ADRIA (Rovigo)—Disastro
doloso è il nuovo capo di accusa, presentato dal Pubblico ministero
Manuela Fasolato, nel processo che vede imputati gli ex direttori della
centrale Enel ad olio combustibile di Polesine Camerini, gli ex
presidenti di Enel Produzione, l’attuale amministratore delegato di Enel
Fulvio Conti e i suoi predecessori Franco Tatò e Paolo Scaroni. Il
colpo di scena giovedì, durante la prima seduta del processo, nella sede
distaccata di Adria del Tribunale di Rovigo, quando il sostituto
procuratore rodigino ha ampliato i capi di accusa, aggiungendo quello
del disastro doloso, all’omissione dolosa di cautele contro gli
infortuni sul lavoro. Il nuovo reato contestato è ben più grave e
prevede la reclusione dai 3 ai 12 anni, di conseguenza la competenza è
passata dal giudice monocratico a quello collegiale a Rovigo e l’udienza
è stata rinviata al prossimo 24 gennaio.
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