentre i combustibili liquidi per l’autotrazione sono più difficile da
rimpiazzare.”
“Costruire nuove centrali a carbone prive di sistemi di CCS
prolunga il periodo in cui i paesi continueranno ad immettere CO2 in atmosfera,
posto che ogni centrale a carbone ha una vita media tra i 40 e i 50 anni”.
Vita media di 40/50 anni? Magari! In Italia la situazione può solo essere peggiore posto che
autorizziamo vecchie caffettiere sbullonate di oltre 50 anni spacciandole (Enel)
per “rispettose delle MTD”.
Secondo gli scienziati “l’elettricità da fonti rinnovabili è
diventata economicamente vantaggiosa nella maggior parte del mondo. Quando vengono considerati i
costi per la salute e quelli dei danni provocati dai cambiamenti climatici l’energia da fonte rinnovabile è più economica di quella
da fonti fossili, incluso il carbone”.
“Molte istituzioni
finanziarie hanno introdotto recentemente politiche di limitazione deifinanziamenti per le centrali a carbone a circostanze particolari … La Cina ha
vietato la costruzione di nuove centrali in tre provincie costiere riducendo la
proporzione del mix energetico. Tali politiche sono buoni esempi di ciò che è
richiesto per imboccare il sentiero dei 2°C. I governi e le istituzioni
finanziarie pubbliche e private devono aumentare il loro sostegno alle
tecnologie a emissioni zero e smettere di finanziare l’ulteriore espansione del
carbone”.
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