11 gennaio 2012

Seconda foto della campagna "Passeggino rosso", insieme allo studio condotto dal CCCEH.


Spesso chi lotta contro le emissioni delle centrali a carbone, come noi Mamme No al Carbone, si è sentito ripetere che non ci sono studi scientifici in letteratura che comprovano il legame tra centrali e danni alla salute dei bambini. Ci dicono che si tratta di allarmismo o di semplici supposizioni non comprovate. 
Questo semplicemente non è vero e oggi fortunatamente internet, che ci dà libero accesso a PubMed e a tutte le riviste medico-scientifiche ufficiali, ci consente di dimostrarlo.

Per questo abbiamo deciso di affiancare alla nuova campagna “Passeggino Rosso” in cui tanti cittadini ci mettono la faccia ( e anche il cuore!) nel denunciare la grave crisi ambientale a cui è sottoposto il nostro territorio, anche  un elenco di studi, che proporremo via via,  condotti dai migliori ricercatori universitari e pubblicati sui più importanti e rispettati giornali medici, che comprovano quanto sopra affermato e dimostrano, senza ombra di dubbio,  che il carbone nuoce gravemente  alla salute, e in particolare alla salute dei soggetti più vulnerabili, quali bambini, anziani, donne incinta.
E' importante condividere questi studi con i medici che seguono i nostri figli e con ogni persona interessata perchè solo così, facendo informazione e proponendo alternative, possiamo ottenere il rispetto del nostro primario diritto a respirare ARIA PULITA.

 
Già dal 2008 uno studio americano dimostrava una connessione diretta tra vicinanza a centrali a carbone e problemi nello sviluppo cognitivo nei bambini.

Secondo uno studio americano, condotto dal Columbia Center for Children's Environmental Health  la vicinanza a centrali a carbone può avere un impatto negativo sullo sviluppo cognitivo dei bambini e la loro salute.
I ricercatori hanno raccolto e comparato lo sviluppo di due gruppi di bambini nati a  Tongliang, una città cinese: un gruppo era in utero mentre in città era attiva una centrale a carbone, l'altro era in utero dopo che il governo cinese aveva chiuso la centrale.  
Nel primo gruppo di bambini, l'esposizione prenatale alle emissioni della centrale a carbone è stata associata a due anni di età a punteggi significativamente più bassi della media nello sviluppo  cognitivo e ad uno sviluppo motorio decisamente ridotto. Nel secondo gruppo non esposto alle emissioni inquinanti invece, questi effetti avversi non sono stati più riscontrati. Le scoperte di questo studio sono state pubblicate nel numero del 14 Luglio 2008 della rivista scientifica Environmental Health Perspectives.

La Dr.ssa Frederica Perera,  professore di Scienze e Salute Ambientale,  Direttore del Columbia Center, nonché autrice dello studio, ha così commentato: “Questo studio fornisce una effettiva prova  che l'azione del governo di eliminare la fonte inquinante chiudendo la centrale a carbone ha avuto dei benefici sul neuro-sviluppo dei bambini. Queste scoperte hanno grandi implicazioni per la salute ambientale e la politica energetica in quanto dimostrano che la riduzione dalla dipendenza dal carbone per la produzione di energia può avere un considerevole impatto positivo sullo sviluppo dei bambini e sul loro stato di salute”.

Per condurre lo studio, i ricercatori americani del Columbia Center hanno collaborato con medici e scienziati dell'Ospedale Pediatrico dell'Università di Chongqing, con l'Università di Shanghai, e con la Facoltà di Ingegneria e Scienze dell'Università Jiao Tong di Shanghai. I ricercatori hanno seguito due gruppi consecutivi di neonati cinesi per due anni. I bambini di entrambi i gruppi erano di  Tongliang, una città con una centrale a carbone che operava stagionalmente finchè non è stata chiusa dal governo nel Maggio del 2004. Il primo gruppo comprendeva 107 donne i cui bambini nacquero nel 2002, prima della chiusura della centrale, il secondo invece 110 donne i cui bambini nacquero nel 2005, quando la centrale non era più in funzione. 

Dice il Dr Deliang Tang, Professor della clinica Environmental Health Sciences, coautore dello studio:

“Questo è uno studio ambientale praticamente  unico che ha usato tecniche molecolari per dimostrare la relazione tra un ambiente pulito e la salute dei bambini!”

Le centrali a carbone forniscono la maggioranza dell'energia necessaria all'industria cinese, esattamente come accade per gli Stati Uniti. Il governo cinese ha ordinato la chiusura di quelle più vecchie e più inquinanti, proprio come quella di Tongliang.
Questo studio è uno dei quattro condotti parallelamente dal Columbia Center che esaminano gli effetti sulla salute dell'esposizione a inquinanti ambientali di donne incinta e bambini in zone urbane.  Altri studi sono stati condotti a New York City e a Cracovia, in Polonia. Le ricerche hanno tutte dimostrato che l'esposizione a polveri del carbone sono associate a un aumento del rischio di ritardo dello sviluppo tra i bambini e hanno ulteriormente confermato che l'inquinamento dell'aria ha una influenza sulle morte neonatali.

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