4 gennaio 2012

INQUINAMENTO ATMOSFERICO, OBESITA' E DIABETE.

Quando ho letto il rapporto dei ricercatori del Children’s Hospital (Ospedale Pediatrico) di Boston, pubblicato nel numero di ottobre di Diabetes Care, che collegava i casi di diabete con l’inquinamento atmosferico, e quando anche l'obesità è stata messa in correlazione con esso, non mi sono affatto sorpresa. Ho pensato subito quanto la nostra salute sia fortemente connessa al nostro ambiente e come troppo spesso ce ne dimentichiamo!
(Ornella Tarullo) 

Sappiamo da tempo che l'inquinamento atmosferico ha effetti devastanti sulla salute dei nostri bambini causando asma, bronchiti, problemi cardiaci, ma questa nuova ricerca scientifica aggiunge ora due nuovi seri problemi: l'obesità e il diabete.
Secondo un articolo pubblicato su Forbes condotto su animali   (vai al sito)  “ una esposizione precoce a particolati ultrasottili porta ad un accumulo di grasso addominale e insulina resistenza anche se sei segue una dieta normale. I livelli di esposizione per gli animali dello studio sono molto simili a quelli delle nostre città industriali. Sappiamo che l'EPA regolamenta già il problema dei particolati ultrasottili, ma recenti studi stanno dimostrando che anche i livelli finora ritenuti “accettabili” costituiscono un problema a vari livelli per la salute”.
Quello che è maggiormente scioccante, o almeno lo è stato per me, è che lo studio considera livelli di esposizione ad inquinanti uguali, o addirittura inferiori, a quelli delle nostre città, e in particolare a quelli cui siamo quotidianamente esposti a Brindisi, con la sua centrale definita “la più dannosa d'Italia”. In parole semplici cioè tutti noi veniamo esposti a livelli di tossine tali da aumentare fortemente le probabilità di soffrire di obesità o di diabete di tipo 2.
Se consideriamo i costi per la società derivati dal diabete e dalla dilagante obesità e li sommiamo a quelli sostenuti per asma, malattie cardiache e altre malattie correlate all'inquinamento atmosferico, è facile comprendere che l'aria “pulita” sarebbe anche un enorme risparmio sanitario.
Ovviamente non è questa la politica che serve ai nostri bambini, ai nostri figli! Abbiamo bisogno di una politica nuova, una politica che finalmente non guardi semplicemente ai costi, ma all'interconnessione dei vari aspetti di un problema sanitario.
La qualità attuale della nostra aria, qui a Brindisi, un'aria contaminata dagli inquinanti più dannosi e pericolosi, sta producendo una generazione di bambini malati, colpendo non solo quelli più vulnerabili, quelli che vivono con redditi più bassi e che quindi accedono con minore facilità alle cure, ma tutti indistintamente, anche se seguono diete equilibrate e praticano sport.
Occorre cambiare! Per questo vi invitiamo a seguire le nostre iniziative e a unirvi a noi, per una politica che non badi ai costi, ma alla salute dei suoi bambini, per chiedere insieme a gran voce a chi ci rappresenta di mettere l'interesse dei nostri figli prima di quelli dell'ENEL, per rivendicare il diritto a respirare aria pulita, per dire NO AL CARBONE!
E' un nostro dovere di genitori.

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