Dopo i numerosi premi ricevuti al Salone Internazionale del vino di Verona, il Vinello Carbonello delle ormai blasonate Cantine Cerano, si conferma anche protagonista assoluto del Wine Fest 2013. Un vino che si afferma sul mercato americano con ben oltre 20.000 bottiglie vendute nel 2012, e da quest'anno sbarca con ottimi risultati anche sul mercato orientale.
Un gusto tannico, vellutato, che al palato spolvera e un aroma fumè fanno del Vinello Carbonello, il miglior vitigno autocnono da meditazione.
Ma adesso mettiamoci comodi, magari con un bel calice di Carbonello e leggiamo un breve escursus su un' azienda che ha saputo valorizzare al meglio le caratteristiche del settore agroalimentare che tutto il mondo ci invidia.
119 morti premature all' anno, 400 ettari di terreno interdetto alla coltivazione, 700 milioni di euro il danno sanitario e ambientale , 60 aziende agricole in ginocchio e 14km di nastro trasportatore causa del più grande disastro idrogeologico subito dal territorio brindisino.
Questi sono alcuni dei numeri della centrale Enel Federico II di Brindisi.
Poi ce ne sono altri, meno noti, e sono quelli a sei zeri come i finanziamenti al basket, al teatro e ad eventi culturali come l’ultimo NEGROAMARO WINE FESTIVAL, dove Enel ha una partnership costatagli pare 35000 euro.
Tutto questo è inaccettabile e vergognoso in un territorio dove il carbone (la fonte combustibile più inquinante del pianeta) ha causato un enorme danno ambientale danneggiando irrimediabilmente l’economia agricola e il turismo.
Nel banner dell’evento avremmo voluto trovarci i marchi di tutte le aziende locali che da decenni resistono a questo modello di sviluppo “STUPIDo” che sta devastando la nostra terra. Avremmo voluto trovarci tutte quelle aziende brindisine che combattono ogni giorno per non sopperire sotto i colpi della crisi, e invece no. Invece ci ritroviamo il logo di una multinazionale che a Brindisi è sotto processo per reati connessi alla dispersione di polveri di carbone e disastro ambientale.
E’ intollerabile quindi l’atteggiamento dell’associazione Wine Festival Onlus (associazione costituita ad hoc da Confcommercio, Confagricoltura, Confcooperative ed i due consorzi di tutela delle Doc Brindisi e Salice Salentino), intollerabile che si continui ad essere così poco lungimiranti verso le vere fonti di sviluppo del nostro territorio e sempre più asserviti a Enel, la vera Padrona di Brindisi, e ai suoi grandi interessi connessi alla produzione di energia elettrica mediante milioni di tonnellate di carbone.
Tutto questo è inaccettabile e vergognoso in un territorio dove il carbone (la fonte combustibile più inquinante del pianeta) ha causato un enorme danno ambientale danneggiando irrimediabilmente l’economia agricola e il turismo.
Nel banner dell’evento avremmo voluto trovarci i marchi di tutte le aziende locali che da decenni resistono a questo modello di sviluppo “STUPIDo” che sta devastando la nostra terra. Avremmo voluto trovarci tutte quelle aziende brindisine che combattono ogni giorno per non sopperire sotto i colpi della crisi, e invece no. Invece ci ritroviamo il logo di una multinazionale che a Brindisi è sotto processo per reati connessi alla dispersione di polveri di carbone e disastro ambientale.
E’ intollerabile quindi l’atteggiamento dell’associazione Wine Festival Onlus (associazione costituita ad hoc da Confcommercio, Confagricoltura, Confcooperative ed i due consorzi di tutela delle Doc Brindisi e Salice Salentino), intollerabile che si continui ad essere così poco lungimiranti verso le vere fonti di sviluppo del nostro territorio e sempre più asserviti a Enel, la vera Padrona di Brindisi, e ai suoi grandi interessi connessi alla produzione di energia elettrica mediante milioni di tonnellate di carbone.
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