Mercoledì 12 Dicembre, alle ore 09:00, presso il tribunale di Brindisi inizia il processo contro Enel, non far mancare la tua presenza.
SIAMO TUTTI PARTE OFFESA.
Saranno in 13 fra dirigenti e dipendenti a sedere al banco degli
imputati. L'accusa, secondo il decreto di citazione a giudizio, è quella
di aver messo in atto un DISEGNO CRIMINOSO che ha portato alla
dispersione di polveri di carbone oltre il recinto aziendale causando
gravi danni ambientali. Rinviati a giudizio anche due imprenditori che
avevano in carico la movimentazione del carbone presso la centrale Enel
di Cerano.
Il movimento NO AL CARBONE sarà
presente, sostenuto dalle migliaia di firme dei cittadini raccolte in
simbolico favore, per costituirsi parte civile.
Per Brindisi è
l'occasione per iniziare a fare sentire con forza la propria voce di
protesta, il netto diniego verso un modello di sviluppo industriale
calato dall'alto e imposto alla cittadinanza che ha portato negli ultimi
decenni a spremere e falcidiare un territorio che viveva di
agricoltura, in nome del mero profitto e d'interessi aziendali, ben
lontani da quelli della comunità brindisina.
I capi d'accusa
attinenti prettamente a reati ambientali non devono distogliere
l'attenzione da reati ben più gravi, attualmente oggetto di indagine,
riguardanti lesioni e morti da inquinamento nella zona di Cerano.
Fondamentale la presenza della cittadinanza tutta affinché questo
processo sia solo l'inizio di un percorso giuridico che porti finalmente
a fare luce su Enel e l'uso criminoso ed indiscriminato che questa ha
fatto del carbone, causando ingenti danni ambientali e alla salute dei
brindisini.
Il movimento NO AL CARBONE sarà presente, sostenuto dalle migliaia di firme dei cittadini raccolte in simbolico favore, per costituirsi parte civile.
Per Brindisi è l'occasione per iniziare a fare sentire con forza la propria voce di protesta, il netto diniego verso un modello di sviluppo industriale calato dall'alto e imposto alla cittadinanza che ha portato negli ultimi decenni a spremere e falcidiare un territorio che viveva di agricoltura, in nome del mero profitto e d'interessi aziendali, ben lontani da quelli della comunità brindisina.
I capi d'accusa attinenti prettamente a reati ambientali non devono distogliere l'attenzione da reati ben più gravi, attualmente oggetto di indagine, riguardanti lesioni e morti da inquinamento nella zona di Cerano.
Fondamentale la presenza della cittadinanza tutta affinché questo processo sia solo l'inizio di un percorso giuridico che porti finalmente a fare luce su Enel e l'uso criminoso ed indiscriminato che questa ha fatto del carbone, causando ingenti danni ambientali e alla salute dei brindisini.
Nessun commento:
Posta un commento