RIFLESSIONI SULL'INCONTRO "L' UTILITA' SOCIALE DELL'EPIDEMIOLOGIA"
Un clima “caldo” durante l'incontro organizzato ieri 13 dicembre da
Salute Pubblica sul tema dell'epidemiologia. Una sala gremita che ha
ascoltato con estremo interesse la visione del relatore Valerio Gennaro a
partire dal suo incipit “Epidemiologia, parola difficile da
pronunciare, figuriamoci da capire”. Al tavolo Maurizio Portaluri che ha
descritto alcuni studi scientifici diffusi finora sull'area di
Brindisi, e Giorgio Assennato, invitato al tavolo dei relatori. Assente
invece il sindaco della città Mimmo Consales, che pure aveva confermato
il suo intervento.
Tra i presenti molti cittadini, rappresentanti di associazioni e sindacati, ed anche
alcuni medici. Non tocca a noi entrare nel merito di dettagli
tecnico-scientifici, vogliamo però riportare la percezione dell'esito
dell'incontro. Si è parlato di argomenti scomodi, che toccano grandi
interessi e si scontrano con una volontà di non informare. Emerge una
resistenza alla conoscenza da parte di un sistema che si protegge da chi
potrebbe metterlo in discussione, anche e soprattutto con argomenti
seri e propositivi, come nel caso dell'incontro organizzato da Salute
Pubblica.
Così, durante un partecipato dibattito, si assiste alle
reazioni isteriche del Direttore dell'Arpa Puglia, uno che non è certo
peggio di tanti altri (forse anche meglio di molti), ma che invece di
convenire su indubbie inefficienze e chiedere con noi che la pubblica
amministrazione si doti della volontà e dei mezzi per la effettiva
tutela della salute di tutti i cittadini, oltre che dell'ambiente,
scappa via lanciando insulti (non resta che una umana comprensione di un
equilibrio molto provato). Su un tema cosi attuale per la città,
riteniamo inoltre molto grave l'assenza di quasi tutta la stampa locale.
Quello che resta di questa serata, a parte i contenuti molto
interessanti, è l'idea che l'epidemiologia serve (o dovrebbe) a
conoscere lo stato di salute delle popolazioni. Ma questo non basta,
dalla conoscenza si deve passare all'informazione (conoscenza diffusa),
alla ricerca delle cause delle malattie e alla loro eliminazione, per il
benessere di tutti. Per questo è così pericolosa, potrebbe essere
addirittura rivoluzionaria, quindi va tenuta nascosta, ben lontana dagli
intoccabili, come direbbe il buon Assennato (con fin troppo senno...).
Per questo siamo convinti che abbia davvero una grande utilità sociale.
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