Si è svolta stamattina presso l'ufficio di Presidenza del Consorzio Asi la conferenza stampa voluta dal Presidente Marcello Rollo, che dichiaratosi preoccupato dalla lettera ai consiglieri comunali delle Mamme No al carbone e a seguire da quella dei dipendenti dell'inceneritore, ha ritenuto opportuno riunire la stampa per fare chiarezza sul progetto del termodistruttore.
Accolti nell'ufficio e dopo aver ricevuto una cartelletta contenente copia cartacea della presentazione, inizia a relazionare il presidente Rollo. Parte un lungo escursus storico che inizia dalla prima gara di appalto vinta dall'impresa De Bartolomeis SpA di Milano fino ad arrivare alle ultime vicende della gestione Veolia SpA.
Durante questa presentazione, come un mantra, il Presidente più volte ha ripetuto un concetto : -quello di cui si ha premura è la salvaguardia dei posti di lavoro e la riattivazione di un "bene comune", voluto, finanziato e realizzato dallo stato-.
Infine ha concluso l'escursus dicendo che "il Consorzio ha sinora operato seguendo le procedure di legge. L'impianto è sempre stato affidato a gestori qualificati e muniti dei necessari requisiti previsti dalla normativa vigente. Il funzionamento dell'impianto è stato oggetto di continue verifiche da parte degli Enti preposti che non hanno, in alcuna epoca, evidenziato carenze sulla gestione ovvero riscontrato superamenti dei limiti emissivi. In particolare, il procedimento penale nei confronti di Veolia, si è concluso con l'accertamento del corretto funzionamento della centralina di monitoraggio dei fumi del camino e conseguente dissequestro delle parti sequestrate. La caratterizzazione del sito e le investigazioni ambientali effettuate dopo circa un decennio di funzionamento non hanno fatto riscontrare danni ambientali ai terreni circostanti ed alla falda attribuibili al pregresso esercizio dell'impianto."
Infine ha concluso l'escursus dicendo che "il Consorzio ha sinora operato seguendo le procedure di legge. L'impianto è sempre stato affidato a gestori qualificati e muniti dei necessari requisiti previsti dalla normativa vigente. Il funzionamento dell'impianto è stato oggetto di continue verifiche da parte degli Enti preposti che non hanno, in alcuna epoca, evidenziato carenze sulla gestione ovvero riscontrato superamenti dei limiti emissivi. In particolare, il procedimento penale nei confronti di Veolia, si è concluso con l'accertamento del corretto funzionamento della centralina di monitoraggio dei fumi del camino e conseguente dissequestro delle parti sequestrate. La caratterizzazione del sito e le investigazioni ambientali effettuate dopo circa un decennio di funzionamento non hanno fatto riscontrare danni ambientali ai terreni circostanti ed alla falda attribuibili al pregresso esercizio dell'impianto."
Parole pesanti per chi come noi di storia ne conosce un'altra.
Al margine dell'intervento sono seguite le domande dei giornalisti alle quali però, a nostro avviso, non si sono date risposte abbastanza soddisfacenti. Si hanno dubbi sul progetto e sui sistemi di abbattimento delle emissioni? Si parli con la società che ha presentato il progetto. Avete dubbi sulle possibili ricadute ambientali e sulla salute delle persone? Parlate con gli organi preposti, Provincia e Regione che firmeranno l'AIA e la VIA. Ci sono dubbi sul monitoraggio? Time out...parlate con l'Arpa.
Nessun commento:
Posta un commento