Non
siamo quindi assolutamente sorpresi dall’iniziativa intrapresa dall’A2A
che in una nota ai dipendenti informa dell’avvio di un processo di
ristrutturazione che prevede un taglio dei costi operativi pari a 70 milioni di euro all’anno ed il ricorso ad ammortizzatori sociali per i dipendenti degli impianti con livelli di utilizzo inferiori al 25% come la centrale di Brindisi Nord.
Tutte le favole che negli ultimi anni sono state raccontate ai cittadini e ai lavoratori sugli investimenti in opere di ambientalizzazione, i piani industriali faraonici , la difesa dei posti di lavoro vengono smentite dai fatti che al solito hanno la testa dura.
Ci
resta una centrale a carbone che doveva, in seguito alla famosa
convenzione del 1996, chiudere e trasferire i lavoratori in quella di
Cerano, una centrale a due passi dal centro cittadino, che occupa una
zona a Costa Morena pregiatissima in quanto essenziale per lo sviluppo
della retroportualità e quindi dei traffici portuali.Tutte le favole che negli ultimi anni sono state raccontate ai cittadini e ai lavoratori sugli investimenti in opere di ambientalizzazione, i piani industriali faraonici , la difesa dei posti di lavoro vengono smentite dai fatti che al solito hanno la testa dura.
Una centrale ferma, con i lavoratori diretti della centrale che a breve saranno interessati dagli ammortizzatori sociali, mentre gli indiretti andranno a casa.
Ancora una volta i colonizzatori dopo averci spremuto come un limone, prodotto effetti devastanti su ambiente e salute, sono pronti ad abbandonare al loro destino impianti e lavoratori.
Tutto questo non può essere consentito. L’amministrazione comunale avvii immediatamente un tavolo di confronto con l’azienda per programmare le operazioni di chiusura, smantellamento e bonifica del sito e si attivi con il Governo e la Regione ed Enel per le procedure di passaggio dei lavoratori ad Enel.
Noi di Brindisi Bene Comune siamo pronti su questi obiettivi a partecipare e sostenere tutte le mobilitazioni che i lavoratori diretti ed indiretti della centrale vorranno intraprendere. E’ il momento di costruire insieme cittadini e lavoratori una battaglia per il bene di tutti.
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